Arles



Arles è una delle città francesi che più mi ha sorpreso: non mi aspettavo granchè da questo piccolo borgo, salvo poi essere smentito dalla ricchezza del luogo e dalla concentrazione di tante cose interessanti in uno spazio così ridotto.
In passato Arles era un importante centro romano che collegava la capitale dell'impero alle colonie spagnole, ed ancora oggi ci sono molte testimonianze di questo suo ruolo. La città è famosa per le Arene romane, ancora oggi utilizzate per spettacoli vari e per lo svolgonimento in estate delle corride.
Sulla piazza principale si affacciano il palazzo municipale e la chiesa di St-Trophime, un autentico gioiello di architettura romanica provenzale, con un portale scolpito che riproduce scene del Giudizio Universale, mentre a fianco è visitabile il chiostro.
Intorno al 1880 la città ospitò Vincent Van Gogh, e ad esso è dedicato il luogo dove fu ricoverato, denominato Espace Van Gogh, il cui cortile interno è decorato con un giardino pieno di mille fiori colorati che ricordano i suoi famosi quadri dai colori vivaci. Poco distante Arles, si trova anche il famoso ponte levatoio ritratto in un suo famoso dipinto.
Poco distante dal buon ostello della gioventù si trovano invece i cimiteri romani di Les Alyscamps, all'estremità sudoccidentale della città, mentre in città sono visitabili numerosi altri siti, che, per gli interessati, sono raccolti in una guida a cura dell'ufficio del turismo locale, il quale mette anche in vendita una carta che permette la visita di questi luoghi a prezzo ridotto. E' doveroso segnalare che risulta molto conveniente solo per i veri appassionati di arte romana, in quanto si tratta di numerosi siti ma di dimensioni ridotte, che potrebbero deludere chi si aspetta resti magnifici come quelli italiani.