Ophelia

Quando la sera
colora di stanco
dorato tramonto
le torri di guardia,
la piccola Ophelia
vestita di bianco
va incontro alla notte
dolcissima e scalza.

Nelle sue mani
ghirlande di fiori
e nei suoi capelli
riflessi di sogni,
nei suoi pensieri
i mille colori
di vita e di morte,
di veglia e di sonno.

Ophelia
che cosa senti quando
la voce dagli spalti
ti annuncia che
è l'ora già
e il giorno piano muore.

Ophelia
che vedi dentro al verde
dell' acqua del fossato,
nei guizzi che
la trota fa
cambiando di colore.

Perché hai indossato
la veste più pura?
Perché hai disciolto
i tuoi biondi capelli?
Corri allo sposo
hai forse paura
che li trovasse
non lunghi, non belli.
Quali parole
son sulle tue labbra?
Chi fu il poeta
o quale poesia?
Lo sa il falcone
nei suoi larghi cerchi?
O lo sa sol
la tua dolce pazzia.

Ophelia
la seta e le ombre nere
ti avvolgono leggere,
ma dormi ormai
e sentirai
cadenze di liuto.

Ophelia
non puoi sapere quante
vicende ha visto il mondo
ma forse sai
e lo dirai
con magiche parole.

Ophelia
le tue parole al vento
si perdono nel tempo,
ma chi vorrà
le troverà
in tintinnii corrosi.

Ophelia
(ecc. ecc.)