Introduzione al Cammino
Il Cammino di Santiago de Compostela rappersenta il vero pellegrinaggio, ormai consolidatosi
nei secoli. Questo pellegrinaggio in antichità si compiva partendo dalla propria abitazione,
per raggiungere la città di Santiago de Compostela, nel nord della Spagna, dove sono
conservate le spoglie di San Giacomo il Maggiore, uno dei dodici apostoli di Gesù. La storia
vuole che l'apostolo Giacomo si spingesse fino in terra iberica per proclamare la parola di
Gesù, fino alla remota Galizia; tornato in Palestina, morì martire, primo tra gli apostoli, decapitato
nel 42 o 44 d.C. da Erode Agrippa. I suoi discepoli Teodoro ed Attanasio ne trafugano allora
il corpo e lo trasportano di nuovo in Galizia su una barca, che la leggenda vuole sia
guidata da un angelo, fino ad Iria Flavia, per poi seppellirlo nel bosco "Liberum Donum",
presso il quale erigono un altare su un'arca marmorea. E' in questo modo che il corpo
dell'apostolo torna alle terre che lo avevano visto come annunciatore del Vangelo.
Passano i secoli e, a causa di proibizioni di visitare queste zone, la tomba viene
dimenticata; nel frattempo, nell'VIII secolo gli arabi invadono la Spagna.
Corre l'anno 813 quando l'eremita e pastore Pelayo comincia a vedere sul monte Libradòn
delle strane luci sul tumulo di un campo: gli appare quindi in sogno l'apostolo Giacomo che
lo invita a scavare lì per recuperare il suo sepolcro. Pelayo informa quindi il vescovo di
Iria Flavia che dà ordine di scavare, ed in effetti si trova un'arca di marmo che contiene
i resti di un uomo decapitato: si grida al miracolo e la notizia della scoperta della tomba
di San Giacomo si diffonde.
Da allora è iniziato un flusso ininterrotto di pellegrinaggi, nonostante le flessioni dei secoli
tra il XVII e il XIX. La prima guida al Cammino è quella scritta nel 1139 da Aymeric Picaud,
contenuta nel V libro del Codex Calixtinus; molti illustri pellegrini si sono recati a
Santiago, tra cui San Francesco e San Rocco. Anche Dante spiega nella Divina Commedia che
pellegrino "è colui che si reca a Santiago", chi va a roma è infatti "romeo", e chi a Gerusalemme
per devozione è detto "palmare".
Per raggiungere Santiago un tempo erano tracciati numerosi Cammini, ma quello per
eccellenza è quello francese, da cui si accede valicando i Pirenei da Roncisvalle. Questo
percorso si snoda lungo circa 800 km, calcolando dal confine francese, dalla cittadina
di St. Jean Pied de Port; per percorrerlo tutto sono necessari circa 30 giorni, così
indicano tutte le guide, ma non è ovviamente una durata obbligatoria: sono infatti previste
anche tappe particolarmente lunghe che è possibile spezzare in funzione del proprio
stato fisico, oppure è possibile percorre anche solo una parte del Cammino, partendo
da una città precisa e arrivando fino a Santiago; un'opzione scelta da molti è percorrere
il Cammino in anni diversi, ripartendo dal punto d'arrivo dell'anno precedente: questo
per la nostra cronica mancanza di tempo e scarsità di tempo libero.
Chi arriva a Santiago avendo percorso a piedi almeno tutti gli ultimi 100 km può
ottenere la Compostela, il documento cioè che attesta l'avvenuto pellegrinaggio, e che,
unitamente alla Confessione e alla S. Eucaristia, consente di ottenere l'indulgenza plenaria
dei propri peccati. Il 25 luglio è la festa di San Giacomo: quando questa data cade in domenica
è proclamato l'Anno Santo di Santiago, grazie a una dispensa particolare concessa dal Papa.
Io ho percorso il Cammino tra il 2 e il 19 agosto 2004, Anno Santo di Santiago. Per mancanza
di tempo ho dovuto rinunciare a diverse tappe, quella che segue è la mia esperienza.
Il mio Cammino - I settimana
Il mio Cammino - II settimana
Il mio Cammino - III settimana
La guida usata e la lista degli albergue km per km
Alcuni consigli pratici per chi si mette in Cammino
Alcuni dei Sellos raccolti