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Voce  alla Città
 movimento politico

 La Conferenza di Genova

Che soffi un vento di pace all’alba 
di un mondo nuovo…
 

   Il nostro movimento è vicino a chi soffre e difende con fermezza la dignità ed i diritti dei popoli oppressi.

La maggior parte di noi sarà presente solo idealmente a fianco di coloro che daranno Voce alla speranza di un mondo nuovo, dove prevalgano il rispetto degli altri e la giustizia.

Rivolgiamo quindi un grato pensiero a coloro che di persona si recheranno a Genova per manifestare pacificamente e li invitiamo a “ non prestare il fianco “ sia alle provocazioni di chi auspica forti reazioni del potere costituito contro di essi sia alle strumentalizzazioni di persone facinorose e di gruppi estremisti che possono subdolamente infiltrarsi e provocare incidenti.

Concordiamo con le parole di Alex ZANOTELLI, padre comboniano in missione dal 1987 in Kenya a KOROGOCHO, dove è attualmente impegnato nella cura di novecento malati terminali di AIDS. Padre Alex sostiene che “…la globalizzazione impone una cultura materialista e toglie ai popoli la loro anima “. Ogni giorno tutti noi proviamo questa dura esperienza sulla nostra pelle, infatti siamo impegnati quotidianamente insieme agli altri gruppi di volontariato civile nel difficile compito di restituire un’anima all’azione politica e nell’altrettanto difficile tentativo di ricostruire una rinnovata identità storica collettiva.

ZANOTELLI, dal cuore dell’Africa oppressa e malata, ha rivolto ai potenti della terra, un invito a rileggere le parole del profeta ISAIA  che noi ascoltiamo volentieri :

“…Una Voce! Un tumulto sale dalla Città, una voce esce dal tempio! È la Voce del Signore…l’Universo lo ha fatto la mia mano e tutto mi appartiene. Orbene sugli umili si posa il mio sguardo e sugli oppressi che ascoltano la mia parola…Io vengo per adunare le nazioni di tutte le lingue. Esse verranno e vedranno la mia gloria…Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme, il leone, come il bue, mangerà la paglia ed il serpente si nutrirà di terra. Non vi sarà più male né distruzione sopra il mio monte santo…” .

Sono parole che si commentano da sole. Bene, dovranno riflettere, coloro che credono di poter decidere impunemente di distribuire ancora sacrifici e miseria sopra il futuro dei propri fratelli.

Più laicamente, anziché pensare solo al benessere di alcuni ed affamare tutti gli altri, sarà bene che chi detiene il potere si senta responsabile del destino delle risorse della Terra e di tutta l’Umanità , perché anche per essi la vita è breve e arriverà il momento di fare i conti con la propria coscienza!                                                        

 Tolentino li 19 luglio 2001

                                                                                 
il   Coordinatore
                                                                                 Franco CASADIDIO