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Francesco Guccini
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  1. Dove c’è molta luce l’ombra è più nera.
  2. Gli scrittori più originali dei nostri giorni non sono quelli che portano qualcosa di nuovo, ma quelli che sanno dire cose risapute come se non fossero mai state dette.
  3. Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati occorre solo tentare di ripensarli.
  4. Un arcobaleno che dura un quarto d’ora non lo si guarda più.
  5. Non si è mai soli, in pochi.
  6. Basta giungere alla vecchiaia per diventare più indulgenti; non vedo commettere errore che non abbia commesso anche io.
  7. Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione bensì attraverso l’agire.
  8. L’uomo rimane importante non perchè lascia qualcosa di se, ma perchè agisce e gode e induce gli altri ad agire e godere.
  9. Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
  10. Se le scimmie riuscissero a provare noia potrebbero diventare uomini.
  11. Solo per quegli uomini che non sanno produrre nulla, non esiste nulla.
  12. Dove vien meno l'interesse vien meno la memoria.
  13. Le passioni sono difetti o virtù soltanto se portate all'estremo.
  14. Ad ogni scoperta notevole la gente domanda a che serve, e non ha torto; essa infatti può misurare il valore di un oggetto solo dalla sua utilità.
  15. Se si dovessero studiare tutte le leggi non rimarrebbe il tempo di trasgredirle.
  16. Nessuno parlerebbe molto in società se fosse consapevole di quanto spesso egli fraintenda gli altri.
  17. Probabilmente si alterano tanto i discorsi altrui perchè non si sono capiti.
  18. Chi in presenza di altri, parla a lungo da solo senza adulare gli ascoltatori, suscita contrarietà.
  19. Ogni parola che si pronuncia stimola l'idea contraria.
  20. Contraddizione e adulazione rovinano entrambe la conversazione.
  21. Nulla rivela meglio il carattere degli uomini di ciò che essi trovano ridicolo.
  22. Colui che si affida all'intelletto trova ridicolo quasi tutto, chi si affida alla ragione quasi nulla.
  23. Ci facciamo rinfacciare i nostri difetti, ci lasciamo punire, per essi sopportiamo tante cose con pazienza; ma la perdiamo se siamo costretti a rinunciarvi.
  24. È più facile sopportare le persone scomode che tollerare quelle insignificanti.
  25. Si può imporre tutto alla società, salvo ciò che produce conseguenze.
  26. Noi non conosciamo le persone quando sono loro a venire da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere come sono fatte.
  27. Le grandi passioni sono malattie senza speranza. Proprio ciò che potrebbe guarirle le rende più che mai pericolose.
  28. La compagnia delle donne è il fondamento delle buone maniere.
  29. Come può il carattere, l'individualità dell'uomo essere compatibile con l'educazione.
  30. Non c'è alcun segno esteriore di cortesia che non abbia una profonda ragione morale. Una giusta educazione dovrebbe trasmettere a un tempo questo segno e la sua ragione.
  31. Il comportamento è uno specchio in cui ognuno mostra la propria immagine.
  32. La dipendenza spontanea è la condizione più bella, e come sarebbe possibile senza amore!
  33. Non siamo tanto lontani dai nostri desideri come quando ci illudiamo di possedere ciò che desideriamo.
  34. Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
  35. Basta che uno si dichiari libero per sentirsi immediatamente limitato. Se ha il coraggio di dichiararsi limitato subito si sente libero.
  36. Di fronte all'eccellenza altrui non c'è altro scampo che l'amore.
  37. Che gli sciocchi vadano fieri di un uomo straordinario, è cosa che incute sgomento.
  38. L'eroe può essere riconosciuto solo dall'eroe.
  39. Non c'è consolazione più grande per la mediocrità del sapere che neppure il genio è immortale.
  40. Gli uomini più grandi sono sempre legati al loro secolo da qualche debolezza.
  41. Di solito gli uomini vengono ritenuti più pericolosi di quello che sono.
  42. I folli e i saggi sono egualmente innocui. I mezzi matti e i savi a metà: ecco chi sono i più pericolosi.
  43. Il mezzo migliore per sottrarsi al mondo è l'arte; il mezzo migliore per legarsi al mondo è l'arte.
  44. Vedere il difficile trattato con disinvoltura ci fa intuire l'impossibile.
  45. Seminare non è così faticoso come raccogliere.
  46. Perchè l'uomo possa compiere tutto ciò che si esige da lui, deve credere di valere più di quanto non valga.
  47. Il lavoro fa l'apprendista.
  48. Certi libri sembrano scritti non perchè leggendoli si impari, ma perchè si sappia che l'autore sapeva qualcosa.
  49. Se sbaglio ognuno può accorgersene, se mento, no.
  50. Prima del temporale la polvere, che presto verrà spazzata via per molto tempo, si solleva impetuosamente un'ultima volta.
  51. Non è facile che gli uomini si conoscano fra loro, anche con tutta la buona volontà e le migliori intenzioni; in più si aggiunge poi la cattiva disposizione, che deforma ogni cosa.
  52. Ci si conoscerebbe meglio reciprocamente, se ciascuno non volesse sempre uguagliare l'altro.
  53. Non sempre, dove c'è acqua, ci sono rane; ma dove si sentono gracidare le rane, c'è sempre acqua.
  54. Chi non sa le lingue straniere non sa niente della propria.
  55. L'errore è una buona cosa fin quando si è giovani; ma guai a trascinarselo dietro nella vecchiaia.
  56. Quando l'uomo riflette sulla propria condizione fisica o morale, scopre quasi sempre di essere malato.
  57. C'è chi batte col martello qua e là sul muro e crede, ogni volta, di aver colpito giusto.
  58. Scrivere la storia è un modo per sbarazzarsi del passato.
  59. Ciò che non si comprende, non lo si possiede.
  60. Non esiste nulla di volgare che, espresso in modo caricato, non diventi umoristico.
  61. Non importa che la memoria venga meno se, al momento, non viene meno il giudizio.
  62. Detesto coloro che si costruiscono il loro mondo nell'errore, e poi esigono continuamente che l'uomo si renda utile.
  63. Una falsa dottrina non si può confutare, poichè riposa sulla convinzione che il falso sia vero. Ma il contrario lo si può e lo si deve ribadire continuamente.
  64. Chi teme l'idea finisce col perdere anche il concetto.
  65. Ne è di voi come del mare, al quale si danno nomi diversi, e in fondo è poi sempre acqua salata.
  66. Dice il proverbio: <la vana lode si se stesso puzza>. Può darsi ma il pubblico non ha il naso per giudicare quale odore abbia l'ingiusto biasimo che esce dalla bocca altrui.
  67. Un compagno di buon umore è una carrozza che viaggia veloce.
  68. La sporcizia luccica quando il sole brilla.
  69. Il mugnaio pensa che non cresca frumento se non per far andare il suo mulino.
  70. È difficile essere indifferenti verso l'attimo fuggente: se è indifferente ci annoia, se è buono lo si sopporta, lo si trascina se è cattivo.
  71. L'uomo più felice è colui che è in grado di collegare la fine della sua vita con l'inizio di essa.
  72. L'uomo è così caparbio nelle sue contraddizioni che non tollera coercizioni per il suo bene, per il suo danno invece sopporta qualsiasi violenza.
  73. Le ipotesi che si arricchiscono sono come i pezzi che si fanno avanzare sulla scacchiera: possono essere battute ma hanno avviato un gioco destinato a vincere.
  74. È cosa certa quanto strana che verità ed errore sgorgano dalla stessa fonte; perciò spesso non bisogna danneggiare l'errore, perchè allo stesso tempo si danneggia la verità.
  75. La verità appartiene all'uomo, l'errore al tempo.
  76. Chi non presume troppo di sè valle assai più di quanto non creda.
  77. Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro, utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso.
  78. Tutti noi viviamo nel passato e il passato è la nostra morte.
  79. Quando dobbiamo imparare qualcosa di grande ci rifugiamo nella nostra innata miseria, e ciononostante qualcosa l'abbiamo pure imparato.
  80. La fiducia è una cosa strana. Se si ascolta solo una persona, questa si può sbagliare o illudere; se se ne ascoltano molte, esse sono nelle stesse condizioni e allora di solito la verità non si trova affatto.
  81. È molto più facile riconoscere l'errore che scoprire la verità; quello sta in superficie e se ne viene a capo agevolmente; questa riposa in profondità e non a tutti riesce di scandagliarla.
  82. Le masse non possono fare a meno di persone capaci e queste persone le sono sempre di peso.
  83. Quando alla gente si impongono doveri e non si vogliono accordare diritti, bisogna pagarla bene.
  84. A essere sincero posso impegnarmi; ma non a essere imparziale.
  85. L'ingratitudine è sempre una specie di debolezza. Non ho mai visto che persone capaci fossero ingrate.
  86. Siamo tutti così limitati che crediamo sempre di avere ragione; e così possiamo immaginare che esista uno spirito eccezionale che non solo sbagli, ma trovi persino gusto a sbagliare.
  87. Per l'uomo di mondo una raccolta di aneddoti e e di massime è il più gran tesoro, se saprà disseminare i primi nella conversazioneinserendoli al posto giusto, e ricordarsi delle seconde al momento opportuno.
  88. Dove vien meno l'interesse vien meno anche la memoria.
  89. Il mondo è una campana incrinata: sbatacchia ma non risuona.
  90. Gli uomini intelligenti sono sempre il miglior manuale di conversazione.
  91. Vi sono individui che non errano mai perchè non si propongono nulla di sensato.
  92. Se conosco il mio rapporto con me stesso e con il mondo esterno, lo chiamo verità; così ciascuno può avere la propria verità, e tuttavia è sempre la stessa.
  93. Il particolare è sempre subordinato al generale, il generale deve sempre adattarsi al particolare.
  94. Quando sento parlare di idee liberali mi meraviglio sempre di come gli uomini giochino spesso con parole vuote: un'idea non può essere liberale! Deve essere vigorosa, efficace, in sè compiuta, in modo da adempiere alla sua divina missione di riuscire feconda. Ancor meno può essere liberale il concetto; infatti ha un compito completamente diverso.
  95. È invece nei modi di pensare che bisogna cercare il liberalismo, ma questi sono di rado liberali, perchè l'opinione si irradia direttamente dalla persona, dai suoi rapporti e dai bisogni più immediati.
  96. I nostri modi di pensare sono sempre e soltanto i nostri occhi; solo e unicamente la natura sa cosa vuole, cosa ha voluto.
  97. Se un saggio fa una follia, ha da essere grande.
  98. La verità è una fiaccola, ma una fiaccola gigantesca; perciò tutti cerchiamo di passarle accanto solo socchiudendo gli occhi, nella paura persino di bruciarci.
  99. Ognuno, poichè parla, crede di poter parlare anche della lingua.
  100. Colui che agisce è sempre senza coscienza; nessuno ha più coscienza del contemplatore.
  101. L'odio è un malcontento attivo, l'invidia un malcontento passivo; per questo non ci si deve meravigliare se l'invidia sfocia così presto in odio.
  102. In realtà si sa solo quando si sa poco; col sapere aumenta il dubbio.
  103. Vi sono uomini che amano e cercano quanto è identico a loro, altri che amano il loro opposto e gli vanno dietro.
  104. Rancore e odio limitano l'osservatore a una visione superficiale, anche se sono accompagnati dalla sagacia; se invece la sagacia è unita alla benevolenza e all'amore, egli capisce a fondo il mondo degli uomini e può perfino sperare di raggiungere il livello di comprensione più alto.
  105. La materia ognuno l'ha davanti agli occhi; il contenuto lo trova solo colui che ha qualcosa da aggiungervi e la forma è un segreto per i più.
  106. Possiamo conoscere il mondo quanto vogliamo; presenterà sempre un lato d'ombra e uno di luce.
  107. L'errore si ripete di continuo nelle azioni, perciò si deve ripetere instancabilmente la verità con le parole.
  108. Come a Roma oltre ai romani vi era anche un popolo di statue, così oltre a questo mondo reale esiste anche un mondo immaginario, quasi più potente, in cui vive la maggior parte degli uomini.
  109. Il dovere dello storico: distinguere il vero dal falso, il certo dall'incerto, il dubbio da ciò che bisogna scartare.
  110. Una cronaca la scrive solo colui per il quale il presente è importante.
  111. I pensieri ritornano, le convinzioni si diffondono, le situazioni passano irrevocabilmente.
  112. Tutta la nostra abilità consiste nel rinunciare alla nostra esistenza per esistere.
  113. Ogni ideale, non appena viene attirato nella sfera del reale, finisce per consumare il reale e anche se stesso.
  114. Quando si sa mettere a fruto un buon consiglio è come se si sapesse far da sè.
  115. I detti alludono a quello che non si ha, cui si tende. È giusto porseli sempre davanti agli occhi.
  116. Dobbiamo pagar caro i nostri errori se vogliamo guarirne e dopo ci possiamo anche ritenere fortunati.
  117. Esiste una riflessione entusiastica che è di altissimo valore a patto che non ci si lasci trascinare da essa.
  118. In fondo impariamo solo dai libri che non siamo in grado di giudicare. L'autore di un libro che saremmo in grado di giudicare dovrebbe imparare da noi.
  119. Gli uomini deboli hanno spesso idee rivoluzionarie; pensano che starebbero bene se non fossero governati e non avvertono che non sanno governare nè se stessi nè gli altri.
  120. Tutti gli uomini arrivando alla libertà, fanno valere i loro errori: i forti l'esagerazione, i deboli la trascuratezza.
  121. Non bisogna criticare ciò che è comune; rimarrà sempre tale e quale.
  122. Non possiamo sfuggire a una contraddizione che è in noi; se altri ci contraddicono non ci riguarda, è affar loro.
  123. L'assurdo rappresentato con buon gusto suscita contrarietà e ammirazione.
  124. Nulla è più spaventoso di un'ignoranza attiva.
  125. Il vecchio perde uno dei maggiori diritti dell'uomo:non viene più giudicato dai suoi simili.
  126. La prima e l'ultima cosa che si esige dal genio è l'amore della verità.
  127. L'uomo, a prescindere dalle molte altre catene che la passione gli impone, è legato da un gran numero di relazioni necessarie. Chi non le conosce o le vuole trasformare in amore è destinato a diventare infelice.
  128. Molto raramente siamo soddisfatti di noi; tanto più consolante è che di noi siano soddisfatti gli altri.
  129. L'uomo non può sostenersi bene da solo, perciò si associa volentieri a un partito; lì trova, se non la pace, almeno tranquillità e sicurezza.
  130. Prima ci si istruisca, poi ci si farà istruire da altri.
  131. Ogni cosa intelligente è già stata pensata; bisogna solo tentare di pensarla di nuovo.
  132. Come si può conoscere se stessi? Mai con l'osservazione, bensì con l'azione. Cerca di fare il tuo dovere e saprai subito che cosa vali.
  133. Ma qual è il tuo dovere? Ciò che il giorno esige.
  134. Uomo efficiente, attivo, guadagnati e attendi: dai grandi clemenza, dai potenti favore, dagli attivi e dai buoni incoraggiamento, dalla folla simpatia, dal singolo amore.
  135. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei; se so di che ti occupi, so che cosa puoi diventare.
  136. Ogni uomo deve pensare a modo suo; troverà sempre sulla sua strada una verità o una specie di verità che lo aiuterà a vivere. Solo che non dovrà lasciarsi andare, dovra controllarsi; il puro, nudo istinto non si addice all'uomo.
  137. Un'attività incondizionata, di qualunque tipo sia, finisce per rovinare chi la intraprende.
  138. Gli uomini si ingannano sul loro conto e sul conto degli altri perchè trattano i mezzi come scopi; sicchè il puro attivismo non porta assolutamente a nulla o addirittura al contrario di ciò che si voleva.
  139. Ciò che concepiamo, ciò che ci proponiamo dovrebbe già essere così compiutamente bello e puro, che il mondo non dovrebbe poter far altro che guastarlo; cos' avremmo il vantaggio di rimettere in ordine ciò che è stato dissestato, di ricostruire ciò che è stato distrutto.
  140. Le idee generali e la gran presunzione sono sempre sul punto di causare grossi danni.
  141. Conosceremmo meglio moltissime cose se non volessimo sempre esaminarle troppo da vicino.
  142. L'amore per la verità si rivela nel saper trovare e apprezzare ovunque ciò che è buono.
  143. Uomini dal pensiero serio e profondo si trovano in condizioni di inferiorità rispetto al pubblico.
  144. Si è veramente vivi soltano quando si gode del benvolere altrui.
  145. La religiosità non è uno scopo, ma un mezzo per arrivare al più alto grado di cultura attraverso la più pura pace interiore.
  146. La più grande felicità è quella che corregge i nostri difetti e ripara i nostri errori.
  147. Chi si accontenta dell'esperienza pura e semplice e agisce di conseguenza, possiede una quantità sufficiente di verità. Il bambino che cresce è saggio in questo senso.
  148. La teoria in sè e per sè non serve a niente se non in quanto ci fa credere alla concatenazione dei fenomeni.
  149. La cosa più stolta è che ognuno crede di dover tramandare ciò che crede di aver saputo.
  150. Si sa in realtà ciò che si sa solo per se stessi. Se io parlo con un altro di ciò che credo di sapere, immediatamente egli crede di saperlo meglio, e con tutto il mio sapere devo ritirarmi in me stesso.
  151. Nulla è più ripugnante della maggioranza; poichè consiste in pochi energici predecessori,in bricconi che si adattano, in deboli che si lasciano assimilare e nella massa che rotola dietro senza minimamente sapere cosa vuole.
  152. L'esperienza dapprima è utile alla scienza, poi le nuoce, poichè l'esperienza lascia vedere la scienza e l'eccezione. La media tra le due non ci dà affatto la verità.
  153. Si dice che tra due opinioni diametralmente opposte sta la verità! Nient'affatto! Il problema sta nel mezzo; l'imperscrutabile, la vita eternamente attiva meditata in pace.
  154. Non riusciamo a liberarci da ciò che ci appartiene neppure gettandolo via.
  155. Ciascuno esplori se stesso e troverà che la cosa è molto più difficile di quanto non si possa pensare; poichè purtroppo per l'uomo le parole sono dei meri surrogati: per lo più egli pensa e sa meglio di quanto esprima.
  156. Dove devo cessare di essere morale non ho più potere.
  157. Non si è mai ingannati; si inganna se stessi.
  158. Se qualcuno loda un altro gli si paragona.
  159. La storia della filosofia, delle scienze, delle religioni, tutto dimostra che le opinioni si diffondono per larghe ondate, ma che la preminenza è sempre di quella che risulta più accessibile, vale a dire proporzionata e adatta all'ingegno umano al suo livello comune. Anzi, colui che lavora alla propria perfezione in un senso elevato può sempre prevedere che avrà la maggioranza contro di sè.
  160. Nulla è più nefasto a una nuova verità che un antico errore.
  161. Le pietre sono maestre mute; esse rendono muto l'osservatore e la cosa migliore che da esse si apprende non si può comunicare.
  162. Vi sono ipotesi dove la ragione e l'immaginazione si sostituiscono all'idea.
  163. Se ci mettessimo al posto di altre persone, l'invidia e l'odio che spesso proviamo veso di esse dileguerebbero; e se ponessimo altri al nostro posto, diminuirebbero di molto la superbia e la presunzione.
  164. È meglio fare la cosa più piccola del mondo piuttosto che considerare mezz'ora del nostro tempo una cosa da nulla.
  165. Il coraggio e la modestia sono le virtù più univoche; poichè sono del tipo che l'ipocrisia non può imitare. Hanno inoltre la qualità di esprimersi entrambe attraverso lo stesso colore.
  166. Tra tutti i ladri farabutti i peggiori sono i cretini; vi rubano entrambe le cose: tempo e serenità.
  167. La stima di noi stessi guida la nostra moralità; la stima degli altri il nostro comportamento.
  168. Anche tra gli uomini perspicaci ve ne sono alcuni che non si avvedono di voler spiegare cose che costituiscono esperienze fondamentali, di fronte alle quali ci si dovrebbe mettere l'anima in pace.
  169. Le maggiori difficoltà stanno là dove non le cerchiamo.
  170. Nulla deve essere apprezzato di più che il valore della giornata.
  171. Molti pensieri si innalzano dalla cultura universale come i fiori dai rami verdi. Al tempo delle rose si vedono dappertutto fiorire le rose.
  172. Ogni nuova idea, che come il vangelo si affaccia al mondo, è motivo di stizza per il popolo statico e pedante, è una follia per l'individuo di ampia ma superficiale cultura.
  173. La fede è amore dell'invisibile, è fiducia nell'impossibile, nell'inverosimile.
  174. La religione cristiana è una rivoluzione essenzialmente politica che, essendo fallita, si è trasformata in seguito in rivoluzione morale.
  175. La Chiesa indebolisce tutto ciò che tocca.
  176. Il dovere: quando si ama ciò che si comanda a noi stessi.
  177. L'uomo di legge pensa sempre di essere più distinto e potente di quanto non sia.
  178. Tutte le leggi sono tentativi di avvicinarsi alle intenzioni dell'ordinamento moraled del mondo nel corso del mondo e della vita.
  179. È meglio che tu patisca un'ingiustizia piuttosto che il mondo sia senza legge. Perciò ciascuno si pieghi alla legge.
  180. È meglio lasciare che accadano ingiustizie piuttosto che rimuoverle in maniera ingiusta.
  181. L'uomo non è solo ciò che è innato ma anche ciò che è acquisito.
  182. Noi dobbiamo coltivare le nostre qualità non le nostre particolarità.
  183. Le nostre opinioni non sono che il completamento della nostra esistenza. Dal modo in cui uno pensa si può vedere che cosa gli manca. Gli individui più vuoti hanno un altissimo concetto di sè, persone eccellenti sono diffidenti, il vizioso è sfrontato, il buono è timoroso. Così si perviene all'equilibrio; ognuno vuole essere un tutto o apparir tale a se stesso.
  184. Visto in una prospettiva storica, ciò che vi è di buono in noi appare in una luca moderata, e i nostri difetti si scusano.
  185. Non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù.
  186. Non si possono amare che le persone che siamo sicuri di trovarci accanto nel momento del bisogno.
  187. Si conoscono solo coloro per i quali si soffre.
  188. Non si osservano che le persone per le quali si soffre. Per passare inosservati nel mondo basterebbe non far del male a nessuno.
  189. Vivere con qualcuno o vivere in qualcuno fa gran differenza. Vi sono individui nei quali si può vivere senza vivere con essi e viceversa. Riunire le due cose è dato solo all'amore e all'amicizia più pura.
  190. È meglio ingannarsi sul conto dei propri amici che ingannarli.
  191. Quando due individui sono molto soddisfatti l'uno dell'altro si più per lo più star sicuri che si ingannano.
  192. Il lupo in vesti d'agnello è meno pericoloso che l'agnello in qualunque altra veste che lo faccia apparire qualcosa di più d'un agnello.
  193. A chi è disperato si concede tutto, a chi è divenuto povero si concede ogni guadagno.
  194. Si potrebbe dire per scherzo che l'uomo è interamente fatto di errori, alcuni dei quali giovano alla società, altri sono nocivi, alcuni sono utili, altri inutili. Dei primi si parla bene e li si chiama virtù; dei secondi male, e li si chiama errori.
  195. Il problema difficile da risolvere per uomini che tendono a progredire è riconoscere i meriti di contemporanei più anziani di loro e non lasciarsi ostacolare dai loro difetti.
  196. Il male radicale: ognuno vorrebbe essere quello che potrebbe essere e tutti gli altri nulla, come non esistessero.
  197. Un uomo non rivela il proprio carattere se non quando parla di un uomo eminente o insomma di qualche fatto eccezionale.
  198. Solo per quegli uomini che non sanno produrre nulla, non esiste nulla.
  199. Perchè si parla tanto del male del prossimo? Tutti credono di rimetterci qualcosa di proprio se riconoscono negli altri il minimo merito.
  200. Dal merito si esige modestia; ma coloro i quali, immodesti, diffamano il merito, vengono ascoltati con soddisfazione.
  201. All'uomo riesce odioso aver fatto qualcosa in cui non crede; di qui la vivacità dello spirito partitico. Ogni stupido crede di aver scelto la migliore attività e tutto il mondo che non è niente diventa qualcosa.
  202. Il vero liberalismo è riconoscimento.
  203. Sono d'accordo con tutte le persone che mistannoa cuore, e dalle altre non tollero contraddizioni; la faccenda è risolta.
  204. L'assurdo, il falso, tutti lo tollerano: infatti si insinua di nascosto; il vero, il rozzo, no; perchè esclude.
  205. Vi sono individui che contano sui difetti dei loro amici; ma da questi non c'è nulla da guadagnare. Io invece ho sempre tenuto conto dei meriti dei miei avversari, e ne ho tratto vantaggio.
  206. Il ragionevole e l'irragionevole hanno da soffrire la stessa contraddizione.
  207. È del tutto indifferente che si dica il falso o il vero: a entrambi si contraddice.
  208. Gli avversari credono di confutarci quando ripetono la loro opinione e non badano alla nostra.
  209. Coloro i quali contraddicono e avversano dovrebbero riflettere che non ogni lingua è intellegibile a tutti.
  210. Ognuno ascolta solo quello che capisce.
  211. Vi sono molti uomini che immaginano di capire tutto quello che sperimentano.
  212. Non si chieda se si concorda pienamente ma se si rocede in un'unico senso.
  213. Per demolire tutti i falsi argomenti valgono, ma per costruire no. Ciò che non è vero non costruisce.
  214. Nulla è più inconseuente della più ampia conseguenza, poiche produce fenomeni innaturali, che alla fine degenerano.
  215. Non si arriva mai tanto lontano come quando non si più dove si va.
  216. Io esecro il quotidiano, perchè è sempre assurdo. Solo quello che noi, sforzandoci il più possibile, conquistiamo sul giorno, si potrà un giorno sommare.
  217. Tutta la vita consiste in: volere e non riuscire a compiere, compiere e non volere.
  218. Meglio lasciar commettere una vera follia piuttosto che porre rimedio con un po' di saggezza. Mescolandosi con la folli la saggezza perde la sua forza, e la follia la spontaneità che spesso l'aiuta.
  219. La cosa più strana nella vita è la fiducia che altri ci guideranno. Se non abbiamo questa fiducia procediamo incerti e arranchiamo per la nostra strada; se l'abbiamo, prima di rendercene conto veniamo guidati nel peggiore dei modi.
  220. Chi guarda seriamente dentro di sè troverà sempre che egli non è che una metà; non importa poi se, per costituirsi come tutto, egli afferri una fanciulla o un mondo.
  221. In realtà si pensa soltanto quando le cose cui si pensa non si possono pensare a fondo!
  222. Molti sono fieri di ciò che sanno, e disprezzano ciò che non sanno.
  223. Chi si deve avviare a una carriera, deve essere ingannato o ingannare se stesso, se delle costrizioni esteriori non lo determinano irresistibilmente. Chi diventerebbe medico se si vedesse davanti tutti insieme gli orrori che l'aspettano?
  224. Ogni uomo si sente privilegiato. A questo sentimento si oppone: la necessità naturale e la società. Alla prima l'uomo non può sfuggire, non può sottrarsi, non può sottrarle nulla. Può solo adattarsi a essa con la dieta e non può prevenirla. Alla seconda l'uomo non può sfuggire, non può sottrarsi ma può ottenere da essa che lo lasci partecipare ai suoi vantaggi, se egli saprà rinunciare al sentimento di essere un privilegiato.
  225. Nella società tutti sono uguali. Non può esistere se non fondata sul concetto di uguaglianza, non mai però sul concetto di libertà. L'eguaglianza voglio trovarla nella società; la libertà, vale a dire la libertà morale, che io accetti di subordinarmi, quella me la porto con me.
  226. Legislatori o rivoluzionari, che promettono a un tempo eguaglianza e libertà, sono sognatori o ciarlatani.
  227. Immaginaria eguaglianza: il primo mezzo per mostrare la diseguaglianza.
  228. Bisogna considerare gli uomini come organi del loro secolo, che per lo più si muovono inconsciamente.
  229. Nulla è più triste a vedersi che la repentina aspirazione all'incondizionato in questo condizionatissimo mondo.
  230. Regnare e godere non vanno assieme. Godere significa appartenere in allegria a sè e agli altri; regnare significa far del bene a sè e agli altri nel senso più serio.
  231. Imarare a regnare è facile; difficile è governare.
  232. Nei giornali tutto ciò che è ufficiale è retorico, tutto il resto è piatto.
  233. Nessuno invoca la libertà di stampa, se non colui che vuole abusarne.
  234. Ciò che non è originale non vale nulla, e ciò che è originale reca in sè le magagne dell'individuo.
  235. Chi non può far meglio faccia almeno diversamente.
  236. Il pubblico deve essere trattato come le donne: non gli si deve assolutamente dire se non quello che vorrebbe udire.
  237. Il pubblico preferisce lamentarsi di essere stato servito male piuttosto che sforzarsi di venir servito meglio.
  238. Penso sempre, quando vedo un errore di stampa, che qualcosa di nuovo è stato inventato.
  239. Vi sono libri attraverso i quali si viene a sapere tutto e tuttavia in ultimo non si capisce nulla dell'argomento.
  240. Nell'oscurità anche una scrittura molto chiara diventa illeggibile.
  241. Quel che si inventa si fa con amore, quel che si è appreso, con sicurezza.
  242. Pensare è più interessante che sapere, ma non più che contemplare.
  243. Il sapere si fonda sulla conoscenza di ciò che si deve distinguere; la scienza sul riconoscimento di ciò che non si deve distinguere.
  244. Non diremmo che il nostro sapere è frammentario se non avessimo il concetto di un tutto.
  245. Il secolo è progredito ma ogni singolo deve cominciare tutto daccapo.
  246. L'autorità: senza di essa l'uomo non può esistere, e tuttavia porta con se tanto errore quanta verità. Rende perpetuo nell'individuo ciò che individualmente dovrebbe passare, respinge e lascia passare quello che dovrebbe essere tenuto fermo, ed è la causa principaledel fatto che l'umanità rimanga stazionaria.
  247. Colui che con precisa visione dichiara di essere limitato è l'uomo più vicino alla perfezione.
  248. Non sapendo innalzarsi alle cose necessarie gli uomini si adoperano per ciò che è inutile.
  249. I sensi non ingannano: inganna il giudizio.