Energia elettrica: fonte di inquinamento o di sviluppo?
Alle soglie del 21° secolo, visto il crescente sviluppo tecnologico in
tutto il mondo, l'uomo avrà sempre più bisogno di energia elettrica per
accontentare i propri desideri. Finora l'energia è stata prodotta in
gran parte con metodi tradizionali, cioè a partire da rocce organiche
(petrolio, carbone, metano), o tramite la fissione nucleare, sistemi
altamente inquinanti e pericolosi per la salute di tutti noi. In questo
scenario si avverte sempre di più l'esigenza di trovare e sviluppare
tecniche di produzione di energia elettrica "pulita", cioè a basso
impatto ambientale. Questi metodi, peraltro noti da parecchi anni,
sfruttano la forza del vento (energia eolica), il campo
elettromagnetico solare (energia fotovoltaica), la potenza delle
correnti marine e fluviali (energia idraulica), il potenziale
elettrochimico (energia chimica); nonostante tutto, ancora oggi questi
sistemi devono essere sviluppati e potenziati in modo corretto, e si
constata purtroppo grande lentezza da parte di quegli enti pubblici e
privati preposti alla produzione di energia elettrica.
Auspichiamo pertanto la dotazione di queste tecniche non solo nella
nostra città in sostituzione della Turbogas e nel nostro paese, ma a
un livello globale, in modo da concretizzare la lotta contro
l'inquinamento, causa del surriscaldamento del pianeta.
Il WWF Internazionale sta in questi mesi ponendo all'attenzione dei
paesi consumatori/produttori di energia il problema della lotta contro
l'effetto serra, prima che i gas da noi prodotti impediscano e
danneggino irreversibilmente il ciclo della vita sul nostro piccolo
Pianeta.
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