Home/....


Era il dicembre del 1993, un anno segnato dalle autobombe commissionate dalla mafia e che provocarono morti e gravi danni a chiese e monumenti di Firenze, Roma e Milano. Mentre i magistrati milanesi stavano alacremente lavorando intorno all’inchiesta “mani pulite”, che nel breve tempo si estese a tutta l’Italia e mise, temporaneamente, in crisi il diffuso sistema della corruzione e concussione di cui erano intrisi i rapporti tra i politici e gli imprenditori . Intanto si disfacevano le organizzazioni dei partiti tradizionali : DC e PSI in particolare, poiché il PCI aveva già da qualche hanno cambiato nome e ciò aveva anche segnato un momento di svolta rispetto al suo passato.

Era il dicembre 1993, una quindicina di giovani tolentinati, poco più che trentenni, decisero di incontrarsi settimanalmente e di costituirsi come gruppo di “ osservatori “ della realtà sociale e politica locale. Si riunivano presso i locali  dell’antico monastero di Santa Teresa messi a disposizione da alcune associazioni e per diversi mesi tentarono di instaurare un dialogo con le altre forze politiche della Città. Dopo una serie di vani tentativi, di fronte all’impermeabilità di “sclerotiche burocrazie di partito”, iniziò un percorso di assemblee pubbliche sempre più partecipate che si concretizzò con la stesura di un programma amministrativo e la formazione di una lista civica autonoma. Nacque così Voce alla Città, un soggetto politico nuovo che si sarebbe presentato con un buon successo nel giugno del 1994 per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale secondo la nuova legge elettorale, che consentiva ai cittadini di fare una scelta diretta.

Nel dicembre 2003 Voce alla Città si appresta a festeggiare i suoi primi dieci anni, con un bilancio dignitoso e positivo della sua attività politica ed ora anche amministrativa (da circa un anno e mezzo). Pertanto siamo felici di poter condividere momenti di serena riflessione con i nostri concittadini, le Istituzioni e le altre formazioni politiche locali.

Nell’approssimarsi delle festività natalizie proponiamo alla vostra attenzione un brano, molto attuale da un discorso del 1962 di papa Giovanni XXIII : “Quando manca la pace, il mondo è in agonia…l’angoscia è grande alla visione del sangue che bagna la terra, dovunque ciò accada…il comando divino risuona fermo e grave: non ucciderai. E’ comando definitivo, dato dall’Autore della vita, affermato a tutela di un diritto che è uguale per tutti…nessuno si arroghi il diritto di stroncare vite umane! Non uccidete! Nè con la spada né con la parola, né con la stampa...Fatevi umili servi della verità, non prestatevi mai alla sua contraffazione…non servitevene per sospingere a rovina le coscienze non ancora formate o vacillanti. Abbiate il sacro terrore di diffondere quei germi, che dissacrano l’amore, dissolvono la famiglia, deridono la religione e scuotono le fondamenta dell’ordinamento sociale. Siate invece strenui difensori delle regole che sanano gli impulsi egoistici e promuovono una fraternità concorde e rispettosa del diritto di ciascuno…”.

 

Tolentino, li 9 dicembre 2003

per il gruppo consiliare di Voce alla Città
Franco CASADIDIO