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RELAZIONE PROGRAMMATICA PER BILANCIO 2006
ASSESSORATO AL BILANCIO
 

La relazione programmatica che accompagna il bilancio di previsione per il 2006 non puo’ prescindere dall’analisi delle condizioni poste, sarebbe meglio dire imposte, dalla legge finanziaria per il 2006.
Ancora una volta, con quella che sembra essere diventata una regola della coppia Berlusconi-Tremonti, ci troviamo di fronte ad una legge finanziaria fatta di un solo articolo e centinaia di commi, blindata  ed approvata, con il solito voto di fiducia, all’ultimo minuto.
Una legge finanziaria che ha scontentato l’intero sistema della autonomie locali, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, oltre ad essere stata valutata negativamente sia dalle confederazioni sindacali che dalle associazioni imprenditoriali.
Si tratta di una legge finanziaria  che porta un attacco frontale all’autonomia degli enti locali, prefigura un ritorno al centralismo e mette a rischio la credibilità delle Amministrazioni locali sempre piu’ esposte in prima linea rispetto alle esigenze primarie  dei cittadini .
E’ una legge finanziaria che taglia le risorse trasferite agli enti locali per devolverle ad interventi a pioggia non selezionati ( vedi taglio al fondo sociale e bonus bebe’ )

E’ una legge finanziaria che, in nome del conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, inasprisce i vincoli nei confronti delle autonomie locali,  che nella loro quasi totalità hanno rispettato il patto interno di stabilità  senza , di fatto, intervenire sulla spesa statale  il cui costante peggioramento è ormai attestato ed ammesso da tutti.  
E’ una legge finanziaria che interferisce pesantemente sull’autonomia degli enti locali in quanto impone i tagli, relativi al patto di stabilità, non semplicemente sui saldi complessivi di spesa ma specificatamente sui singoli titoli di spesa, prescindendo da qualsiasi analisi circa l’entità e la qualità dei servizi resi ai cittadini, in questa ottica debbono essere lette le misure che

- fissano la spesa complessiva per il personale al livello del 2004 meno 1%,

- impongono un taglio dell’8% alle spese correnti, al netto di quelle per personale, interessi passivi      e spesa sociale (ma solo quella del titolo 10 ),

- limitano le spese per investimenti al livello del 2004 piu’ 8.1%,

- tagliano del 10% le indennità di Consiglieri, Assessori e Sindaco,

- prorogano il blocco dell’addizionale IRPEF a prescindere dall’entità della stessa.

A circa due anni dal mio ingresso in Giunta e a meno di otto mesi dalla assunzione della specifica delega mi trovo a presentare, a nome dell’intera Giunta, il bilancio di previsione per l’anno 2006 che deve fare i conti con le premesse illustrate: per questo abbiamo sviluppato un percorso di ascolto e di confronto con istituzioni e forze politiche, organizzazioni di rappresentanza sociale, quartieri e contrade, associazioni e cittadini.
Indubbiamente l’obiettivo di contemperare legittime esigenze e richieste con il rispetto di precisi limiti e vincoli ha comportato un lavoro lungo e attento in fase di redazione e richiederà impegno ancora maggiore, sia da parte della “politica” che della nostra “struttura” per dare attuazione agli indirizzi e cogliere appieno i risultati.
Questo è il bilancio che porterà l’Amministrazione guidata dal Sindaco Ruffini alla soglia della scadenza naturale della legislatura e pertanto, da un lato, è un bilancio serio e sano che da risposte positive alle attese della città e, dall’altro, pone in atto iniziative che renderanno disponibili nuove risorse per il futuro. 

Nel quadro di un rapporto di solidarietà tra Amministrazione e cittadini sento il dovere di invitare tutti a prendere coscienza e consapevolezza di un nuovo strumento di partecipazione all’attività sociale del Comune; si tratta della istituzione, prevista a titolo sperimentale dalla legge finanziaria, di un fondo pari al 5 per mille dell’imposta dovuta sul reddito delle persone fisiche e devoluto, in base alla libera scelta del contribuente, al sostegno del volontariato o al finanziamento della ricerca scientifica e sanitaria o alle attività sociali svolte del Comune di residenza del contribuente.
 Si badi bene che non si tratta di una ulteriore tassa ma semplicemente della destinazione “mirata” di una somma comunque dovuta.
Quanto prima renderemo note le attività sociali svolte dal nostro Comune che potranno essere sostenute e sviluppate grazie a questa forma di partecipazione dei cittadini.

Sinteticamente le linee guida del bilancio di previsione 2006 possono essere cosi’ espresse:

- invarianza delle aliquote e delle tariffe,

- significativo impegno sul fronte del recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria,

- aumento del fondo a disposizione delle politiche sociali in particolare per assistenza all’handicap e assistenza domiciliare,

- sostanziale mantenimento delle risorse per  tutti gli altri servizi ed attività,

- riduzione degli oneri per interessi passivi

- mantenimento all’interno della A.S.S.M. Spa di eventuali utili di esercizio per favorirne gli investimenti

- avvio concreto di un piano di valorizzazione del patrimonio comunale che da un lato consenta il reperimento di risorse per finanziare grandi interventi nel settore delle OO.PP. e dall’altro offra possibilità di razionalizzazione della spesa corrente.

Questo  esercizio finanziario sara’ caratterizzato anche dal sostanziale avvio del controllo di gestione che si esplicherà attraverso due direttrici: attribuzione il piu’ possibile analitica dei costi e misurazione puntuale delle prestazioni e dei costi dei servizi di maggiore rilevanza economica.   
Rimando alle relazioni dei singoli assessori per l’approfondimento degli obiettivi programmatici cosi’ come per quanto riguarda il piano triennale delle OO.PP.  
Quanto ai dati puramente numerici si rimanda agli elaborati messi a disposizione ed alla approfondita e scrupolosa analisi prodotta dal collegio dei Revisori che ringrazio sentitamente per la preziosa collaborazione espletata durante tutto l’anno.

7 marzo 2006 

Paolo Ruggeri Assessore al Bilancio