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I
LAVORI SOCIALMENTE UTILI
I
lavori socialmente utili (LSU) sono propriamente definiti e regolamentati in 13 articoli dal Decreto
Legislativo 10 dicembre 1997, n. 468. ð
Cosa
sono? I LSU costituiscono un’opportunità di lavoro a termine offerta ad alcune categorie di disoccupati per inserirli nel circuito occupazionale;vengono attivati su presentazione di progetti da parte delle amministrazioni pubbliche, volti a creare nuovi bacini di occupazione per le persone escluse dal mercato del lavoro attraverso forme innovative di gestione di servizi (società miste, piccole società private e cooperative, ecc.). Riassumendo possiamo dire che i LSU sono attività che svolgono una duplice funzione: · da un lato mirano a sottrarre il lavoratore in cerca di occupazione dall’usura personale · dall’altro mirano a rendere produttiva la spesa assistenziale utilizzando determinate professionalità in opere e servizi di interesse comune a tutti i cittadini. Il Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n.468 ha definito quattro tipologie di Lavori Socialmente Utili: ·
Lavori di pubblica utilità finalizzati alla creazione di occupazione che
prevedono l'impegno dei soggetti promotori a realizzare nuove attività in
particolari bacini di impiego, della durata di 12 mesi, prorogabili al
massimo di due periodi di 6 mesi;
·
Lavori socialmente utili mirati alla qualificazione di particolari progetti
formativi volti alla
crescita professionale in settori innovativi, della durata massima di
12 mesi; ·
Lavori socialmente utili per la realizzazione di progetti aventi obiettivi
di carattere straordinario, della durata di 6 mesi, prorogabili al massimo
per un periodo di 6 mesi, con priorità per i soggetti titolari di
trattamenti previdenziali (lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni
Straordinaria o in Mobilità);
·
Prestazioni di attività socialmente utili da parte di pubbliche
amministrazioni. ðChi può
svolgere tali lavori? Il D.Lgs. 468/97 oltre ad
individuare le categorie "base" di lavoratori impiegabili nei LSU,
dà la possibilità alla Commissione Regionale di Concertazione di definire
ulteriori tipologie di lavoratori in conformità a specifiche esigenze del
locale mercato del lavoro. Le categorie dei lavoratori impiegabili nei LSU sono le seguenti:
b. lavoratori iscritti nelle liste di mobilità non percettori dell'indennità di mobilità o di altro trattamento speciale di disoccupazione;
I datori di lavoro che cercano dipendenti da impiegare in questi tipi di lavori devono compilare il seguente modulo: ØPartecipare alle attività dei Lavori Socialmente Utili non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità. ðCome
sono regolati?
Per i lavoratori che percepiscono un trattamento previdenziale di indennità di mobilità o Cassa Integrazione sono impegnati per un orario settimanale corrispondente alla proporzione fra l'indennità che percepiscono dall'INPS e la retribuzione del dipendente dell'Ente di pari mansione, calcolata al livello iniziale e al netto delle trattenute previdenziali ed assistenziali a carico del dipendente; in ogni caso viene fissato un tetto di 20 ore settimanali minime nelle quali devono essere impegnati i lavoratori, comunque per non più di otto ore giornaliere. ØI
lavoratori sono impegnati per un orario settimanale di 20 ore e per non più
di 8 ore giornaliere.
I lavoratori disoccupati o in lista di mobilità senza indennità in quanto impegnati in progetti LSU/LPU percepiscono un importo mensile a carico del Fondo per l'occupazione; questo importo è definito Assegno per i lavori socialmente utili; per ottenere l'Assegno occorre fare domanda all'INPS, tramite il Centro per l'Impiego; per l'anno 1998 l'assegno è fissato a L. 800.000 mensili e viene fatto corrispondere ad un impegno di 20 ore settimanali, indipendentemente dalla mansione svolta; per impegni superiori alle 20 ore settimanali, sempre entro il limite d'orario contrattuale, l'Ente Promotore paga un importo integrativo corrispondente alla retribuzione oraria del dipendente dell'Ente di pari mansione. I progetti devono essere presentati utilizzando il modello elaborato secondo i criteri di base definiti dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale. ØDiritti
e doveri del lavoratore Anche se fra il lavoratore e l'Ente non
si costituisce un rapporto di lavoro vi è una dipendenza funzionale e il
lavoratore deve comunque osservare le norme di comportamento previste per i
dipendenti dell'Ente; è anche fortemente auspicabile che all' inizio dei
progetti o delle attività i lavoratori vengano informati sui diritti e i
doveri, sulle norme da osservare, in particolar modo per quelle che
riguardano la sicurezza sul lavoro e la riservatezza.
ØSanzioni I datori di lavoro privati, gli enti pubblici economici, le cooperative, riceveranno un incentivo di 18 milioni pro capite, cumulabile con altri incentivi, nei limiti delle normative comunitarie, per l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili. Tale incentivo sarà attribuito in misura proporzionalmente ridotta per le assunzioni a tempo parziale e indeterminato. Il lavoratore che non accetti un'offerta scritta di lavoro a tempo indeterminato da datori di lavoro privati o da enti pubblici economici, che sia professionalmente equivalente alle qualifiche professionali delle precedenti attività lavorative ovvero alle mansioni espletate nelle attività di lavori socialmente utili, e che si svolga in luogo non distante più di 50 chilometri dal luogo di residenza del lavoratore o comunque non raggiungibile in 60 minuti con mezzi pubblici di linea, è dichiarato decaduto dalla partecipazione ai progetti di lavori socialmente utili con perdita del relativo assegno. E' a carico di chi a fatto l'offerta di informare l'ufficio pubblico competente. I Lsu possono essere trasformati in lavori di pubblica utilità (Lpu) che devono prevedere al loro termine un piano d'impresa certificato da apposita agenzia di promozione e lavoro. Per mettere in luce le differenze e le analogie tra i LSU e i LPU possiamo avvalerci della seguente scheda riassuntiva:
ØIl
ruolo di ITALIA-LAVORO Italia
Lavoro,
è uno strumento tecnico-operativo del Ministero del Lavoro e delle Regioni
volto a sviluppare a livello nazionale e locale, interventi di politica
attiva per l'occupazione in linea con le strategie d'intervento dell'Ue e
con i contenuti del piano per l'occupazione predisposto dal Governo. Il
Progetto OFF
OFF
si avvale di una Banca dati di oltre 130.000 lavoratori socialmente utili e
lavoratori di pubblica utilità, costantemente aggiornata.
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