Parco nazionale del Pollino

Il grave ritardo nella consegna degli elaborati tecnici del Piano del parco penalizza le politiche di tutela e sviluppo del territorio.

"Il ritardo nella redazione del piano del Parco nazionale del Pollino è un fatto grave e ingiustificato" questo il commento del responsabile nazionale aree protette del WWF Italia, Franco Ferroni. Nel momento in cui le aree protette del nostro paese subiscono attacchi che ci riportano indietro di oltre vent'anni, i Parchi nazionali nati con la Legge quadro n.394/91 devono operare per assicurare una rigorosa conservazione della natura e la promozione di un autentico sviluppo economico sostenibile e duraturo. Il piano del parco è lo strumento fondamentale per perseguire con coerenza ed efficacia entrambi questi obiettivi, attraverso lo strumento della zonizzazione, che individua le aree destinate alla tutela degli ambienti naturali e le aree di promozione economica e sociale all'interno del parco.

Nonostante l'Ente parco abbia provveduto tempestivamente ad avviare l'iter per la redazione del Piano del parco, il Parco del Pollino è attualmente ancora privo di questo importante strumento per la sua gestione.

L'Ente parco infatti ha affidato alla Società Bonifica nel maggio 1999 l'incarico di redigere il Piano del Parco nazionale del Pollino ed allo stato attuale si palesano ritardi nella consegna degli elaborati tecnici e gravi omissioni che rischiano di innescare vuoti gestionali e pericolosi processi di deregolamentazione.

Tale situazione, a giudizio del WWF, rischia di acuire la sfiducia e la perdita di consenso da parte delle istituzioni e delle comunità locali nei confronti di uno dei Parchi nazionali più importanti per il nostro bel paese e mette seriamente a rischio la conservazione dei valori naturali che hanno motivato la sua istituzione. Infatti, ancor prima della redazione e adozione del piano del parco, si assiste, sul territorio lucano, alla modifica dello strumento di pianificazione territoriale vigente da parte della Regione, senza tener conto della presenza del parco e dei suoi organi di gestione e, sul territorio calabrese, alla richiesta di alcuni enti locali e della stessa Regione Calabria, di ridimensionamento dell'estensione con l'esclusione dal territorio protetto di importanti aree naturalistiche, Siti di Importanza Comunitaria ( S.I.C.) e Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.).

Il WWF ritiene pertanto necessario accelerare il processo per la predisposizione e adozione del Piano del Parco, con il rispetto da parte della Soc. Bonifica delle norme contrattuali, che prevedono tra l'altro il coinvolgimento delle Amministrazioni e comunità locali, attraverso un programma di comunicazione e marketing istituzionale.

Se ciò non avverrà in tempi brevi, si corre il rischio di fare arretrare la politica di tutela sino ad ora portata avanti dall'Ente, riaprendo le porte ad interventi e progetti non in linea con le esigenze di conservazione della natura di un parco nazionale.

Roma, 11.4.01 WWF Italia

Per Informazioni:

Sezione regionale WWF Basilicata 0971 411382
Sezione regionale WWF Calabria 096829548