Fraternite' 89E' il primo grande raduno a cui ho partecipato.Non come pilota, ma come giornalista. Sono passati ormai dodici anni, ma il ricordo di quella esperienza estremamente coinvolgente, sia per la grandiosità dell'avvenimento che per l'accoglienza fornita dagli organizzatori, ancora è viva nella mia memoria. Fu anche la "PRIMA" della manifestazione Europea che contende il primato ad Albuquerque e che si ripete ogni due anni a Metz con il nome di "Biennale dell'Aerostation". Lecce, novembre 1999 a 'Scommettiamo che...'. La scelta era caduta su Lecce perché oltre alla possibilità di una eccezionale cornice coreografica, a Lecce sembra che non piova mai, perciò sicuramente avremmo trovato il tempo giusto per una scommessa all'aperto che necessitava di poco vento e niente pioggia. Alla resa dei conti avvenne tutto il contrario; non smise mai di piovere, tanto che le prove fummo costretti a farle in una palestra gentilmente fornitaci dal comune. Nonostante tutto, però, la prova finale andò bene e riuscimmo a portare a termine il nostro impegno anche se il pubblico ci fece arrivare ultimi nella specifica puntata. La prova consisteva nel gonfiaggio di un aerostato in cartene alto 15 metri, da noi realizzato, e di sollevare di 4 metri da terra, con il solo utilizzo dell'aria calda e in un tempo massimo di quattro minuti, una vespa d'epoca del peso approssimato di circa 100 Kg. Domenica, 18 novembre 2001, ore 17.00. Eravamo sulla strada di casa dopo aver completato gli ultimi preparativi per la festa dei bambini che ci sarebbe stata due giorni dopo, il 20 novembre, a Piana delle Orme. Il morale era sotto le scarpe e ostacolava la guida. Ma non solo quello impediva una guida tranquilla; le tonnellate di acqua che si stavano riversando sulla Pontina, in un buio pesto illuminato spesso da lampi terribili, facevano la loro parte, anzi erano la prima causa del nostro sconforto. La festa, naturalmente, sarebbe stata all'aperto e noi avremmo dovuto intrattenere i ragazzi con le nostre mongolfiere. Inoltre sarebbero intervenute le massime autorità della regione o, per lo meno, così avevano lasciato intendere! Per completare l'opera, io personalmente avevo garantito tempo bello, contando sulla proverbiale buona sorte riservata alle nostre amate mongolfiere. Martedì, 20 novembre 2001, ore 09.00. Cielo terso, aria pulita, vento zero, campi asciutti. La classica botta di fortulo, come dice mio cognato Piero. Spiego agli attoniti astanti, con fare sufficiente, che è normale con le mongolfiere e rammento che lo avevo detto che sarebbe stato bel tempo. Naturalmente la massima autorità della regione non si è fatta vedere (impegni inderogabili), però la manifestazione è stata lo stesso un successo. Oltre alle mongolfiere, che facevano da contorno, la manifestazione prevedeva diversi interventi su temi legati alle Politiche per la Famiglia, per l'Infanzia e per i servizi Sociali. A seguire, dopo il pranzo, la visita al museo di Piana delle Orme. Hanno partecipato attivamente ben 530 ragazzi, provenienti da scuole elementari, medie e superiori di tutte le province del Lazio. Tutte le mongolfiere di cartene sono state realizzate da Alessandro Piacenti che può definirsi, a tutti gli effetti, un maestro nel genere. Perché a Crevalcore non si va solo per volare ma anche e soprattutto per il piacere di stare insieme. E questo secondo aspetto della manifestazione non ce lo poteva togliere nessuna previsione di maltempo. Ci siamo presentati in sei (qualcuno non è comunque venuto) e siamo stati ospitati come al solito. La domenica, contrariamente a tutte le previsioni, è nata con cielo pulito e niente vento. I campi però erano ancora inaccessibili e la verifica è venuta da Paolo che si è avventurato con il suo furgone sul campo di decollo ed è rimasto subito impantanato. La giornata era però veramente stimolante così quattro di noi, quelli più ricchi e dotati di mezzi di recupero "all terrain", sono decollati ed hanno fatto uno splendido volo. Il pomeriggio si è nuovamente guastato ed il raduno è finito lì. Durante la cena e stata decisa la data del prossimo incontro. Un ringraziamento sentito a Pino Tamburella e a tutti coloro che lo hanno aiutato perché ha voluto mantenere vivo lo spirito di amicizia che lega tutti i partecipanti alla "Festa dell'aria" di Crevalcore, fatto che rende questo incontro uno dei più desiderabili. |