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articolo tratto dal
 

Corriere Adriatico

 

Edizione del 11 dicembre 2008

 

 

 

L’appello di Domizi della lista Voce alla città.
Ribadito il sostegno allo sciopero proclamato dalla Cgil

“Servono risorse per chi è in difficoltà economiche”

TOLENTINO - Il capogruppo di Voce alla città, Carla Domizi, interviene a sostegno dello sciopero generale proclamato per domani dalla Cgil. Il consiglio comunale del 27 novembre - scrive la Domizi - ha votato l’assestamento di bilancio 2008, ed in quella occasione con il nostro voto di astensione abbiamo ribadito la necessità di scelte sobrie che consentano di dedicare quante più risorse possibili a quei cittadini che stanno affrontando grandi difficoltà economiche. Senza dover andare troppo lontano, nutriamo forti preoccupazioni, oltre che per i lavoratori della Nazareno Gabrielli, da mesi senza stipendio, anche per gli occupati di tante piccole imprese che hanno assicurato benessere e sostentamento a decine di famiglie e che oggi rischiano di essere coinvolte nella generale crisi economica. Coscienti delle enormi difficoltà di tanti lavoratori dipendenti e pensionati sosteniamo lo sciopero generale indetto dalla Cgil per domani per chiedere la detassazione delle tredicesime, la restituzione fiscale ai redditi più bassi e ogni altro strumento che porti sollievo alle molte famiglie che fanno sempre più fatica ad arrivare alla terza settimana del mese e che non riescono ad affrontare nessuna spesa imprevista.
In questo momento di crisi mondiale riteniamo che i nostri governanti si preoccupino di più della salvaguardia delle banche e dei grandi gruppi industriali piuttosto che porre immediatamente in atto misure di redistribuzione del reddito a favore di chi ogni mese, per mezzo delle trattenute alla fonte, paga inesorabilmente tutte le tasse. Siamo convinti che molti lavoratori condividano i motivi dello sciopero e vorrebbero sostenere questa mobilitazione ma non possono “alleggerire” una busta paga che già costringe a tanti sacrifici e rinunce. Il nostro movimento conclude la Domizi è solidale con quanti, pur perdendo un giorno di retribuzione, cercheranno almeno di far sentire la propria voce.