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Flaminia Tolentino- Per dare attuazione alla Convenzione fra il Comune di Tolentino e l’I.S.A.C. srl, secondo quanto previsto dall’accordo di programma, bisognerà rispettare alcuni vincoli e indicazioni posti nel decreto n° 21 dell’11 Giugno Scorso. In particolare, colpisce la nota della regione Marche, che indica i settori “D” ed “E”, praticamente a ridosso del Fiume, escludendole dall’edificazione, per il probabile rischio di esondazioni; per le altre zone da edificare, dovrà essere compiuta un’indagine geognostica- geotecnica e idrogeologica.. In più, la sponda sinistra del Fiume Chienti dovrà essere risanata e messa in sicurezza. Sempre per quanto riguarda le acque, e il rischio di esondazioni, si dovrà procedere alla riduzione delle “previsioni edificatorie, nella parte in cui le stesse interferiscano con l’art. 29 delle N.T.A, del P.P.A.R.,” in prossimità di “Corsi d’acqua, arretrando il limite per l’edificazione”, con un’ulteriore fascia di verde, come estenzione del Parco Urbano. Dato il vincolo paesistico-ambinetale dell’area, dovrà essere prodotto un progetto dettagliato del verde, corredato di analisi botanico Vegetazionale. Non tutti sanno, infatti, che nell’area vivono 9 Roverelle, di età secolare, con diametro compreso tra i 50 e i 125 cm, e alti circa 10 metri, protette. Per tutelare le acque sotterranee dall’inquinamento, i pozzi dovranno essere messi in sicurezza e non potranno essere più utilizzati per l’approvvigionamento idrico, salvo che siano attrezzati per escludere qualsiasi inquinamento.
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