Parliamo dell'edera rampicante, che cresce ovunque sui muri e sui tronchi degli alberi.
Le parti più usate della pianta sono le foglie, che si raccolgono tutto l'anno e si
adoperano fresche, o si essiccano all'ombra.
Per uso orale esse hanno proprietà sedative dello stimolo della tosse, espettoranti,
depurative, calagoghe, emmenagoghe; per uso esterno hanno proprietà antinevralgiche, analgesiche,
decongestionanti, anticellulitiche.
L'infuso di prepara mettendo tre cucchiai da minestra di foglie tagliuzzate in un litro di
acqua bollente; si lascia in infusione per dieci minuti, indi si filtra e se ne bevono due, tre tazze al giorno,
lontano dai pasti. È utile contro la tosse, le bronchiti, le tracheiti, la litiasi biliare, le mestruazioni
difficili e dolorose, la gotta, i reumatismi.
Applicazioni di foglie fresche tritate sono utili nei dolori reumatici, nelle nevriti e
sciatalgie, nelle scottature e nelle piaghe.
Per le stesse indicazioni si possono utilizzare sotto forma di impacchi, anche il succo fresco
delle foglie, o il decotto (200 g per litro di acqua; bollire per dieci minuti).
Contro i foruncoli, l'acne e le infiammazioni della pelle si fa cuocere qualche foglia di edera
in poca acqua; indi si applica la poltiglia sulla parte ammalata usando un telo pulito: lenisce il dolore e toglie
l'infiammazione.
Per la bellezza ricordiamo l'olio anticellulite, che si prepara mescolando un cucchiaio di succo
fresco di edera con un bicchierino di olio di oliva. Si usa per massaggi.
Contro i calli o i duroni si mette a macerare una manciata di foglie sminuzzate in un bicchiere
di aceto per due giorni. Indi si applica, a mo' di cataplasma, sulla parte interessata.
Per rendere i capelli lucidi e per dar loro riflessi scuri, si lasciano quattro cucchiai di edera
in infusione per venti minuti in due litri di acqua bollente. Indi si filtra e si usa come ultimo risciacquo, dopo il
lavaggio dei capelli.
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