Comunicati stampa - 1998
Turbogas e Interporto, le fonti di "sviluppo" della Vallesina
La sezione locale del WWF prende atto che il Comune di Jesi, in accordo con le istituzioni regionali e nazionali, ha intrapreso la strada per contribuire attivamente al degrado ambientale con la realizzazione di una centrale di "pseudo-cogenerazione" e di un "autoporto".
Ribadiamo la nostra posizione:
ridimensionamento della Turbogas fino a coprire le reali necessità della fabbrica e quindi assicurando il posto di lavoro ai dipendenti Sadam.
ridimensionamento dell'area destinata all'interporto e garanzie da parte delle Ferrovie dello Stato sull'effettivo scambio gomma-rotaia.
Adesso che il Governo italiano ha finalmente deciso di diminuire le emissioni di CO2, il nostro Comune ha intrapreso la strada opposta ed oltretutto ponendo ulteriori vincoli allo sviluppo occupazionale.
Siamo, inoltre, preoccupati per un governo della città che non rispecchia le volontà dei cittadini che hanno espresso in ogni occasione la loro contrarietà alla costruzione della centrale Edison-Sadam e dell'interporto e ci rivolgiamo al coraggioso Sindaco e a quei pochi consiglieri ed assessori contrari a questi progetti perché facciano valere le intenzioni dei cittadini.
La mostra appena conclusasi sullo sviluppo eco-compatibile, organizzata dal WWF jesino ed apprezzata da visitatori non solo locali (circa 2000 presenze), ha dato una reale dimostrazione della possibilità di utilizzare fonti di energia alternativa sia a livello industriale che familiare (agevolati da una detrazione dall'IRPEF del 41%) e della necessità di ridurre i consumi.
La strada per la soluzione del problema ambientale è quella della tassazione dell'inquinamento e dell'alleggerimento delle tasse a chi produce per la crescita sociale e ambientale.
lì, 31/12/1998
WWF Italia sez. Jesi e Vallesina
Grazie! Sindaco Polita
Il WWF regionale ringrazia pubblicamente a nome di tutti i cittadini
della Vallesina preoccupati della propria salute e del futuro dei propri
figli il Sindaco della Città di Jesi per la diffida inviata alla
Sadam-Edison sull'avvio dei lavori alla prevista nuova centrale
Turbogas.
Il Sindaco Polita ha fatto fino in fondo il proprio dovere chiedendo
garanzie assolute per la salute dei cittadini prima della tutela degli
interessi economici privati di una singola impresa. Il WWF Italia è
pronto a presentare opposizione legale contro il ricorso al TAR
presentato dalla Sadam-Edison.
GRAZIE!
SINDACO POLITA
Il braccio di ferro che contrappone la Sadam-Edison al Sindaco Polita
in merito alla realizzazione della nuova centrale Sadam viene seguito
con attenzione anche dalla sede regionale del WWF ltalia.
Il WWF ringrazia in particolare il Sindaco Polita per la sua corretta e
responsabile azione di garante della salute pubblica.
E' ormai noto che la costruzione di una nuova centrale di cogenerazione
presso lo stabilimento Saldam di Jesi si aggiungerebbe alla già
presente centrale di Camerata Picena e alla nuova centrale dell'API di
Falconara, trasformando la Vallesina nel più grande polo energetico
della regione con un livello complessivo di emissioni di gas inquinanti
intollerabile.
Il WWF considera per questo grave la decisione della Sadam-Edison di
avviare i lavori senza autorizzazione del Sindaco, un atto che con
arroganza vuole fare prevalere gli interessi privati sul diritto alla
salute dei cittadini e il diritto a vivere in un ambiente pulito.
Possono forse considerarsi "galantuomini" i dirigenti di una Società
che perseguono esclusivamente i propri interessi economici secondo il
principio incivile della privatizzazione degli utili e
socializzazione delle perdite?
Come ambientalisti riteniamo di NO. L'unico vero "galantuomo" che
rispetta ed onora il suo ruolo istituzionale in questo caso sembra
essere solo il Sindaco Polita, a cui deve andare tutta la solidarietà
dei cittadini della Vallesina e delle Associazioni ambientaliste da
sempre impegnate per una corretta e sostenibile pianificazione e
gestione della produzione di energia nella nostra regione.
I dirigenti della Sadam-Edison continuano a sostenere la validità
della tecnologia proposta per la nuova centrale Turbogas, dimenticano
sempre però di considerare il contesto territoriale dove la nuova
centrale verrebbe ad operare. Non si può infatti valutare l'impatto
ambientale di un impianto dalle sole emissioni del proprio camino senza
considerare la somma complessiva degli impatti ambientali presenti sul
territorio. A mettere a rischio la vivibilità dell'ambiente e la salute
pubblica nella Vallesina non sono solo i gas prodotti dalla futura
centrale Sadam-Edison ma l'insieme delle diverse fonti di inquinamento
pericolosamente concentrate nel raggio di pochi chilometri (API di
Falconara, Centrale Enel di Camerata Picena, Aeroporto, Superstrada
Ancona-Roma, Autostrada A14, i numerosi stabilimenti industriali e
artigianali e le affollate città della Vallesina con il traffico
veicolare privato e gli impianti di riscaldamento domestici).
La somma dei singoli impatti sull'ambiente circostante giustifica
quindi il comportamento prudente adottato dal Sindaco Polita e la
richiesta di assolute garanzie sulla reale limitazione degli impianti
di produzione di energia elettrica nella Vallesina. Per questo il WWF
chiede alla Regione la rapida definizione di un Piano Energetico
Regionale finalizzato al risparmio energetico, all'aumento
dell'efficienza energetica e all'incremento degli usi di fonti
rinnovabili, non limitandosi alla sola produzione di energia.
Il WWF regionale è inoltre pronto ad opporsi anche legalmente al
ricorso presentato davanti al TAR dalla Società Sadam-Edison per
difendere gli interessi della collettività e dell'ambiente, per questo
attiverà immediatamente il proprio Ufficio Legale Nazionale per
verificare opportunità, tempi e modalità per la presentazione di un
controricorso al TAR per rispondere all'arroganza dei dirigenti della
Sadam-Edison. Continuerà inoltre la raccolta di firme a cura della
sezione WWF di Jesi e la realizzazione di iniziative pubbliche per dire
NO alla rassegnazione, NO al silenzio sulla Turbogas.
Una prima risposta concreta del WWF alla proposta di produzione di
energia presentata dalla Sadam-Edison può essere già oggi verificata di
persona da tutti i cittadini interessati. Dal lO al 20 dicembre a JESI
presso il centro commerciale La Fornace il WWF presenta infatti la
prima mostra sullo sviluppo sostenibile dedicata alle energie
alternative e al risparmio energetico.
Si tratta di alta tecnologia prodotta e commercializzata da grandi e
piccole aziende italiane e marchigiane, aziende che creano occupazione
e utili guadagni economici senza inquinare l'aria ma tutelando
l'ambiente. Tecnologie che sono oggi alla portata dei nostri bilanci
familiari, con una piccola spesa è infatti possibile montare nella
propria abitazione un impianto fotovoltaico, termosolare o eolico con
un considerevole risparmio sui consumi di energia e con un risparmio
economico assicurato anche dalla possibilità di detrarre dalla denuncia
dei redditi il 41% della spesa sostenuta. Economia ed Ecologia sono
quindi oggi una simbiosi possibile, serve solo la volontà politica e la
lungimiranza di chi oggi deve fare scelte che assicurino un futuro alle
prossime generazioni e la sensibilità dei singoli cittadini a cui si
chiede una sempre maggiore attenzione al risparmio energetico e la
scelta di tecnologie pulite per pulire l'ambiente e tutelare la propria
salute.
Macerata, 12/12/1998
WWF Italia DELEGAZlONE MARCHE
Comunicato sulla Petizione contro la Turbogas
Nonostante l'art.1 della legge 9/1/1991 n°10 consideri le centrali a cogenerazione come fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia, riteniamo di non trovarci di fronte ad un impianto, la turbogas di Jesi, di cogenerazione.
Primo perché la centrale del Consorzio Jesi-Energia non è dimensionata sulle reali necessità dello zuccherificio (che non ne guadagnerà in competitività) e secondo perché in realtà il calore prodotto non viene utilizzato per la maggior parte dell'anno.
A tale riguardo, nei prossimi giorni consegneremo al Sindaco una petizione, contro le centrali a combustibili fossili ed a favore di centrali realmente EcoCompatibili, che numerose famiglie, prevalentemente giovani, hanno voluto sottoscrivere nonostante le assicurazioni del terzo progetto.
La manifestazione che stiamo organizzando (10-20 Dicembre p.v.) su: "Energie Alternative Pulite e Risparmio Energetico" dimostrerà che centrali elettriche ad impatto ambientale zero non sono un'utopia, basta volerle realizzare.
Per quanto riguarda l'occupazione, non dimentichiamoci che non si potrà più rilasciare autorizzazioni per l'insediarsi di imprese che porterebbero centinaia di posti di lavoro.
Detto questo, se ancora una volta la salute dei cittadini e l'ambiente non hanno diritto di espressione e decisione sul proprio territorio, pensiamo che l'ipotesi del TeleRiscaldamento e di un ridimensionamento della centrale potrebbe rappresentare il male minore.
Jesi, 2 dicembre 1998
Comunicato in merito alla DIA presentata dal Consorzio Jesi-Energia
E' forse segno di collaborazione preannunciare l'apertura
incondizionata del cantiere, prima che l'amministrazione comunale
abbia rilasciato la concessione edilizia? E' segno di correttezza
imprenditoriale l'aver sostenuto per quattro anni un progetto di
centrale elettrica da terzo mondo, pericolosa per la salute, e senza
offrire una adeguata informazione ai cittadini? E' concesso ignorare
le intenzioni della Regione , del PER, dei Comuni della Vallesina, che
prevedono al massimo due centrali e due ce ne sono già? E' vero che il
Consorzio Jesi Energia possiede già tutte le autorizzazioni rilasciate
anni fa dai ministeri competenti, ma è pur vero che la gestione del
territorio comunale spetta a coloro che lo abitano, all'amministrazione
jesina; pertanto il WWF di Jesi prende atto delle pressioni del
Consorzio, e, non condividendole, chiede all'amministrazione comunale
di firmare un'ordinanza per bloccare i lavori, non essendo ancora
soddisfatte tutte le condizioni imposte dalla Giunta nel '97. Più che
un atto di collaborazione ci sembra un gesto antidemocratico verso i
cittadini jesini, che alle passate elezioni hanno sostenuto una
percorso ancora non concluso e di certo espressione della volontà
popolare di governare il territorio in modo eco-compatibile. Si dà
merito al consorzio Jesi Energia di aver presentato dopo oltre quattro
anni un progetto migliorativo, che va comunque inserito nel contesto
della Vallesina, che riteniamo essere drammatico dal punto di vista
ambientale: come ha ricordato recentemente il presidente del WWF,
Fulco Pratesi, in una lingua di territorio di appena 15 Km sono
inseriti tutti i poli industriali tossici, nocivi e insalubri
dell'intera Regione, e contestualmente a questa vertiginosa crescita
industriale non vengono realizzate opere a tutela dell'ambiente, del
fiume Esino, della vivibilità urbana, del paesaggio agricolo: ci
sembra che la parola eco-sviluppo, oltre ad essere troppo spesso ed
erroneamente pronunciata, si manifesti sempre come sviluppo, anche se
mai ecologico.
28 Novembre 1998
LA SEZIONE WWF DI JESI
Intervento del WWF sulla Turbogas
Ancora una volta ci vediamo costretti ad intervenire sulla centrale Turbogas per precisare che le accuse che vengono mosse nei confronti delle associazioni ambientaliste sono infondate.
Il WWF Italia sez. di Jesi è da sempre a favore di uno sviluppo economico e sociale che tenga conto anche del fattore occupazionale cosa che non viene invece assicurata dal Consorzio Jesi Energia.
Oltretutto dato che come richiesto dal Sindaco e approvato dalla Regione, non saranno più permessi insediamenti che aumentino il grado di inquinamento, si preclude l'arrivo di aziende che avrebbero dato lavoro ad un numero di persone nettamente superiore a quello della turbogas (al max 10 posti per tecnici specializzati) con lo stesso livello di inquinamento se non addirittura inferiore.
Non possiamo cedere a ricatti occupazionali, oltretutto, inverosimili, la chiusura dello stabilimento Sadam di Jesi sarà da imputare alla mancanza di investimenti nello zuccherificio di Jesi (ma non nel settore energetico perché l'autonomia elettrica è già assicurata) e all'obbligo di smantellare impianti saccariferi in Italia.
Quando arriverà l'ora per pensare alla salute dei nostri figli? Il nostro contatto con i cittadini ci ha fatto notare come le famiglie giovani, magari con un figlio piccolo, siano molto sensibili a questo problema, sono infatti state le prime a presentarsi ai nostri banchetti ed a firmare la petizione contro la Turbogas ed a favore di centrali ad energia Pulita e Rinnovabile.
La centrale Turbogas servirà soltanto a far arricchire la Sadam e la Edison sulle spalle dei cittadini di questa vallata, non risolverà nessun problema né occupazionale né energetico né ambientale!
Apprezzando l'operato del Sindaco lo invitiamo a proseguire sulla strada delle garanzie per la salute dei cittadini e ricordiamo che il Governo ha programmato, secondo l'accordo di Kyoto, la riduzione delle emissioni di CO2 (la centrale Turbogas non le riduce le fa AUMENTARE!).
Infine il WWF di Jesi tiene a precisare che non ci saranno sconti neanche per un eventuale potenziamento della centrale di Camerata Picena, e propone alla Sadam di Jesi di utilizzare l'area destinata alla Turbogas per la creazione di un parco dedicato allo svago dei bambini.
28 Ottobre 1998
No alla Turbogas
Il WWF di Jesi intende promuovere una campagna di informazione sulla
Turbogas di Jesi, riportiamo qui per i giornali una parte del
nostro articolo.
Informiamo, inoltre, che il WWF di Jesi ha iniziato una
raccolta di firme contro la
Turbogas ed a favore di centrali ad energia pulita.
Il WWF Italia sez. di Jesi ha promosso una campagna di informazione sulla Turbogas di Jesi, riportiamo qui una parte del nostro articolo (WWF News n°5 - disponibile in sede o su Internet).
In particolare vogliamo dare una diversa, più completa e corretta, lettura dei fatti dato che i cittadini sono stati mal informati e proprio per questo non hanno più timore e interesse sulla creazione di questa centrale. Per le limitate risorse del WWF questo rappresenta un notevole sforzo sia economico che organizzativo, ci stiamo battendo contro un investimento da 150 miliardi. Per cui speriamo che i cittadini abbiano la forza di continuare ad informarsi da diverse fonti e soprattutto combattere per la salvaguardia del nostro territorio e partecipare ad ogni manifestazione ed iniziativa a tale riguardo. Non si può pensare "tanto non cambierà nulla" e "fanno sempre come vogliono" perché l'influenza dell'opinione pubblica è determinante, ma soprattutto è importante la salute di tutti noi e di quelli che vivranno in questa valle. Cercheremo ora, ancora una volta, di spiegare cosa porterà la centrale alla città di Jesi ed alla Vallesina con un nostro decalogo sulla Turbogas.
1. La Sadam non sarà più competitiva se produrrà energia elettrica, lo zucchero non ha nulla a che fare con la vendita di corrente elettrica. Se la Sadam ha bisogno di maggior corrente e calore per la produzione di zucchero o vuole migliorare i propri impianti per essere più efficienti, potrebbe creare una centrale che copra soltanto le reali necessità della fabbrica. Questo ci porta a dire che i dipendenti Sadam non perderanno il loro posto di lavoro se la centrale sarà commisurata alle reali necessità.
2. E' fuori da ogni dubbio che la turbogas inquini, oltretutto in un ambiente, la Vallesina, compromesso già da anni; bisogna evitare tutto ciò che può aumentare l'incidenza di malattie tipo cancro e leucemie. Lo studio di compatibilità su cui il Sindaco baserà la sua decisione è incompleto: per una valutazione di impatto ambientale necessitano molte altre informazioni e dati, che invece non sono stati considerati e menzionati. E l'inquinamento elettromagnetico?
3. Con la Turbogas di Jesi, secondo lo studio, satureremo i livelli di tolleranza dell'ambiente, dando occupazione a poche persone. Non si potrà più rilasciare autorizzazioni per l'insediarsi di imprese che porterebbero centinaia di posti di lavoro (almeno in teoria, poi sappiamo che ci sarà comunque uno studio che dimostrerà la compatibilità ambientale).
4. Le garanzie dell'ENEL, o del Ministero, sono insufficienti anche se affermassero la non possibilità di ammodernare e/o potenziare la centrale di Camerata Picena, ansi questo potrebbe rappresentare un problema se la centrale venisse utilizzata a pieno regime così com'è.
5. La Turbogas rappresenta soltanto una speculazione finanziaria. Vendendo la quasi totalità dell'energia prodotta all'ENEL, la Sadam ne utilizzerà una piccolissima parte ed ai cittadini rimarranno gli innegabili costi ambientali e l'aumento delle bollette.
6. Tutte le centrali per la produzione di energia elettrica per le Marche saranno in provincia di Ancona (3 nella Vallesina), è giusto?
7. Battiamoci per il risparmio energetico e dove possibile sostituiamo le centrali a combustibili fossili con quelle ad energia pulita e rinnovabile. La via per risolvere i problemi ambientali è quella intrapresa dal Governo, introducendo la Carbon Tax e quindi tassando chi inquina e alleggerendo le tasse a chi produce per la crescita sociale e ambientale.
8. Non è più possibile "inquinare poco"! Ne abbiamo un esempio con quello che è accaduto nel centro America, in Cina e in Italia negli ultimi giorni. L'Italia dovendo rispettare gli accordi di Kyoto dovrà diminuire le emissioni inquinanti in atmosfera e non aumentarle introducendo nuove centrali a combustibile fossile.
9. Una possibilità per la creazione della Turbogas di Jesi potrebbe essere quella dello sfruttamento del calore in eccesso prodotto dalla centrale per il TeleRiscaldamento (è comunque da valutare più approfonditamente). In questo modo si eliminerebbe l'inquinamento dovuto al riscaldamento domestico, pubblico e delle industrie e la centrale a co-generazione verrebbe utilizzata per il suo vero scopo (limitatamente alle necessità elettriche).
10. I diritti dei cittadini sono stati ripetutamente calpestati: il diritto di informazione, di espressione e decisione sul proprio territorio.
Concludiamo dicendo che questo terzo progetto (e nessun altro che non utilizzi energie pulite e rinnovabili) non può essere accettato. Sperando che nel Piano Energetico Regionale venga previsto l'obbligo di utilizzo di energie alternative pulite sin d'ora, e non si arrivi al limite di sopportazione in quest'area, saremo vigili ma ci occorre la collaborazione e il sostegno di ognuno di voi.
Riponiamo la nostra fiducia nel buon senso del Sindaco che è il primo responsabile della salute dei cittadini e nei cittadini stessi sperando che accolgano le nostre perplessità e si interessino maggiormente al problema. Speriamo, infine, che sia possibile organizzare un dibattito con le Istituzioni, il Consorzio Jesi Energia ed i Cittadini, e che questo avvenga con trasparenza e correttezza.
14 Ottobre 1998
Altre informazioni sulla Turbogas.
A cura del WWF - Sezione di Jesi