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Consiglio Comunale del 23 ottobre 2008

 

Intervento dell'Assessore all'urbanistica Paolo Ruggeri
Mozione riguardante Variante urbanistica a nord di Viale Trento e Trieste

 

Cercherò di esprimere delle valutazioni sulla mozione presentata sia in ordine al metodo che in ordine al merito.
Le varianti urbanistiche, in generale, richiedono convergenze programmatiche e istruttorie tecniche di durata non facilmente determinabile.
Tutti sanno che ci sono diverse richieste di variante, su diverse zone della città, piccole e grandi, le scelte urbanistiche debbono essere fatte con organicità e trasparenza e assicurando il medesimo trattamento a tutti i cittadini ( questo almeno io penso). Purtroppo “l’antichità”delle attese di taluni non ha nulla a che vedere con i criteri esposti.

Ribadisco che l’Amministrazione Comunale attraverso il sottoscritto in quanto titolare della delega specifica, almeno fino ad ora, in coerenza con le scelte programmatiche di governo, ha attivato gli strumenti per procedere alla revisione, all’aggiornamento, alla rivisitazione   ( chiamiamola come ci aggrada di più) del PRG e su questo  sta già lavorando : siamo partiti con l’adeguamento del nostro Piano Regolatore al Piano Territoriale provinciale di Coordinamento che è il primo passo necessario e indispensabile per poter proporre varianti che modifichino in maniera sostanziale  le vigenti previsioni di PRG.

All’interno di questo progetto la Politica individuerà i temi, le funzioni, le relazioni, le aree utili a favorire lo sviluppo sociale ed economico della nostra città in termini di qualità, sostenibilità, ecc

Il sistema residenziale sarà sicuramente uno dei temi sui quali confrontarsi ed il suo dimensionamento non potrà essere fatto “come ci pare” : c’è una procedura codificata (che non ho inventato io né tanto meno ho instaurato io, è già stata applicata quando abbiamo deciso di fare edilizia residenziale pubblica sull’area di proprietà comunale in zona Pace) che individua con sufficiente precisione le volumetrie residenziali di nuova previsione, correlandole in modo congruente con l’andamento demografico, le disponibilità attuali e le potenzialità già programmate.

Di questa nuova volumetria la Politica dovrà valutare quanta riservarne alla edilizia libera e diretta, quanta riservarne alla edilizia sociale residenziale pubblica o quanta ancora riservarne ad operazioni di finanza di progetto di cui “tutti parlano” come chiave per il futuro delle opere pubbliche in considerazione della scarsità delle risorse ( lo sanno anche i bambini che la finanza di progetto fino ad ora ha comportato volumetrie residenziali e commerciali, o no?).

Faccio anche un’altra considerazione, che almeno alle orecchie del centrosinistra ( io mi considero tra questi) dovrebbe suonare positivamente, : ricordate che la Finanziaria del governo Prodi , proprio alla luce delle situazioni obiettivamente difficili della finanza pubblica e della criticità della edilizia sociale, invita a “definire ambiti la cui trasformazione è subordinata alla cessione gratuita , da parte dei proprietari, di aree o immobili da destinare a edilizia residenziale sociale, in rapporto al fabbisogno locale ed in relazione al valore della trasformazione”? Tutto questo necessita di confronto, convergenze e tempo, come dimostra la variante che abbiamo adottato qualche ora fa’, non servono sicuramente ultimatum volti a risolvere questioni ad hoc.

Se questo ragionamento, seppure compresso dal tempo assegnato per regolamento, può essere condiviso, come si fa’ ad accogliere positivamente , proprio nel merito, la mozione proposta?, come si fa a dire : entro tale data va fatta questa variante sulla tale area e per questi cittadini solo perché “è tanto che aspettano” o perché è proposta “da semplici privati e non da imprese edili che operano con fini lucrativi sul territorio”?

Una considerazione finale su un aspetto che condivido pienamente con i presentatori della mozione: la variante andrà fatta “nel pieno rispetto delle indicazioni e delle prescrizioni contenute nella indagine geologica”, ci mancherebbe altro che non lo fosse!