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Voce
alla Città Bilancio
di Previsione 2006, I nostri nonni raccontavano
che negli anni di guerra la fame era molta, perché scarseggiavano le
vivande. Uno dei piatti consueti era la polenta, quasi sempre senza
condimento; non era un gran che, ma almeno calmava l’appetito! Oggi, per fortuna non siamo
in guerra, ma i nostri bilanci comunali assomigliano sempre più ai
piatti di polenta scondita! Da qualche anno ci sentiamo dire dal Governo
nazionale e ripetiamo con mestizia negli Enti locali che le risorse
scarseggiano e che con molta difficoltà riusciamo a far quadrare i
conti pubblici. Quest’anno, in aggiunta
alle normali difficoltà,nella fase preparatoria del Bilancio comunale
è venuto a mancare persino l’entusiasmo dei partiti della maggioranza
nel lanciare nuove e lungimiranti proposte all’Amministrazione e della
minoranza nell’incalzare quest’ultima come è nelle prerogative del
proprio ruolo. Negli incontri della
Commissione propedeutici alla stesura del Bilancio abbiamo dedicato
attenzione soprattutto alle effettive esigenze dei Servizi sociali sia
per verificare l’efficienza delle politiche adottate negli anni
precedenti sia per non compromettere, con la scarsità della dotazione
finanziaria, la qualità delle prestazioni offerte dai nostri asili
nido, dalle mense, dalla casa di riposo, dal centro per i diversamente
abili, dall’assistenza domiciliare, ecc. Perciò, a più riprese,
abbiamo incontrato il Dirigente e le Posizioni organizzative dei
competenti uffici, l’assessore RICCIO e la Commissione servizi
socio-sanitari. Inoltre, in altre specifiche riunioni, abbiamo
incontrato i Comitati di quartiere e contrada ed i rappresentanti delle
Associazioni sindacali CGIL,CISL e UIL; lavorando sempre in
collaborazione con l’Amministrazione comunale ed in particolare con
l’assessore alla Cultura ed al Bilancio RUGGERI. Quest’ultimo,come
già ricordato, è subentrato nello svolgimento di tale ruolo aggiunto
solo dalla scorsa estate, dopo che l’ assessore Piancatello, indicata
al Sindaco dai Democratici di sinistra all’inizio di questo mandato,
si è poi dimessa. In questi sette mesi abbiamo avuto modo di
comprendere meglio perché l’assessorato al Bilancio non è stato
rivendicato (come di solito avviene!) né dagli altri assessori del suo
partito né da quelli dei restanti partiti di maggioranza; ma è stato
invece assegnato a Paolo RUGGERI, esponente di Voce alla Città.
Il quale ha dovuto “sudare le proverbiali sette camicie”per
far tornare i conti, tra minori entrate e richieste di maggiori spese. Tutto sommato, nonostante i
limiti della situazione economica ed i vincoli della legge finanziaria
dello Stato, il risultato finale del Bilancio che stiamo per approvare
ha rispettato le linee guida che i partiti hanno proposto: mantenere
inalterata la pressione delle tasse ed imposte; incremento della spesa a
compensazione dei ridotti trasferimenti per ciò che riguarda
l’assistenza ai disabili e quella domiciliare; impegno ulteriore per
il recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria (è una
questione di giustizia fiscale!); sostanziale mantenimento delle risorse
rilevate con l’assestato dello scorso anno per tutti gli altri servizi
ed attività; gli eventuali utili dell’ASSM lasciati a quest’ultima
per investimenti propri ( e aggiungo, speriamo siano fatti a vantaggio
del Bene comune e senza recare danni alla sicurezza ed alla salute dei
cittadini…mi riferisco al progetto della Cogenerazione che si vorrebbe
realizzare in via foro Boario insieme alla industria Cartiera!). Esame politico dei
principali obiettivi programmatici: -
Riguardo la valorizzazione del patrimonio comunale, senza dubbio
è stato un elemento di grande novità e rilievo aver deliberato come
Consiglio comunale l’assegnazione dell’area di proprietà sita in
zona Pace per consentirvi l’edificazione di abitazioni a prezzi
previsti molto più bassi rispetto a quelli dell’attuale mercato
edilizio. In tal modo si consentirà ai cittadini, in particolare alle
giovani coppie, di poter realizzare il diritto alla prima casa senza
gravare troppo sulle famiglie originarie. Tuttavia qualche partito,
qualche assessore e consigliere comunale hanno voluto inficiare la bontà
del provvedimento, con la loro invasiva presenza ed imprimendo un
marchio politico alle cooperative che invece dovevano essere e dovevano
restare semplice espressione di cittadini con le loro naturali istanze. -
Un altro importante intervento riguarda la costruzione delle
prime sei aule del nuovo plesso della scuola elementare e materna Rodari.
Le prime proposte in merito risalgono a più di venti anni or sono; ma
la determinazione a farla e a dare inizio ai lavori è stata trovata
solo in questa Amministrazione, sotto la nostra forte richiesta
politica. Infatti prima il consigliere di Voce alla Città,
Paolo PAOLONI poi il sottoscritto, chiesero e ottennero
nel 2002, che fosse iscritta in Bilancio una somma adeguata almeno ad
avviare e completare la prima fase. Tuttavia, per amore della verità,
non possiamo tacere sulle carenze della direzione dei lavori per ciò
che concerne il controllo dei costi delle opere, che hanno ampiamente
sforato la previsione iniziale quasi raddoppiandola e si sono attestati
ad 1.008.000 euro (ben 168.000 euro ad aula!).
-
Un significativo progresso nella riqualificazione dell’ arredo
urbano della parte storica è stato quello della sistemazione della
piazza Silverj, retrostante la chiesa di San Nicola, e più di recente
della posa in opera delle catene e delle colonette metalliche oltreché
dei quattro lampioni in stile, per la pubblica illuminazione di piazza
della Libertà. Anche in questo caso qualche modesto merito, crediamo di
averlo, senza nulla togliere alle due progettiste; infatti nel 1993,
nell’ambito di un progetto editoriale “il Cuore della Città”
curato dai proff. Pellegrino e Semmoloni, presentai uno studio proprio
sui sistemi d’illuminazione della nostra piazza risalenti alla fine
dell’Ottocento e che oggi sono stati riproposti. Merito anche
dell’assessore Nobili di aver colto la sensatezza di tale operazione;
ciò gli fa onore, maggiormente, perché ha anche risanato la piazza da
quegli assurdi manufatti in marmo che purtroppo per diverso tempo hanno
occupato e deturpato con la loro estranea presenza la nostra piazza ed
oggi si possono vedere all’ingresso principale del Cimitero urbano. -
Resta invece aperta la questione fondamentale, della dotazione di
infrastrutture viarie ad ampio respiro, sempre più urgenti per
garantire un’equilibrata crescita della nostra Città. Tra queste il
Ponte sul Chienti in zona “Addolorata”, progettato per la prima
volta più di 17 anni fa e di cui ancora oggi permane il lato oscuro del
finanziamento e della sua realizzabilità! Una politica per il
futuro: -
Il perno è quello di una maggiore attenzione al Patrimonio
immobiliare del Comune, al fine di: ottimizzare gli spazi per gli
uffici e le attività pubbliche, ridurre i consumi energetici ed altri
sprechi, annullare gli affitti per l’uso di locali da privati (
per lo sportello unico edilizia, per i giudici di Pace,per il capannone
automezzi, per la scuola di pelletteria, ecc.), adeguare i canoni degli
immobili comunali secondo lo stato di manutenzione e la destinazione
d’uso (commerciale,
residenziale,ecc.). Mi ha colpito positivamente una iniziativa del
Comune di Jesi, che insieme ad associazioni agricole, ha favorito
la nascita di una cooperativa del settore che si occupa di produzioni
biologiche e di allevamento bovino (alimentato con foraggi biologici),
praticati sui terreni di proprietà comunale. Con le carni e gli ortaggi
la cooperativa alimenta le mense pubbliche e l’eccedenza la vende al
mercato realizzando un duplice obiettivo (qualità e risparmio). -
La revisione del piano del Centro storico del 2003, da noi
più volte sollecitata all’inizio di questa Consiliatura, è diventata
ormai un’urgenza; se non altro per porre freno, in assenza di regole
certe, alla proliferazione di numerosi interventi “impropri” in
quella che rappresenta tuttora la zona più delicata di Tolentino, per
la tutela della sua identità comunitaria che si tramanda
responsabilmente di generazione in generazione a seconda del grado di
civiltà e cultura del popolo e della sua classe dirigente. -
L’adozione del Piano della zona Pace, per l’ampiezza dell’area interessata e degli
investimenti (privati e pubblici) previsti, rappresenta un chiaro banco
di prova per esercitare in pienezza l’attività programmatoria del
Comune e ridefinirne gli obiettivi economico-sociali ed i confini
spazio-temporali. Riteniamo che stante il tempo sino ad oggi dedicato
all’esame degli elaborati di massima, si debba procedere
all’adozione del piano entro questa estate. -
Altro obiettivo prioritario per questo scorcio di consiliatura
concerne l’adozione dei piani particolareggiati d’iniziativa
pubblica per dare sviluppo alle due zone Le Grazie e Santa Lucia,
destinate dal PRG ad “Attrezzature Turistiche”. Tali piani,
in questa persistente crisi del modello economico basato essenzialmente
sul manifatturiero, possono rappresentare l’innesco di un virtuoso
ciclo economico-occupazionale in settori innovativi ed in costante
sviluppo. Questo Consiglio e questa Amministrazione comunale hanno
deliberato all’unanimità, nell’ottobre dello scorso anno, la
predisposizione degli atti amministrativi e degli elaborati progettuali
che avremmo dovuto esaminare lo scorso mese di febbraio. Siamo invece
ancora in attesa di conoscere i tempi che si vuol dare e le reali
intenzioni su tale argomento da parte dell’A.C.
Il capogruppo
consiliare di Voce alla Città |