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William
Shakespeare
- Nulla
è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
- Il
mio slancio è infinito come il mare, e non meno profondo è il mio amore;
più te ne dono più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti.
- La
fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota.
- Se
tutto l’anno ci fosse vacanza, divertirsi sarebbe tedioso come lavorare.
- Finchè
possiamo dire: Quest’è il peggio, vuol dire che il peggio può ancora
venire.
- Ama
tutti, fidati di pochi, non fare torto a nessuno.
- Il
saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere
saggio.
- Il
dubbio di qualcosa di brutto molte volte è più angoscioso di una certezza.
- Il
cuore ha le sue ragioni che la ragione non può comprendere.
- Gemendo
siamo venuti al mondo. Quando si nasce si piange perchè ci si ritrova in
questo palcoscenico di matti.
- Il
vecchio proverbio ha ragione: il vaso vuoto è quello che rende il suono più
ampio.
- L’amante,
il pazzo ed il poeta hanno la stessa fantasia.
- Terzo
pescatore: Padrone vorrei sapere come i pesci vivono nel mare. Primo
pescatore: Come gli uomini vivono in terra: i più grossi mangiano i
piccoli. Il mondo intero è un palcoscenico, e gli uomini e le donne, tutti,
non sono che attori.
- Oh!
è eccellente avere la forza d’un gigante, ma è tirannico usarla come un
gigante.
- Ahimè
com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro.
- Amore
non è amore se muta quando nell’altro scorge mutamenti.
- L’amore
è uno spirito non d’altro composto che di fuoco, non così denso da
affondare, ma così leggero da aspirare a innalzarsi.
- Un
amore crollato, ricostruito, cresce forte, leggiadro, grande più di prima.
- O
quanto non è capriccioso questo sciocco amore, che, come un bimbo caparbio,
graffia la balia e subito dopo, tutto pieno d’umiliazione, bacia la verga
che l’ha battuto.
- È
così facile contare gli atomi come rispondere alle domande di un
innamorata.
- Vuoi
esser dunque una seconda Penelope? A quel che si dice, tutta la tela che filò
nell’assenza di Ulisse non servì ad altro che a riempire Itaca di trame.
- Sei
tu la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, il
profondo del cuore, il nutrimento, la fortuna, l’oggetto di ogni mia
speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro.
- Quando
si è saggi vuol dire che non si ama, perché essere saggi e amare supera
l’umana possibilità, è cosa per gli dei lassù.
- E
chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta da
qualche amico?
- Guarda
come posa la guancia sulla mano! Oh fossi un guanto su quella mano e potessi
sfiorarle la guancia.
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