LIBRI INCHIESTA


Berlusconi. Inchiesta sul signor Tv
In collaborazione con Mario Guarino. Editori Riuniti, 1987.
Pubblicazione contrastata, tra polemiche e difficoltà sospette. Quando infine vede la luce, due edizioni vengono letteralmente "bruciate" in pochi giorni. Il libro è costantemente in evidenza nelle classifiche settimanali dei best sellers dall'inizio di aprile a fine giugno.
Intere parti vengono ripubblicate nel 1993 in Berlusconi 1, ampio saggio-miscellanea edito a cura di Floriano De Angeli dal Centro documentazione di mafia connection.


Berlusconi. Inchiesta sul signor Tv
Kaos edizioni, febbraio 1994.
Prima riedizione "milanese" del testo Editori Riuniti, ma ampiamente rimaneggiato e aggiornato. Le edizioni si susseguono numerose: è un boom con pochi precedenti. Il volume è sempre presente da febbraio a giugno tra i primi 10 libri più venduti in Italia e oscilla tra il primo e il secondo posto nella saggistica. Dopo la pausa estiva, riappare ancora tra i best sellers di settembre e ottobre.


Berlusconi. Gli affari del Presidente
Kaos edizioni, novembre 1944.
Ripete e migliora, se possibile, il miracolo editoriale del precedente. In cifre, secondo le statistiche di Tuttolibri, su ogni cento libri venduti in Italia quell'anno, diciannove, uno su cinque, erano miei. Una tentazione per editori disinvolti, e infatti scatta il saccheggio: intere parti o tanti brani diversi "cuciti" insieme appaiono qua e là a mia insaputa. Idem per l'estero. Io ho acconsentito all'edizione tedesca con il titolo Berlusconi Showmaster der Macht della Gatza Verlag di Berlino, ma il resto erano…"prestiti". Che dire delle edizioni pirata? Parlo di libri, ma anche di edizioni online: ho scoperto per caso che un certo editore di Roma mi ha ripubblicato pari pari su Internet.




Così uno si trova coinvolto, suo malgrado, in altrui iniziative che non gradisce. La questione di cui ora dirò l'aveva posta per primo Corrado Augias sul Venerdì di Repubblica a fine dicembre 1994. Sotto il titolo Ruggeri attende la querela, scriveva degli Affari del Presidente: "In uno dei capitoli più impressionanti si racconta in che modo Berlusconi acquistò la villa di Arcore che rappresenta il suo vero grande miracolo. Quando una parte del capitolo venne anticipata su L'Espresso, l'avvocato Previsti annunciò querela. Sarebbe utile che la facesse davvero, dando all'autore ampia facoltà di prova, in modo da accertare una volta per tutte se i fatti sono davvero come Ruggeri li racconta".

Seguirono un'interrogazione urgente al ministro degli Interni del senatore Antonio Serena e altre interpellanze al presidente del Consiglio dei ministri da parte dei parlamentari Pagni, Stajano e Di Bella. Tutti riproponevano il quesito posto da Augias.

Il 5 giugno 1995 il quotidiano L'Indipendente apriva una campagna a firma di Massimo Fini che sostanzialmente apostrofava il parlamentare ed e' ministro della Difesa Cesare Previti con l'aut aut "o quereli Ruggeri o sei un delinquente". Tirato per i capelli dopo uno scambio di missive di fuoco, l'avvocato Previti ha citato per diffamazione e richiesta di danni il giornale, Fini e il sottoscritto che era stato "usato" come oggetto passivo pur cercando di non farsi coinvolgere.

Ma mi è stata resa giustizia. Con sentenza del 3 dicembre 1999 il Tribunale civile di Roma rigetta per quanto personalmente mi attiene le richieste dell'on. Previti e stabilisce a mio favore il rimborso delle spese processuali. Soprattutto mi fa piacere leggere nella sentenza il riconoscimento dell'obiettività dei fatti narrati, esposti peraltro in forma molto civile.




Che cosa c'è in questi libri inchiesta?
E' meglio parlino gli altri, ed ecco alcune opinioni
:


Oscar Luigi Scalfaro esterrefatto. "A Natale, quando ha ricevuto il libro di Giovanni Ruggeri Berlusconi. Gli affari del Presidente regalatogli dalla senatrice Fagni, il capo dello Stato lo ha letto tutto d'un fiato e, ricevendo poi la senatrice al Quirinale, ha detto: <Sai, mia cara, che dopo averlo letto non ci ho dormito tutta una notte>" (L'Espresso, 2 giugno 1995)

La Repubblica, 25 novembre 1994: "Un libro ormai notissimo e un altro che promette di ripeterne il successo. Il primo, Berlusconi. Inchiesta sul signor Tv di Giovanni Ruggeri e Mario Guarino; l'altro, Berlusconi. Gli affari del Presidente di Giovanni Ruggeri. La forza di queste pagine è soprattutto nella ricchezza e nella accuratezza dei documenti. Invece di affidarsi agli aggettivi ad effetto ed alla cosiddetta scrittura brillante, che invece è quasi sempre una prosa bassamente ammiccante, gli autori hanno preferito confidare nella fatica della ricerca. Il risultato è un testo base su Berlusconi".

La Nazione, 24 marzo 1987: "Non è un libro di facilissima lettura per chi si aspetti soltanto un racconto pettegolo e avventuroso, costellato di aneddoti. Gran parte dell'inchiesta dedicata alla inarrestabile ascesa di Berlusconi ha riferimenti economici, in un intricatissimo incastro di società che si moltiplicano, si dilatano, figliano, talvolta si dissolvono. Ma gran spazio è lasciato anche al personaggio, che appare agile, bravo, perseverante, fantasioso, soprattutto grintoso".

Paolo Sylos Labini: "…gli elementi più gravi sono quelli che emergono da una biografia di Berlusconi cuui nei mesi scorsi ho fatto riferimento in diversi articolo definendola agghiacciante; e l'ho definita agghiacciante per quello che in essa si legge e per il fatto che i due autori, Mario Guarino e Giovanni Ruggeri, sono stati assolti nei tre gradi di giudizio dalla querela per diffamazione. Quello che vi si legge a me ha fatto accapponare la pelle…" (La crisi italiana, Editori Laterza 1995)

Se c'è qualcuno – istituzione o singolo privato – che voglia farmi le "pulci" e verificare di persona la correttezza nell'uso delle fonti e dei documenti che sono riuscito a raccogliere per scrivere i miei libri inchiesta, gli offro l'occasione di acquisire il mio archivio.
Anche solo per gioco o curiosità, vale la pena di ripetere con me un "viaggio" nel "sottosuolo", a cercare carte inedite, scoprire e seguire filoni occulti, imbattersi in risvolti mozzafiato. Garantisco che calarsi in questa miniera di documenti è eccitante più della caccia al tesoro.