F.A.I. ITALIA NOSTRA W.W.F.

 

APPELLO AI CANDIDATI PREMIER

BERLUSCONI E RUTELLI

 

Gent.mi Onorevoli,

la vicenda della riduzione del Parco di Portofino, una delle perle più belle della nostra Italia, dai 4600 ettari ai soli 1000 del 1935, impone una riflessione che va al di là del pur grave fatto specifico. La difesa dell’ambiente e la conservazione della natura non possono essere soltanto enunciazioni o, peggio, impegni generici. Devono costituire un elemento fondante della futura politica del nostro Paese.

I Parchi, il paesaggio, i nostri beni culturali, rappresentano l’unica occasione di sviluppo sostenibile per alcune zone del nostro Paese, l’occasione per superare la logica dell’industrializzazione e della cementificazione. Sono però anche qualcosa di più: costituiscono un elemento insostituibile della nostra identità, della nostra storia, del nostro passato. Sono ormai un fondamentale elemento del nostro benessere, di qualità della vita, di equilibrio rispetto a quanto è stato massacrato dal cemento, dalle speculazioni e dall’abusivismo, dall’inquinamento.

Non possiamo rimanere muti di fronte ad una situazione che, dopo lo slancio degli scorsi anni, oggi rischia di arretrare. Si stanno mettendo in discussione le dimensioni e le perimetrazioni di parchi importanti, parchi piccoli come Portofino, o Vejo, o Bracciano, ma anche parchi grandi, come il Cilento o il Pollino. Non tutti gli Enti Locali hanno capito l’opportunità rappresentata dal Parco ed ancora troppo spesso si percepiscono i vincoli solo come un limite allo sviluppo. E’ mancata la necessaria informazione e preparazione nei confronti di coloro che si sono trovati a gestire le aree protette e dei cittadini che si trovano ad abitarle. Ecco dunque le infinite difficoltà per il Parco del Gennargentu, ecco l’occasione mancata del Parco del Delta del Po, le brutte perimetrazioni del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, il compromesso che si cerca di raggiungere con il Parco della Val d’Agri. Parchi che non riescono a risolvere problemi storici, come l’abusivismo edilizio e la caccia; parchi che si trovano a dover affrontare problemi di nuovi insediamenti turistici, di nuove infrastrutture che vorrebbero deturparli come nel caso della superstrada per Malpensa che attraverserebbe il Parco del Ticino.

I problemi ambientali continuano ad essere considerati di secondo piano rispetto ad altri dalla maggioranza degli amministratori. In un’Italia, nel "Bel Paese", dove già i temi dell’inquinamento, delle aree ad alto rischio ambientale, del traffico che uccide le nostre città, dell’assetto idrogeologico, dell’abusivismo, degli impianti industriali posti in aree sensibili (si pensi alla laguna di Venezia) non trovano la dovuta attenzione degli organi d’informazione e della classe politica, si vogliono far apparire le questioni dei parchi, del paesaggio, dei beni culturali come marginali e appartenenti solo ad una nicchia culturale di pochi. Noi sappiamo benissimo che non è così e vogliamo credere che questa sia anche la Vostra opinione.

Vorremmo un vostro impegno preciso e diretto, inequivocabile e chiaro: questo è il momento giusto per annunciarlo o per negarlo.

Per questo, a nome delle Associazioni che rappresentiamo, vi chiediamo un incontro franco e diretto, un confronto al fin di chiarire a tutti, ai Vostri elettori ed ai nostri soci, il Vostro pensiero e il Vostro impegno su questi temi.

Noi vediamo il nostro Paese come un bellissimo mosaico vivo da preservare e da restaurare. Il Parco di Portofino è una tessera che non può saltare.

Attendiamo fiduciosi un vostro riscontro perché ora tocca a Voi.

 

Giulia Maria Mozzoni Crespi
Presidente del F.A.I.
Fondo per l’Ambiente Italiano

Desideria Pasolini Dall’Onda
Presidente di
Italia Nostra

Fulco Pratesi
Presidente del W.W.F. Italia
Fondo Mondiale per la Natura

 

[ Home ] [ Articolo precedente | Indice articoli ]