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L’assemblea
degli iscritti di Voce
alla Città
ha
espresso
il seguente documento politico sulle
elezioni
nazionali del prossimo 13
maggio.
Sulla scena delle elezioni politiche nazionali, nella nostra Regione, si sono presentate due coalizioni (il nuovo ulivo e la casa delle libertà) e quattro singoli partiti, tra questi Rifondazione comunista con un taglio prettamente ideologico orientatato a sinistra, mentre gli altri sono modellati sui nomi e sulle figure dei rispettivi leader (Bonino, D’Antoni e Di Pietro) senza una netta scelta di campo tra centro-sinistra e centro-destra. Le due coalizioni, nonostante le reiterate promesse e dichiarazioni dei loro promotori, sono ancora una volta poco coese, ed i partiti dopo la feroce spartizione nei collegi per soddisfare le perentorie istanze delle “personalità” interne si sono organizzati, ognuno per proprio conto, la campagna elettorale; delegando ai candidati premier Rutelli (meno dotato di mezzi, uomini e soldi) e Berlusconi l’arduo compito di rappresentare tutte le componenti, con slogan di unità e compattezza al fine di fornire un’immagine rassicurante agli elettori sui gruppi di potere che li governeranno per i prossimi cinque anni. Tuttavia tra gli alleati, forze politiche e persone, ancora non sono state rimosse le reciproche diffidenze e nemmeno gli atti di slealtà, con il risultato di testimoniare nella sostanza (che per noi conta più dell’immagine!) una mancata riforma di questi strumenti che restituisca loro la credibilità della piena rappresentanza democratica degli interessi diffusi. Infatti,
dal nostro punto di vista, l’attuale sistema dei partiti ancora esprime
difficoltà: La presenza delle tre succitate neo-formazioni partitiche, alla luce delle considerazione svolte sopra, non aggiunge nulla di nuovo né migliora la qualità e la capacità dell’azione politica di incidere positivamente sulla società e sull’economia . Infatti nel loro atteggiamento prevale la raccolta di personaggi politici riciclati ed emerge come obiettivo primario, la conquista dell’elettorato residuale, cercata più tramite l’erosione ai due poli che attraverso una autonoma politica di attenzione ai cittadini esclusi ed indecisi. Nella situazione locale, gli iscritti della lista civica Voce alla città : - dopo aver costatato che le attuali segreterie provinciali dei partiti del centro-sinistra a tutt’oggi hanno respinto ogni forma di potenziale e diretto coinvolgimento delle liste civiche, quali la Nostra, nelle riunioni e nei lavori del coordinamento del Collegio maceratese; -
osservano
che tali partiti non sembrano più interessati alla difesa dei valori
di una democrazia solidale e partecipata, mentre
mostrano sempre più preoccupanti fenomeni di interessi privati e di
personalismi che ne inficiano l’azione politica; -
confidano
sulle intelligenze e sulle lucide coscienze dei propri elettori di
riferimento invitandoli comunque ad esercitare il diritto di voto con piena
responsabilità e consapevolezza ed affermano
che, nonostante le critiche sopra espresse, non
considerano affatto indifferente la scelta del leader e della compagine di
governo. Tolentino
li 11 aprile 2001 |