Il WWF diventa ONLUS

L’1 gennaio 1999 il WWF è diventato ONLUS

Nel Dicembre 1997 è stato definitivamente approvato il decreto legislativo di riforma della disciplina fiscale del terzo settore e che quindi regolamenta anche le attività ed il modo di operare del WWF Italia.

Il decreto, suddiviso in due sezioni, disciplina:
  • il regime fiscale degli Enti non commerciali;
  • il regime fiscale delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS).
    Pertanto tutti gli enti e le Associazioni, quale che fosse la forma giuridica associativa prima del Decreto, vengono, dal punto di vista fiscale, automaticamente inserite o tra gli Enti non Commerciali o tra le ONLUS purchè, in questo secondo caso l’Ente o L’Associazione ne abbia i requisiti e faccia domanda di iscrizione al registro delle ONLUS.
    Una volta valutati i vantaggi e gli svantaggi è emersa con chiarezza la convenienza per l’Associazione a divenire ONLUS tenendo tra l’altro presente che molte attività richieste dagli Enti locali al mondo no-profit saranno riservate alle sole ONLUS come in parte adesso avviene per gli Enti morali riconosciuti dalla Presidenza delle Repubblica.
    Con l'iscrizione alle ONLUS saranno esternalizzate le attività a carattere commerciale (Panda Shop e attività "turistiche")

    Quali sono però, per il WWF, le conseguenze pratiche di questa nuova normativa?
    In realtà pochissime dal punto di vista operativo, tantissime dal punto di vista amministrativo. L’Associazione infatti potrà continuare a svolgere tutte le attività di carattere istituzionale sempre svolte grazie al finanziamento dei soci e dei donatori ma non potrà più svolgere servizi remunerati da Enti pubblici o da Aziende se non quelli strettamente connessi alle attività di: educazione ambientale, gestione di aree di rilevante interesse naturalistico, tutela legale delle tematiche ambientali, promozione di tali tematiche attraverso la comunicazione, studi e ricerche di carattere ambientale e naturalistico.
    In sostanza l’Associazione potrà continuare a fare praticamente tutto fatta eccezione per alcune prestazioni di servizio assolutamente non compatibili quali i servizi di ristorazione, i servizi di trasporto, i servizi di ricettività alberghiera, i servizi di manutenzione o gestione del verde urbano o di giardini (a meno che non sia dimostrabile una alta rilevanza naturalistica del sito), i servizi di manutenzione e gestione di strutture, immobili, terreni etc. che non siano in diretta e strettissima connessione con le nostre attività istituzionali.

    (tratto da un art. di Bruno Ravaglioli)

    A cura del WWF - Sezione di Jesi