Con dispetto parlando


Di che regione sei? (scena prima)

Non è la stessa cosa risiedere in una regione piuttosto che in un'altra; vero che è sempre Italia, ma la differenza c'è, eccome se c'è! Io, ad esempio, posso andare fiero di appartenere ad una regione quasi-reame.

Come ciò sia possibile nell'ordinamento repubblicano è il tipico arduo quesito da costituzionalisti, ma non occorre scomodare questi gravi e attempati signori: il "quasi" premesso a reame risolve tutto, all'italiana.
In compenso il governatore regna da re, senza il quasi, anzi ha movenze da sovrano assoluto.

Di amministrare la regione con quanto gli è affidato in cura non si cura, delega ai ciambellani. Lui è troppo occupato a far risplendere la propria munificenza e ad intrattenere sovrani e capi di Stato suoi pari sui destini del mondo.
Lo chiamano già il Magnifico del nord.

Quando è nel regno (sì, col "quasi") si diverte ad accogliere suppliche di ogni genere.
Fai o Magnifico che la scuola non ci costi, sia gratis o, meglio ancora, ci venga qualcosa in tasca. Detto fatto. Le giovani signore fresche di bebè come fanno a contribuire al menage se debbono mettersi in aspettativa?
Benissimo, un ricco assegno mensile fino a quando al bebè non crescono i baffi.
Alle ragazze da marito vogliamo fargliela 'sta dote? E le casalinghe? Guarda che le casalinghe reggono tre pilastri della casa, e allora triplice munificenza: pensione, assicurazione onnicomprensiva gratis e l'accompagnatore antiscippo, il tutto moltiplicato per tre.

Se per un attimo non c'è nessuna supplica, il Magnifico decide motu proprio: sei nato tra le belle nebbie padane? Vitalizio garantito.
La fortuna è nascere nella nebbia giusta.

Munificendo oggi munificendo domani, i ciambellani sono alla disperazione.
Vanno già vestiti a lutto per il prossimo harakiri: il bilancio è un buco nero e i debiti sono una cifra impronunciabile, ma davanti ai loro mesti libbroni il Magnifico neppure si sofferma.
Se non corre per suppliche corre per migliorare i destini del mondo. Ha già visitato tutte le corti imperiali e reali, ha esaurito vojvodati, margraviati, pascialati.
Gli resta ancora il reame di ************ e già convoca plenipotenziari e ambasciatori per combinare quest'importantissima visita di Stato.
I ciambellani sudano freddo.
Chi ha il coraggio di dirgli che *********** è soltanto un reame da operetta?



Di che regione sei ? (scena seconda)

Altra musica nella Regione del solleone, a capo della quale c'è un professore già docente di economia e scienza delle finanze. "Sono in prestito alla politica" dice mestamente, "sto qui per spirito di servizio".

Si dà il caso che il prof. Lodovico sia mio cugino.
Con me non nasconde l'amarezza per un'esperienza dapprima esaltante poi sempre più straniata, incontrollabile e infine imbastardita in incontenibili escrescenze maligne.
Lui la chiama la malapianta: una cifra, un simbolo per definire la degenerazione tout court. Mi pare di capire che i mali di "Roma ladrona" siano da moltiplicare per 15, per 20 con le regioni a statuto speciale. La politicanteria locale è più vorace, più rozza, più provinciale di quella nazionale. Giù direttamente con le scarpe nel piatto. Supplisce alla mancanza di doti con l'arroganza e la supponenza.
Accoglie i falliti e i trombati di tutti gli arrembaggi romani, i portaborse, i voltagabbana, i senzarteneparte, gli intrallazzatori e qualche galantuomo stranito di trovarsi tra cotanta finesseria.
Gente che ha fretta di sfondare in tutti i modi, con ogni mezzo, e niente la ferma: centinaia di migliaia, forse qualche milione, di tipi sgomitanti che fanno marea e travolgono tutto con un rumore assordante di mandibole che si aprono e chiudono.

Lodovico non ama le mie immagini in libertà. "Il problema", dice "è come controllare la spesa. Vecchio come il mondo. Tutti i grandi imperi si sono dissolti quando hanno perso il controllo della spesa".
"Che cosa si può fare?" prosegue. "Semplice. Le entrate devono servire per il 70% per i compiti primari. Fognatura, illuminazione, rete v iaria, scuole.
Ogni altra iniziativa (ad esempio, la costruzione di uno stadio, il patronato di questa o quella manifestazione, i cosiddetti viaggi di studio, ecc.) dev'essere finanziata dal restante 30% delle entrate, ossia dallo stesso fondo dal quale si attingono gli stipendi degli amministratori, le spese di rappresentanza, i benefits e compagnia spendendo.
Capito il trucco?".
"La coperta è quella che è, se la tiri troppo da una parte"
"Esatto. L'uovo di Colombo. Un meccanismo semplicissimo, ma che nessuno vorrà. Le idee virtuose sono scomode".
"E allora?" chiedo.
"Ognuno fa la parte che si sente. Io ho già pronta una proposta di legge.
La presenterò e verrà bocciata".
Lodovico si sbagliava. La sua proposta non fu bocciata, non venne neppure discussa. Il suo stesso partito gli ingiunse a brutto muso di scordarsela.
Cominciarono le telefonate anonime ma non troppo. Minacciose ed esplicite quanto basta. Gli tagliarono le gomme della macchina. Lodovico rinunciò a ricandidarsi e fece sapere che sarebbe tornato all'insegnamento.

Non ci furono più telefonate anonime.



Di che regione sei? (scena terza)

La notizia è che la Regione Sicilia sta meditando di imporre una tassa di 10 lire al metro cubo sul gas metano che dall'Algeria, attraversando l'isola con un gasdotto, verrà distribuito in tutta Italia.
Il balzello sarebbe una forma di risarcimento per il danno ambientale che il manufatto provocherebbe.
Gran gaudio per il federalismo fiscale che così compie un salto di qualità. Finora avevamo l'Ici, l'addizionale regionale e l'addizionale comunale sull'Irpef (per le persone fisiche, più altra torchiatura per le imprese), insomma eravamo alle prime mosse del decentramento dei tributi.
Col trucco. Non un semplice scambio di competenze: prego questa cassa invece che la cassa romana. Se così fosse, che cosa ce ne fregherebbe pagare all'erario di Napoli o di Trieste piuttosto che a quello di Roma? Purtroppo il decentramento non è a somma zero: con questo giochino c'è una parziale sovrapposizione, e paghi più di prima.

Dicevamo del gran salto di qualità: scoperto il gusto di imporre balzelli, pedaggi, tributi, tasse, taglie, imposte, scippi, decime chi li ferma più questi signori? Città e castella, feudatari, vassalli, valvassori e valvassini moderni si apprestano a reinventare l'equivalente telematico della medievale tassa sul macinato.
Ecco perché non è indifferente di quale regione sei.
Sfiga o fortuna, è una lotteria. Auguri.
E' tempo di invocare l'autodeterminazione fiscale: il diritto di pagare le tasse dove ti pare indipendentemente dalla regione dove risiedi.