È molto usato in liquoreria per fare il vermouth (vermut in tedesco
significa assenzio), vini aromatici, aperitivi e digestivi.
La Scuola Medica Salernitana lo consigliava per prevenire mal di mare.
In erboristeria si utilizzano le foglie e le sommità fiorite. Le
foglie si raccolgono da marzo a luglio. Le sommità fiorite in luglio-agosto, recidendo i
fusti qualche centimetro sotto la fioritura. Si essiccano all'ombra e si conservano in sacchetti
di carta.
L'assenzio ha proprietà toniche, aromatizzanti, aperitive, digestive,
emmenagoghe, vermifughe e febbrifughe.
L'infuso, molto amaro, si ottiene tenendo in infusione per dieci minuti da 5
a 15 g di foglie e sommità in un litro di acqua bollente. Se ne bevono due tazze al giorno,
prima o dopo i pasti come aperitivo e-o digestivo, nell'inappetenza e nell'atonia gastrica.
La cura vermifuga si fa con un infuso più concentrato (20 g per litro
di acqua bollente). Se ne beve un bicchiere mattina e sera contro le infestazioni da ascaridi,
ossiuri o tenia.
Come aperitivo tonico e digestivo è indicato il vino di assenzio che si
prepara mettendo a macerare per quattro giorni in un litro di buon vino bianco 30 g di foglie o
sommità. Indi si filtra e se ne beve un bicchierino da liquore prima o dopo i pasti.
Per uso esterno il decotto (una manciata per litro di acqua; bollire per cinque
minuti) viene usato per lavaggi di ulcere e piaghe atone, come antisettico e cicatrizzante.
Per i bambini affetti dai vermi si riscalda per un'ora a bagnomaria un bicchiere
di olio con 20 g di assenzio. Indi si filtra e si applica sotto forma di compresse sul ventre.
N.B. L'uso continuo ed indiscriminato di bevande a base di assenzio dà
luogo ad una pericolosa intossicazione, detta absintismo, con gravi disturbi epatici e nervosi.
Durante l'allattamento l'assenzio è controindicato perchè rende
amaro il latte.
Una notizia utile: un rametto di assenzio messo nell'armadio tiene lontane le
tarme e le formiche.
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