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Consulta degli stranieri                                                                                                                             immigrati e delle loro famiglie                                                               A cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per gli affari sociali

Tutela della Maternità e dell'Infanzia

Diritti sociali  
 
 
Se sei sola,  in gravi condizioni economiche, ed aspetti un bambino, sia che tu sia italiana che straniera con permesso di soggiorno, puoi chiedere ai servizi sociali dei comuni e delle province:  
Se hai carta di soggiorno e non godi di nessun sostegno economico della maternità, puoi chiedere al tuo Comune di residenza un piccolo assegno, per un periodo massimo di 5 mesi, per ogni figlio che nascerà dal 1 luglio 2000 in poi. Se invece stai versando i contributi per la tutela previdenziale della maternità, oppure li hai versati per un certo periodo in passato, puoi rivolgerti all'INPS per chiedere un assegno di maternità. La domanda va presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino.
Se sei sola ed hai bambini da mantenere o nella tua famiglia ci sono gravi problemi, puoi avere, attraverso i servizi sociali del comune, delle facilitazioni per l'accettazione di tuo figlio negli asili nido.
un aiuto nella ricerca di una sistemazione di una   aacasa famiglia per il periodo di gravidanza e per la ssfase successiva alla nascita del figlio
un sussidio economico per il periodo successivo aaalla nascita di tuo figlio
Se sei sposata, in gravi condizioni economiche ed aspetti un bambino puoi chiedere ai servizi sociali dei comuni un sussidio per il nucleo familiare
Diritti sanitari  
 
 
Se aspetti un bambino, devi sapere che in Italia, tutte le donne, italiane o straniere, hanno diritto ai controlli sanitari gratuiti previsti dal Ministero della Sanità in corrispondenza ad ogni mese di gravidanza (visite specialistiche, analisi di laboratorio, e gli eventuali accertamenti richiesti, a qualunque mese della gravidanza vengano fatti sono gratuiti).
All'inizio della gravidanza devi andare dal tuo medico di medicina generale(il 'vecchio' medico della mutua) o al consultorio della ASL di residenza o, in assenza di questa, di domicilio abituale e chiedere un tesserino che ti seguirà nel periodo di gravidanza.
Se sei straniera o non in regola con il permesso di soggiorno, hai diritto agli stessi controlli gratuiti presso strutture pubbliche.
 
 Per questo è però necessaria una richiesta di visita medica specialistica  e di analisi,con la dizione S.T.P.(straniero temporaneamente presente), rilasciata da strutture pubbliche: consultori, ambulatori, ospedali o, quando previsto, da ambulatori privati gestiti dalle associazioni di volontariato.
Tuo figlio/a avrà diritto a visite specialistiche, analisi di laboratorio ed altri accertamenti gratuitamente fino all'età di 6 anni, pagando una piccola somma(ticket) dopo tale età.
Ricordati, che tutti i bambini nati in Italia, anche quelli nati in casa, devono essere registrati dalla madre o dal padre(anche se non intende riconoscerlo/a) all'anagrafe o presso l'ospedale entro 10 giorni dalla nascita.
Permesso di soggiorno  
 
 
Se sei straniero e non in regola puoi richiedere il permesso di soggiorno per motivi di salute, per il periodo della gravidanza e per i sei mesi successivi alla nascita del figlio, presso la questura della provincia in cui vivi, portando il certificato medio che attesti il mese di gravidanza.
 
L'abbandono  
 
 
Se non puoi tenere il bambino con te, la legge italiana ti consente, al momento del parto, do non riconoscerlo e di lasciarlo in ospedale, e tutela il tuo anonimato. Questo non è considerato reato e non ti espone a nessun tipo di sanzione o segnalazione agli organi di polizia. Devi però sapere che si tratta di una scelta definitiva, dalla quale non si può tornare indietro. per questo sappi che:
Il parto può regolarmente avvenire in ospedale; se aanon hai permesso di soggiorno no devi temere perché --nessuno ti può denunciare.
Se al momento del ricovero hai già deciso di non tenere il --bambino, puoi non dichiarare le tue generalità e non esibire --i documenti.
 
Al momento del parto in ogni caso dovrai specificare --all'ostetrica che non intendi riconoscere il neonato e vuoi --lasciarlo in ospedale.
Il bambino sarà registrato all'anagrafe dall'ostetrica entro --10 giorni dalla nascita come "nato da donna che non --consente di essere nominata".
I bambini lasciati in ospedale trovano normalmente una --famiglia che li adotta e si prende cura di loro in tempi molto --brevi. Anche il tuo bambino avrà una famiglia.
In tutti i casi è sempre importante prendere contatto con gli assistenti sociali in servizio presso l'ospedale che sono a conoscenza di tutta la normativa in vigore in questo settore, per avere consigli ed aiuto.
Aborto  
 
 
In Italia la legge ti permette di ricorrere all'aborto, ma a determinate condizioni previste dalla legge 194/78, perchè l'aborto non sia un modo per ridurre le nascite.

Se, valutate tutte le altre possibili soluzioni, decidi comunque di ricorrere all'aborto devi sapere che:

Puoi ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche
Devi sapere però che l'aborto è legale solo se sono presenti le seguenti condizioni:
Non devono essere passate più di 12 settimane e 5 giorni dal concepimento.Dopo la 13 settimana è reato.
 
Entro questo tempo, devi presentarti ad un consultorio famigliare o al medico di fiducia con il passaporto oppure la carta d'identità e un test di gravidanza positivo, eseguito sulle urine presso un ambulatorio.
Il medico del consultorio, dopo una visita ginecologica, ti rilascia un certificato di gravidanza con il quale puoi presentarti ad una struttura pubblica
Se non hai il permesso di soggiorno devi recarti presso ospedali autorizzati, che ti segnaleranno dallo stesso consultorio.