Parco Nazionale del Pollino: Legambiente contro i progetti di conservazione? Il WWF Italia ricorda le finalità dei Parchi Nazionali
È in atto ormai da mesi una polemica sulla gestione del Parco
Nazionale del Pollino, alimentata ad arte da alcune forze politiche
ed Associazioni.
Il WWF Italia ritiene in particolare grave e pretestuosa la posizione
assunta dal circolo di Legambiente Calabria, apparsa sulla Gazzetta
del Sud del 25.02.01 a firma di Luigi Gallo ed indirizzata al
Ministero dell'Ambiente, che critica apertamente i progetti di
conservazione avviati dal Parco, contestando la politica dell'Ente
di gestione, ritenuta "non idonea al raggiungimento dello sviluppo
economico e sociale compatibile che l'amministrazione di un parco
dovrebbe perseguire".
Del tutto priva di fondamento risulta inoltre la tesi sostenuta da Legambiente Calabria per cui non vi sarebbe alcuna seria giustificazione e motivazione scientifica per i progetti di conservazione di alcune specie (lupo e capriolo) senza la preventiva approvazione del Piano del Parco o lo studio generale dell'ambiente dell'area protetta. Sarebbe come chiedere per ogni specifico progetto di conservazione di una singola specie uno studio generale per la pianificazione di tutto l'areale nel quale la specie risulta presente. Di norma per interventi di conservazione risulta sufficiente uno studio che verifichi la presenza storica, lo stato della popolazione ed i fattori di rischio per la specie animale o vegetale su cui si vuole intervenire, con una verifica della fattibilità degli interventi previsti per la sua conservazione.
A difesa dell'operato del Parco del Pollino interviene direttamente
la sede nazionale del WWF Italia, con un commento del responsabile
nazionale dell'Unità Aree Protette, Franco Ferroni.
Il WWF Italia ricorda a chi polemizza contro il Parco che la
conservazione della natura, prima dello sviluppo, resta l'obiettivo
primario di un parco nazionale, come sancito dalla stessa legge
394/91, senza il quale viene meno la stessa sua ragion d'essere.
L'aver attivato progetti di conservazione e promozione deve ritenersi senz'altro un dato positivo dell'attuale gestione del Parco del Pollino, nonostante l'attuale stato di sofferenza dell'Ente di gestione determinato dalle ben note vicende di incapacità a spendere le risorse programmate.
Il WWF Italia, in collaborazione con l'Ente Parco nazionale del Pollino, sta attuando una serie di progetti di conservazione che riguardano specie ed ambienti prioritari per l'Unione Europea.
La Legambiente nazionale conosce bene contenuti e le modalità di esecuzione dei progetti; lo stesso responsabile Aree Protette di Legambiente, Fabio Renzi, parteciperà ad un convegno organizzato nell'ambito del programma comunitario Life sul Lupo che si svolgerà a Castrovillari il prossimo 30 marzo.
I progetti in corso coinvolgono il mondo scientifico ed accademico, e
riguardano attività di sensibilizzazione e di educazione
ambientale nell'ambito del progetto Life sulla conservazione del Lupo
e la tutela degli habitat prioritari con abete bianco di Terranova
del Pollino (progetto Life sulla conservazione della abetine
dell'appenino centro meridionale di cui si è chiesta l'estensione al
Bosco Vaccarizzo di Carbone).
Altre iniziative hanno riguardato la valorizzazione e la promozione
delle risorse archeologiche del parco e il monitoraggio ambientale
delle aree di maggiore frequentazione nei mesi estivi.
Tutte queste iniziative hanno coinvolto risorse umane e professionali locali, a cominciare dalle guide del parco, che nei progetti hanno trovato occasione di formazione e lavoro.
Rispetto ai ritardi denunciati da Legambiente in merito ad atti e strumenti gestionali del Parco del Pollino, il WWF Italia solleciterà la direzione del Parco affinché le iniziative programmate dal Consiglio direttivo, oltre quelle di cui si è detto, vengano attuate entro l'anno per rendere visibile la presenza del Parco nelle comunità locali e avviare tutti gli interventi auspicabili per promuovere sul territorio uno sviluppo durevole e sostenibile.
Comunicato stampa a cura di