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Voce alla Città
 gruppo consiliare

Bilancio di Previsione 2006,
 seduta consiliare del 27.03.2006

I nostri nonni raccontavano che negli anni di guerra la fame era molta, perché scarseggiavano le vivande. Uno dei piatti consueti era la polenta, quasi sempre senza condimento; non era un gran che, ma almeno calmava l’appetito!

Oggi, per fortuna non siamo in guerra, ma i nostri bilanci comunali assomigliano sempre più ai piatti di polenta scondita! Da qualche anno ci sentiamo dire dal Governo nazionale e ripetiamo con mestizia negli Enti locali che le risorse scarseggiano e che con molta difficoltà riusciamo a far quadrare i conti pubblici.

Quest’anno, in aggiunta alle normali difficoltà,nella fase preparatoria del Bilancio comunale è venuto a mancare persino l’entusiasmo dei partiti della maggioranza nel lanciare nuove e lungimiranti proposte all’Amministrazione e della minoranza nell’incalzare quest’ultima come è nelle prerogative del proprio ruolo.

Negli incontri della Commissione propedeutici alla stesura del Bilancio abbiamo dedicato attenzione soprattutto alle effettive esigenze dei Servizi sociali sia per verificare l’efficienza delle politiche adottate negli anni precedenti sia per non compromettere, con la scarsità della dotazione finanziaria, la qualità delle prestazioni offerte dai nostri asili nido, dalle mense, dalla casa di riposo, dal centro per i diversamente abili, dall’assistenza domiciliare, ecc. Perciò, a più riprese, abbiamo incontrato il Dirigente e le Posizioni organizzative dei competenti uffici, l’assessore RICCIO e la Commissione servizi socio-sanitari. Inoltre, in altre specifiche riunioni, abbiamo incontrato i Comitati di quartiere e contrada ed i rappresentanti delle Associazioni sindacali CGIL,CISL e UIL; lavorando sempre in collaborazione con l’Amministrazione comunale ed in particolare con l’assessore alla Cultura ed al Bilancio RUGGERI. Quest’ultimo,come già ricordato, è subentrato nello svolgimento di tale ruolo aggiunto solo dalla scorsa estate, dopo che l’ assessore Piancatello, indicata al Sindaco dai Democratici di sinistra all’inizio di questo mandato, si è poi dimessa. In questi sette mesi abbiamo avuto modo di comprendere meglio perché l’assessorato al Bilancio non è stato rivendicato (come di solito avviene!) né dagli altri assessori del suo partito né da quelli dei restanti partiti di maggioranza; ma è stato invece assegnato a Paolo RUGGERI, esponente di Voce alla Città.  Il quale ha dovuto “sudare le proverbiali sette camicie”per far tornare i conti, tra minori entrate e richieste di maggiori spese.

Tutto sommato, nonostante i limiti della situazione economica ed i vincoli della legge finanziaria dello Stato, il risultato finale del Bilancio che stiamo per approvare ha rispettato le linee guida che i partiti hanno proposto: mantenere inalterata la pressione delle tasse ed imposte; incremento della spesa a compensazione dei ridotti trasferimenti per ciò che riguarda l’assistenza ai disabili e quella domiciliare; impegno ulteriore per il recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria (è una questione di giustizia fiscale!); sostanziale mantenimento delle risorse rilevate con l’assestato dello scorso anno per tutti gli altri servizi ed attività; gli eventuali utili dell’ASSM lasciati a quest’ultima per investimenti propri ( e aggiungo, speriamo siano fatti a vantaggio del Bene comune e senza recare danni alla sicurezza ed alla salute dei cittadini…mi riferisco al progetto della Cogenerazione che si vorrebbe realizzare in via foro Boario insieme alla industria Cartiera!).

 

Esame politico dei principali obiettivi programmatici:

-         Riguardo la valorizzazione del patrimonio comunale, senza dubbio è stato un elemento di grande novità e rilievo aver deliberato come Consiglio comunale l’assegnazione dell’area di proprietà sita in zona Pace per consentirvi l’edificazione di abitazioni a prezzi previsti molto più bassi rispetto a quelli dell’attuale mercato edilizio. In tal modo si consentirà ai cittadini, in particolare alle giovani coppie, di poter realizzare il diritto alla prima casa senza gravare troppo sulle famiglie originarie. Tuttavia qualche partito, qualche assessore e consigliere comunale hanno voluto inficiare la bontà del provvedimento, con la loro invasiva presenza ed imprimendo un marchio politico alle cooperative che invece dovevano essere e dovevano restare semplice espressione di cittadini con le loro naturali istanze.

-         Un altro importante intervento riguarda la costruzione delle prime sei aule del nuovo plesso della scuola elementare e materna Rodari. Le prime proposte in merito risalgono a più di venti anni or sono; ma la determinazione a farla e a dare inizio ai lavori è stata trovata solo in questa Amministrazione, sotto la nostra forte richiesta politica. Infatti prima il consigliere di Voce alla Città,  Paolo PAOLONI poi il sottoscritto, chiesero e ottennero nel 2002, che fosse iscritta in Bilancio una somma adeguata almeno ad avviare e completare la prima fase. Tuttavia, per amore della verità, non possiamo tacere sulle carenze della direzione dei lavori per ciò che concerne il controllo dei costi delle opere, che hanno ampiamente sforato la previsione iniziale quasi raddoppiandola e si sono attestati ad 1.008.000 euro (ben 168.000 euro ad aula!). 

-         Un significativo progresso nella riqualificazione dell’ arredo urbano della parte storica è stato quello della sistemazione della piazza Silverj, retrostante la chiesa di San Nicola, e più di recente della posa in opera delle catene e delle colonette metalliche oltreché dei quattro lampioni in stile, per la pubblica illuminazione di piazza della Libertà. Anche in questo caso qualche modesto merito, crediamo di averlo, senza nulla togliere alle due progettiste; infatti nel 1993, nell’ambito di un progetto editoriale “il Cuore della Città” curato dai proff. Pellegrino e Semmoloni, presentai uno studio proprio sui sistemi d’illuminazione della nostra piazza risalenti alla fine dell’Ottocento e che oggi sono stati riproposti. Merito anche dell’assessore Nobili di aver colto la sensatezza di tale operazione; ciò gli fa onore, maggiormente, perché ha anche risanato la piazza da quegli assurdi manufatti in marmo che purtroppo per diverso tempo hanno occupato e deturpato con la loro estranea presenza la nostra piazza ed oggi si possono vedere all’ingresso principale del Cimitero urbano.

-         Resta invece aperta la questione fondamentale, della dotazione di infrastrutture viarie ad ampio respiro, sempre più urgenti per garantire un’equilibrata crescita della nostra Città. Tra queste il Ponte sul Chienti in zona “Addolorata”, progettato per la prima volta più di 17 anni fa e di cui ancora oggi permane il lato oscuro del finanziamento e della sua realizzabilità!

 

Una politica per il futuro:

-         Il perno è quello di una maggiore attenzione al Patrimonio immobiliare del Comune, al fine di: ottimizzare gli spazi per gli uffici e le attività pubbliche, ridurre i consumi energetici ed altri sprechi, annullare gli affitti per l’uso di locali da privati ( per lo sportello unico edilizia, per i giudici di Pace,per il capannone automezzi, per la scuola di pelletteria, ecc.), adeguare i canoni degli immobili comunali secondo lo stato di manutenzione e la destinazione d’uso  (commerciale, residenziale,ecc.). Mi ha colpito positivamente una iniziativa del  Comune di Jesi, che insieme ad associazioni agricole, ha favorito la nascita di una cooperativa del settore che si occupa di produzioni biologiche e di allevamento bovino (alimentato con foraggi biologici), praticati sui terreni di proprietà comunale. Con le carni e gli ortaggi la cooperativa alimenta le mense pubbliche e l’eccedenza la vende al mercato realizzando un duplice obiettivo (qualità e risparmio).

-         La revisione del piano del Centro storico del 2003, da noi più volte sollecitata all’inizio di questa Consiliatura, è diventata ormai un’urgenza; se non altro per porre freno, in assenza di regole certe, alla proliferazione di numerosi interventi “impropri” in quella che rappresenta tuttora la zona più delicata di Tolentino, per la tutela della sua identità comunitaria che si tramanda responsabilmente di generazione in generazione a seconda del grado di civiltà e cultura del popolo e della sua classe dirigente.

-         L’adozione del Piano della zona Pace, per l’ampiezza dell’area interessata e degli investimenti (privati e pubblici) previsti, rappresenta un chiaro banco di prova per esercitare in pienezza l’attività programmatoria del Comune e ridefinirne gli obiettivi economico-sociali ed i confini spazio-temporali. Riteniamo che stante il tempo sino ad oggi dedicato all’esame degli elaborati di massima, si debba procedere all’adozione del piano entro questa estate.

-         Altro obiettivo prioritario per questo scorcio di consiliatura concerne l’adozione dei piani particolareggiati d’iniziativa pubblica per dare sviluppo alle due zone Le Grazie e Santa Lucia, destinate dal PRG ad “Attrezzature Turistiche”. Tali piani, in questa persistente crisi del modello economico basato essenzialmente sul manifatturiero, possono rappresentare l’innesco di un virtuoso ciclo economico-occupazionale in settori innovativi ed in costante sviluppo. Questo Consiglio e questa Amministrazione comunale hanno deliberato all’unanimità, nell’ottobre dello scorso anno, la predisposizione degli atti amministrativi e degli elaborati progettuali che avremmo dovuto esaminare lo scorso mese di febbraio. Siamo invece ancora in attesa di conoscere i tempi che si vuol dare e le reali intenzioni su tale argomento da parte dell’A.C.                               

         Il capogruppo consiliare di Voce alla Città
Franco CASADIDIO