Raffineria API. Sicurezza ambientale virtuale

Un altro incidente per l'API di Falconara! Questa volta a volare nell'aria respirata dai cittadini di Falconara non sono state solo le esalazioni di idrocarburi e gli schiumogeni ma fuoco e fiamme con un denso fumo nero che ha coperto la Vallesina. Quale sarà l'impatto sull'ambiente e la salute di questo ennesimo incidente forse non lo sapremo mai, mentre, anche ai più sprovveduti gli incidenti dell'API di Falconara sembrano ormai troppi, e ripetuti nel tempo, per una raffineria che doveva essere la più sicura e pulita d'Italia. Il WWF è rimasto isolato in questi anni nel denunciare i pericoli e le incompatibilità della raffineria API di Falconara rispetto alle numerose, troppe, infrastrutture della bassa Vallesina (ferrovia, aeroporto, strada statale adriatica, superstrada SS76), rispetto agli insediamenti civili ormai confinanti con l'area industriale a rischio. Tutto questo è l'effetto della mancata programmazione degli interventi sul territorio, opere pubbliche e private che per decenni si sono sovrapposte senza regole e limiti. Ma alcune responsabilità si possono oggi ricordare, superando il balletto delle competenze tra Enti pubblici. Il Ministero dell'Industria ha autorizzato il potenziamento dell'impianto con la costruzione al suo interno di una nuova centrale turbogas, avvallando una vera e propria speculazione economica da parte dell'API, senza porre particolari condizioni sulla sicurezza ambientale dell'impianto.

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