Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi. Gestione trasparente

Il WWF regionale interviene in merito alle recenti dichiarazioni del Segretario dei DS di Jesi che chiedeva maggiore trasparenza nella gestione dell'Oasi di Ripa Bianca. Nessun monopolio da parte del WWF ma solo il corretto riconoscimento del lavoro svolto in questi anni per la creazione dell'area protetta. Il WWF evidenzia l'impegno già assunto dalla Giunta comunale di Jesi per la conferma della gestione dell'Oasi al WWF.

Il WWF si domanda quali aspetti della gestione dell'Oasi Ripa Bianca di Jesi risulterebbero oscuri per il segretario cittadino dei DS, Franco Ferri, che sulla stampa ha chiesto in questi giorni maggiore trasparenza nell'operato dell'Associazione. La gestione dell'Oasi da parte del WWF è definita da due convenzioni stipulate rispettivamente con l'Amministrazione Comunale di Jesi, per l'area didattica "Sergio Romagnoli", e la Provincia di Ancona, per l'Oasi provinciale di protezione della fauna) approvate dai due Enti pubblici dopo regolari e trasparenti iter amministrativi.
I risultati dei primi tre anni di gestione del WWF sono facilmente riscontrabili visitando l'oasi (fino ad oggi oltre 5000 persone l'hanno fatto) e leggendo le relazioni consegnate all'Amministrazione Comunale di Jesi. Chiedere in modo generico, senza specificare le motivazioni, una maggiore trasparenza nella gestione dell'Oasi significa insinuare oggi dubbi sulla correttezza del lavoro svolto negli ultimi tre anni e screditare l'impegno dell'Associazione, lasciando spazio a possibili strumentalizzazioni da parte di quelle categorie (cacciatori) che da sempre hanno contrastato la nascita di un'area protetta nel territorio del Comune di Jesi e ne ostacolano attualmente un possibile ampliamento.
Se i dubbi sollevati da Ferri dipendono da problemi politici interni al Comune di Jesi, il WWF sottolinea, ancora una volta, la sua completa indipendenza ed estraneità da tutti i partiti politici sulla base di rigorose norme del proprio Statuto (che prevede l'assoluta incompatibilità tra cariche di rappresentanza nel WWF e cariche istituzionali, politiche e sindacali) oltre che del regolamento della sede internazionale dell'Associazione dal quale dipende l'utilizzo esclusivo del marchio WWF.
Il WWF non rivendica nessun "monopolio delle questioni ambientali" ma il giusto riconoscimento del lavoro svolto con impegno di risorse umane ed economiche sicuramente superiori alle risorse finanziarie investite dall'Amministrazione Comunale di Jesi per la gestione dell'Oasi di Ripa Bianca.
Fin dalla sua nascita su esplicita richiesta dell'Amministrazione Comunale l'Oasi ha visto il coinvolgimento e l'impegno del WWF, unica Associazione ambientalista o soggetto che, a livello locale e regionale, ha operato per fare dell'Oasi di Ripa Bianca una realtà indiscussa tra le Aree protette delle Marche. Il ruolo insostituibile del WWF nella gestione dell'Oasi di Ripa Bianca è stato confermato dall'impegno assunto dalla Giunta Comunale di Jesi di rinnovare la convezione in atto per i prossimi dieci anni. Per tale conferma non vi sono obblighi di Legge che impongono bandi o gare di appalto per assicurare maggiore trasparenza di quanto fino ad oggi avvenuto.
Il WWF è un Ente morale riconosciuto dallo Stato anche come ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), che può gestire aree di interesse naturalistico come propria esclusiva finalità istituzionale, la cui serietà e trasparenza nella gestione è confermata da decine di convenzioni stipulate con Ministeri, Regioni, Province e Comuni, in tutte le regioni italiane. Il WWF si augura pertanto che in previsione della scadenza, nel dicembre di quest'anno, della convenzione triennale l'Amministrazione Comunale di Jesi confermi la sua fiducia nell'operato dell'Associazione, mantenendo gli impegni già assunti per il rinnovo della gestione, valutando l'operato del WWF esclusivamente per i risultati ottenuti sul territorio nel miglioramento della qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini di Jesi.
Ancora sta continuando la strumentalizzazione del finanziamento (al 95 % elargito dall'Unione Europea) ottenuto dal Comune di Jesi per la ristrutturazione della casa colonica presente all'Oasi da adibire a Centro Visite, Centro Educazione Ambientale e Centro Ricerca dell'oasi stessa (a giorni dovrebbero iniziare i lavori per la ristrutturazione). Il finanziamento era destinato ad un progetto sul turismo naturalistico ed è stato ottenuto dal Comune di Jesi grazie ad un progetto elaborato congiuntamente con il WWF. Quindi, per l'ennesima volta, si vuol ribadire che il finanziamento non poteva essere utilizzato ne per asfaltare le strade ne per qualsiasi altro scopo in quanto dato dietro ad un progetto specifico.
Per sdrammatizzare la situazione consentiteci questa battuta: chi sta cercando i responsabili di questo sperpero di denaro li dovrebbe cercare tra i funzionari dell'Unione Europea "gravemente colpevoli" di voler incentivare il turismo naturalistico e la protezione della natura.

Giorni d'apertura per visite: giovedì, sabato e domenica dalle 15 in poi (ingresso gratuito); domenica dalle 9 alle 11 visite guidate a pagamento.

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