L'albero ed io

Quando il mio ultimo giorno verrà,
dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo,
perché pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte,
quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte
sotto quel cielo che chiaman di Dio.

Ed in inverno nel lungo riposo,
ancora vivo, alla pianta vicino
come dormendo, starò fiducioso
del mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami,
ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami
verso quel cielo così misteroso.

Ed in estate, se il vento raccoglie
l'invito fatto da ogni gemma fiorita
sventoleremo bandiere di foglie
e canteremo canzoni di vita.
E cosi, assieme, vivremo in eterno
qua sulla terra, l'albero ed io
sempre svettanti, in estate e in inverno
contro quel cielo che dicon di Dio.