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Cari tutti,
 
dal momento che, a quanto sembra, la data dell'8 novembre poneva troppi problemi a troppi gruppi, abbiamo dovuto risolverci a prenotare una sala per il 15-16 novembre. Siamo consapevoli che queste date non andranno bene a tutti. Ad esempio, sappiamo già che alcuni non potranno esserci per impegni precedenti (per esempio Silvia). Guardiamo però il lato positivo: in questo modo tutti avranno più tempo per prepararsi, discutere i punti all'o.d.g. con il proprio gruppo, ed eventualmente designare dei portavoce.
 
Dunque si tratterà di una due-giorni: una sola giornata avrebbe rischiato di essere insufficiente, se tutti devono poter trattare i punti all'ordine del giorno senza sentirsi pressati dal tempo. Pensavamo di cominciare sabato 15 novembre alle 9:30 e andare avanti al massimo fino alle 19, per riprendere poi la mattina di domenica 16 e concludere al massimo alle 17. Avvertiamo fin d'ora che gli orari di sgombero della sala sono tassativi, perché saremo ospiti del Teatro Vascello, che in quei giorni ha spettacolo (serale sabato, pomeridiano domenica).
 
Si tratta di una struttura che, pur non essendo centralissima, non dista molto da Trastevere, sta in Via Carini 78, è assai ben collegata (davanti c'è la fermata degli autobus 44 da piazza Venezia e 75 dalla stazione Termini), ed è perfettamente attrezzata per far discutere fra loro anche 200 persone con amplificazione e tutto. Il che naturalmente rischia di comportare qualche costo (gli straordinari del guardiano e magari del tecnico del suono, tanto per dire), ma anche qui, tramite conoscenze, ci stiamo adoprando per ridurre il dispendio al minimo. Per qualsiasi dubbio riguardo l'organizzazione, vi preghiamo di contattare il Laboratorio, poiché l'incarico dell'organizzazione dell'incontro era stato affidato a Pancho alla fine della riunione di Firenze.
 
L'ordine del giorno dovrebbe comprendere i seguenti punti:
· 1. coordinamento
· 2. iniziative presenti e future
· 3. il futuro del centro-sinistra (lista unica, partito unico, elezioni europee).
 
La convocazione ufficiale a tutti i gruppi arriverà tra qualche giorno, giusto il tempo necessario per prepararla e chiedere a Gianfranco Mascia di metterla in rete; perciò nessuno si senta offeso se verrà avvertito prima o dopo gli altri.
 
Un saluto,  Marina Astrologo
 

Aggiungo alcune considerazioni. La data del 15-16 è il prodotto finale di vari tentativi. Tra di noi c'era chi preferiva anticipare, alcuni all'1-2, altri preferivano date intermedie (per esempio l'8-9, ma a causa di un'altra assemblea nazionale l'8 era già occupato da tempo per cui avremmo avuto solo il 9, oppure il 15-16), altri ancora optavano per slittamenti a fine settimana successivi. Bisogna anche aggiungere che coloro che  preferivano allontanare la data, i milanesi per esempio, non hanno lasciato intendere alcuna indicazione in questo senso all'ultima riunione fiorentina. Occorre poi tenere conto del fatto che i fine settimana successivi sono a loro volta già occupati da varie cose (Magistrati il 22…) tanto che Paola Patuelli di Ravenna suggerirebbe come possibile  il 7-8 di dicembre.
Mi sembra di capire che nei confronti del 15-16 ci siano due obiezioni essenziali: la coincidenza con il Social Forum parigino e la difficoltà di preparare la riunione in modo adeguato. Anche noi del laboratorio fiorentino ci siamo posti questo problema ma francamente non sembra possibile sostenere che una riunione nazionale dei movimenti in Italia possa apparire come uno sgarbo a una assemblea internazionale. Per di più la coincidenza di tempi riguarda il solo giorno del 15. Del resto tutti i gruppi avranno stabilito già in perfetta autonomia chi al loro interno parteciperà all'assise parigina. E tutti quelli che restano a casa, che sono la stragrande maggioranza, non potrebbero utilizzare nel modo più fruttuoso il loro tempo?
La difficoltà di preparazione. Che si sarebbe fatta una nuova riunione lo si sapeva già da Firenze, e anche a contare solo da oggi restano ancora almeno più di venti giorni. Ricordo che la prima manifestazione fiorentina del 24.1.2002 è stata organizzata in soli dieci giorni: va bene che erano altri tempi, però partecipare a una riunione nazionale non è impegno paragonabile a preparare una manifestazione di massa. Inoltre, se non ho capito male, la riunione regionale emiliano-romagnola si terrà proprio l'8-9 e quindi non confligge con le date proposte. Anche gli altri gruppi regionali, se vogliono, hanno il tempo per condurre una loro riflessione. E' vero che alcuni non possono. Cito solo i primi che mi ricordo: Roberto Pisani di Torino, Daria Colombo di Milano, Paul Ginsborg di Firenze. Sono assenze importanti, ma proprio perciò inviterei tutti gli incerti a non aumentare il numero degli assenti.
Aggiungerei un altro elemento da non trascurare. Nelle singole sedi tutti si sono adoperati a creare iniziative e proposte rivolte anche alle altre forze. E' stato e continua ad essere un lavoro essenziale, ma bisogna riconoscere che non prendiamo iniziative di largo respiro ormai da moltissimo tempo. E non è solo questione di oscuramento mediatico, lo sappiamo bene. Basti pensare che l'altr'anno sulla Cirami abbiamo costruito la nostra massima iniziativa e quest'anno sulle Frattini e Gasparri accoppiate (che sono cento volte peggio della Cirami) non abbiamo fatto assolutamente nulla.
Infine la realtà politica si muove anche se noi stiamo fermi. La Cgil ha saputo ricostruire con notevole saggezza una parvenza di unità sindacale, i partiti del centrosinistra sono dentro un processo molto politicista che però potrà influire sul quadro di tutte le scelte soggettive, il centrodestra sta portando il paese in un disastro economico che colpisce tutti i settori fondamentali della vita associata, è stato avanzato un progetto di legge sull'ordinamento giudiziario che azzera le garanzie costituzionali per i magistrati….lascio in sospeso l'elenco perché siete tutti in grado di immaginarvelo e di completarlo a vostro piacimento
In realtà, che ce ne rendiamo conto o no, siamo già in forte ritardo, perciò sarebbe opportuno evitare un rinvio che impedirebbe un nostro ritorno tempestivo all'iniziativa e alla capacità di decisione politica. Un saluto cordiale a tutti, Pancho