Ascolta, guarda e impara

(D.L. Mitchell - L. Mitchell :Oxford Handbook of Clinical Dentistry, Oxford Univ.Press)

Molto di ciò che è necessario sapere riguardo ogni singolo paziente si può evincere guardandolo entrare nell'ambulatorio, sedersi sulla sedia, osservando il suo linguaggio corporeo e ponendo poche domande mirate. Uno dei grandi segreti della medicina è di sviluppare la capacità di ascoltare effettivamente ciò che i pazienti hanno da dire e di saper usare tali informazioni. Medici e dentisti sono spesso preoccupati dal fatto che, se permettono ai pazienti di parlare anziché rispondere a delle domande, la registrazione dell'anamnesi sarà lunga e inefficace. In realtà, la maggior parte dei pazienti, se ha la possibilità di parlare senza essere interrotta, fornirà informazioni necessarie ad una diagnosi provvisoria e ulteriori utili dati personali. La maggior parte concluderà il proprio monologo dopo due o tre minuti. La stesura dell'anamnesi dovrebbe avvenire con il paziente seduto in modo confortevole; e questo di rado equivale a trovarsi supino! Per ottenere una storia davvero completa, tuttavia, è consuetudine e spesso è necessario ricorrere a domande dirette; qui vi sono alcuni suggerimenti:

- presentatevi sempre al paziente e ad ogni eventuale accompagnatore e spiegate, se non è immediatamente evidente, qual è il vostro ruolo nell'assisterlo;

- ricordatevi che i pazienti (di solito) non hanno una preparazione medica né dentistica; pertanto usate parole semplici senza alcuna condiscendenza;

- le domande hanno un ruolo chiave nella ricostruzione dell'anamnesi e il modo in cui sono poste può portare a una diagnosi veloce e a un paziente fiducioso oppure ad una totale confusione con un potenziale antagonista. Le domande allusive dovrebbero, in generale, essere evitate, poiché suggeriscono al paziente un'idea preconcetta. Questo è anche un problema quando la domanda suggerisce la risposta, ad es. "Il dolore è più forte se beve bevande calde?" Per evitare questo, ponete le domande in modo che sia necessaria una risposta descrittiva, e non un semplice sì o no. Tuttavia, col paziente più reticente può essere necessario fare domande ben orientate per ottenere informazioni rilevanti.

- nonostante i paragrafi precedenti, troverete a volte necessario interrompere pazienti lanciati nella descrizione dettagliata del pappagallo malato della nonna. Cercate di farlo con tatto ad es. "Ma per venire a noi" oppure "Sono confuso - la prego di farmi capire come questo condiziona il problema che l'ha portata da me oggi"...

 

Anamnesi Medica

Vi sono molte ragioni per chiedere ai pazienti di riempire un questionario sulla propria storia medica, poiché questo incoraggia risposte più accurate a domande delicate. Tuttavia è importante usare tale questionario come un punto di partenza e verificare le risposte insieme al paziente.

Esempio di questionario medico (SI/NO)

- E' in buona forma fisica e in buona salute?

- E' mai stato ricoverato in ospedale? Se sì, fornire brevi dettagli.

- Ha mai subito un intervento chirurgico? Se sì, vi sono state complicanze?

- Ha mai avuto problemi di cuore o pressione alta?

- Ha mai avuto problemi polmonari?

- Ha mai avuto problemi di emorragia?

- Ha mai sofferto di asma, eczema, febbre da fieno?

- E' allergico alla penicillina?

- E' allergico a qualsiasi altro farmaco o sostanza?

- Ha mai avuto:

febbre reumatica?

diabete?

epilessia?

tubercolosi?

ittero?

epatite?

altre malattie contagiose?

- E' in stato interessante?

- Sta assumendo farmaci, medicine o pillole? Se sì, fornire dettagli.

- Chi è il suo medico?

Controllare l'anamnesi medica ad ogni appuntamento.

Per qualunque dubbio, contattare il medico curante o lo specialista che segue il paziente prima di procedere.

Un'anamnesi medica completa (com'è richiesta quando si è ricoverati in ospedale) comprende dettagli della storia familiare del paziente (per malattie familiari) e della sua storia sociale (per fattori associati a malattie, ad es. l'abitudine di fumare, bere e per un sostegno a casa dopo la dimissioni).

 

Anamnesi odontoiatrica

E' importante valutare la consapevolezza del paziente riguardo ai propri denti e la probabilità di aumentarla. Un'anamnesi odontoiatrica può anche fornire indizi preziosi sulla natura del sintomo soggettivo presente e non dovrebbe essere ignorata. Questo si ottiene mediante alcune semplici domande generali:

- Con quale frequenza lei va dal dentista?

(motivazione, probabilità di frequenza, pazienti che cambiano spesso dentista)

- Quando è andato dal dentista l'ultima volta e cosa le è stato fatto?

(suggerimenti riguardo la diagnosi del disturbo presente, ad es. trattamento canalare recente)

- Con quale frequenza si lava i denti e quanto impiega ogni volta?

(motivazione e probabile stato delle gengive)

- Ha mai avuto dolore o clicks all'articolazione temporomandibolare?

(patologia dell'atm)

- Digrigna i denti o si mangia le unghie?

(sindrome da disfunzione dolorosa dell'atm, personalità)

- Come si sente riguardo al trattamento dentale?

(ansia)

- Che cosa pensa dell'aspetto dei suoi denti?

(motivazione, necessità di un trattamento ortodontico)

- Che lavoro fa?

(status socio-economico, istruzione)

- Dove vive?

(assunzione di fluoro, tempo di percorrenza fino all'ambulatorio)

- Che tipo di trattamenti dentali ha ricevuto in passato?

(precedenti estrazioni, problemi con anestesia locale o generale, interventi ortodontici, trattamenti parodontali)

- Quali sono le sue bevande/cibi preferiti?

(percentuale di carie, erosione)