L'Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi al "Giro d'Italia"!
Presentazione su RAI 3 alle 10 e alle 15.30 di Domenica 21 Maggio

  • Il WWF al Giro d'Italia
  • Regione Marche e Corriere Adriatico al Giro d'Italia
  • Lungo il percorso dell'ottava tappa
  • Il WWF vuole salvare i fiumi devastati
  • Il WWF denuncia l'area ad alto rischio di crisi ambientale
  • Il WWF lancia una petizione per la mobilità sostenibile
  • Le maglie grige e rosa delle Marche
  • La moglia rosa non diventerà grigia - (WWF Italia)
  • Ottava tappa "Corinaldo-Prato" - (WWF Italia)

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    IL WWF AL GIRO D'ITALIA: DIFENDI L'AMBIENTE, LA MAGLIA ROSA NON DIVENTERA' GRIGIA.

    Per la seconda edizione consecutiva ci sarà anche il WWF alla 83° edizione del Giro D'Italia, assieme a Federtrasporti (la Federazione del trasporto pubblico urbano)e Fiab (Federazione Italiana amici della bicicletta) per lanciare un grande messaggio volto alla tutela e alla valorizzazione della natura nel nostro paese e per promuovere sistemi di trasporto sostenibili per l'ambiente, in particolare attraverso lo sviluppo delle piste ciclabili e l'uso della bicicletta.
    Lo slogan della campagna, curata da Saatchi & Saatchi, sarà : "Difendi l'ambiente. La maglia rosa non diventerà grigia".
    Un autobus decorato con i temi del WWF (il Pollicino) sarà inserito nella carovana del Giro, inoltre ci sarà un camper di appoggio, offerto da Caravan International, sul quale giornalmente il WWF terrà un incontro con la stampa per la consegna di riconoscimenti in positivo e in negativo a personaggi che a livello locale si sono distinti in azioni pro e contro l'ambiente. Durante il Giro il WWF lancerà anche una petizione per sollecitare il Governo nazionale ad inserire nella prossima finanziaria 5000 miliardi per la promozione e lo sviluppo delle piste e delle corsie ciclabili, per realizzare reti tranviarie e metropolitane, per rinnovare un parco autobus oggi troppo obsoleto e inquinante. Proprio per promuovere l'uso della bicicletta, in questa edizione del Giro il WWF promuove, assieme alla Gazzetta dello Sport, la settima edizione "Pedalata rosa", corsa non competitiva aperta a tutti i volontari che vorranno percorrere gli ultimi chilometri della tappa marchigiana e toscana "Corinaldo - Prato".
    Sono previste inoltre una serie di iniziative locali, in ogni tappa, legate alla valorizzazione e tutela delle aree naturali o dei Parchi attraversati dal Giro, o alla denuncia delle emergenze ambientali della regione, grazie alla partecipazione e all'impegno dei volontari dell'Associazione.
    Il GIRO D'ITALIA sarà così l'occasione per raccontare le 21 tappe l'Italia da salvare e i disastri da combattere .Scempi edilizi, azioni mancate da parte delle amministrazioni sulla mobilità, bellezze naturali, iniziative concrete positive presenza di specie animali e vegetali da difendere, diventano gli elementi per radiografare l'Italia che abbiamo e quella che vorremmo in un Dossier WWF per ogni tappa.


    LA REGIONE MARCHE E IL CORRIERE ADRIATICO CON IL WWF AL GIRO D'ITALIA

    Anche la Regione Marche e il Corriere Adriatico saranno protagonisti al 83° GIRO D'ITALIA, grazie ad una collaborazione con il WWF Italia.
    Il Corriere Adriatico seguirà la VIII tappa del Giro da Corinaldo a Prato, prevista per domenica 21 maggio, dedicando articoli speciali per la presentazione delle emergenze naturalistiche del territorio attraversato dalla tappa e la presenza del WWF al Giro con le sue attività di denuncia e promozione di iniziative amiche dell'ambiente e della bicicletta. L'Ecoturismo e i Parchi delle Marche saranno promossi dal WWF nelle tappe successive grazie ad una speciale collaborazione con la Regione Marche. Il Pollicino e il camper del WWF che seguono la carovana del Giro distribuiranno depliant ed opuscoli sui parchi e le riserve delle Marche, depliant sui prodotti tipici e la cucina della nostra regione, speciali cartoline per la richiesta di informazioni da parte del pubblico grazie alla collaborazione dell'Assessorato Turismo della Regione Marche. Dalla 8° alla 21° tappa il Giro attraverserà le regioni del nord Italia raggiungendo migliaia di persone potenzialmente interessate alle offerte di ecoturismo della nostra Regione. Il WWF ha ritenuto fattibile una collaborazione con la Regione Marche per la promozione di un turismo di qualità, diffuso sul territorio, basato sulla valorizzazione dell'immenso patrimonio naturale, storico e culturale, grazie anche agli investimenti realizzati negli ultimi anni per la promozione dell'uso della bicicletta attraverso il finanziamento di specifici progetti di piste ciclabili urbane ed extraurbane. La Regione Marche ha approvato infatti nel 1996 una Legge dedicata proprio ad interventi per incentivare l'uso della bicicletta e per la creazione di percorsi pedonali sicuri, Legge finanziata con centinaia di milioni ogni anno fino al 1999 mentre per il 2000 non sono invece previsti nuovi finanziamenti. Per questo il WWF chiede al nuovo Governo regionale la riconferma di un impegno in favore della mobilità sostenibile che riporti la nostra Regione all'avanguardia nel panorama nazionale.
    Il WWF sarà presente con i suoi mezzi alla partenza da Corinaldo dalle 8.30 alle 10.30 grazie alla collaborazione del locale Comitato di Tappa e dei suoi volontari.
    Grazie alla collaborazione con la RAI l'Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi sarà la protagonista della trasmissione Giromattina in onda domenica mattina, sarà l'occasione per ribadire la richiesta di ampliamento a 300 ettari di questa importante area naturale con la creazione di una Riserva Naturale Regionale.
    Durante lo svolgimento della tappa in località Lamoli di Borgo Pace è prevista infine una conferenza stampa in collaborazione con la Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro e la Coop. Forestalp per la presentazione di uno speciale progetto di turismo in bicicletta nel territorio dell'Alpe della Luna.


    IL WWF AL GIRO: VIII TAPPA NELLE MARCHE: CORINALDO - PRATO

    Oggi siamo qui: l'VIII tappa del Giro d'Italia parte dalla cittadina di Corinaldo nelle Marche e termina in Toscana nella città di Prato. Il percorso fatto dai ciclisti attraversa la Massa Trabaria che è un' area di rara bellezza non solo per la natura che la caratterizza ma anche perché qui è possibile individuare i segni della storia e respirare la spiritualità propria dei discepoli di San Benedetto, che fin dalla caduta dell'impero romano si diffusero nell'Appennino Centrale, e che vissero per molto tempo a stretto contatto con la natura, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione. A Lamoli si trova la bella Abbazia di San Michele Arcagelo delle Lamole, risalente al VII secolo e fondata proprio dai Benedettini. Bocca Trabaria, il valico più importante, deve il suo nome alla sterminata foresta di Abete Bianco, di cui oggi non resta che una porzione in una piccola valletta proprio sotto il passo che prende il nome di Abetina di Fonte Abeti. Il territorio dell'Alpe della Luna è già stato per questo individuato dalla Regione Marche come futuro Parco Naturale Regionale.

    Cosa vedere: Nelle vicinanze di Corinaldo è possibile visitare l'Oasi naturale di Ripa Bianca di Jesi, situata lungo un tratto del fiume Esino, nel territorio del Comune di Jesi, a metà strada tra la costa adriatica e la Gola della Rossa. All'interno dell'Oasi si possono notare una grande diversità di ambienti creati nel tempo dalle attività degli uomini. Attualmente l'ambiente fluviale è caratterizzato da una fascia di residua vegetazione ripariale, isolotti e aree di sponda ghiaiosi. Altro ambiente naturale importante è il lago artificiale, relitto di una passata attività estrattiva presente nella zona. Nelle vicinanze del fiume dominano il salice rosso, il salice bianco, il pioppo nero e quello bianco. Il bacino del fiume Esino rappresenta con i suoi diversi habitat il sito di nidificazione, svernamento ed estivazione di numerose specie di uccelli e l'Oasi ospita la più grande garzaia di aironi delle Marche con un centinaio di nidi di nitticore, aironi cenerini e garzette. Nella zona di Massa Trabaria è possibile fare trekking attraverso speciali itinerari che vi consentiranno di ammirare il paesaggio e camminare all'ombra della cresta ondulata dell'Alpe della Luna.

    Curiosità: a partire dall'800 la provincia dello Stato Pontificio che dai monti dell'Alpe della Luna segue il crinale dell'Appennino e declina verso l'Adriatico, è chiamata Massa Trabaria, per la prevalente attività di silvicoltura.

    Dove andare a pedalare: Il percorso che vi proponiamo oggi è un percorso per mountain bike. E' un itinerario ad anello che ha inizio a Lamoli di Borgo Pace. Il percorso risale la valderica e superati i pendii sommitali, raggiunge la dorsale appenninica allo Sbocco delle Macinelle. La linea di crinale che si sviluppa sulla direttrice nord-ovest, sud-est è già percorsa dal tracciato del Sentiero Italia, che va preso verso nord-ovest in direzione dei prati dei Lavacchi. Il sentiero sempre ben segnalato, aggira ora il versante Nord del Monte Sant'Antonio e si cala infine al valico di Bocca Trabaria. Dall'elevato sentiero, dove il bosco si dirada e lascia spaziare la vista, affacciandosi verso l'Adriatico in prossimità del Valico, si nota, in una valle incassata, una fitta macchia di conifere in netto contrasto con il resto del bosco, che è tutto ciò che è rimasto di una vastissima Foresta di Abete Bianco, il legname che già nei tempi più antichi era il simbolo di questa zona. L'ormai famoso tracciato della GEA Grande escursione Appenninica, ha inizio proprio a Bocca Trabaria e coincide per un tratto del crinale con il nostro itinerario. Superato prima Poggio del Romito e poi poggio Tre Termini si scende a breve al Passo delle Vacche, antico valico pedonale di pellegrinaggio che metteva in collegamento l'Abbazia di Lamoli con il Convento di Montecasale. Sempre in discesa si raggiungerà il piccolo bacino artificiale del Lago del Sole e una comoda stradina asfaltata che presa in salita, terminerà in prossimità di una sbarra e ci aprirà ad uno stupendo panorama verso l'Adriatico con in primo piano i Sassi Simone e Simoncello, il Monte Carpegna. Il tracciato ora su strada con fondo in pietrisco in parte anche un po' sconnesso ci porta fino ai casolari abbandonati di Vallepetra che prendono lo stesso nome della valle. Costeggiando il rio della Villa si raggiungerà il piccolo borgo di Parchiule e di lì su asfalto si raggiungerà Borgo Pace prima per risalire lungo il tracciato del Giro d'Italia alla piccola frazione di Lamoli. Il percorso si percorre in 6 ore ed è lungo 38 km.


    IL WWF VUOLE SALVARE: I FIUMI DEVASTATI

    Gli ecosistemi fluviali sono le aree naturali più a rischio delle Marche: regimati, cementificati, sbarrati da briglie e dighe, con la vegetazione ripariale naturale ridotta a lembi di pochi metri e sottoposta a tagli selvaggi. I fiumi, così maltrattati, periodicamente "presentano il conto" con alluvioni devastanti, che mettono in ginocchio l'agricoltura regionale e il tessuto diffuso delle piccole e medie imprese. Casi emblematici sono gli straripamenti dei fiumi Esino e Potenza nel dicembre del '98 dei fiumi Tenna e Aso nel luglio dello stesso anno.
    La Regione Marche ha approvato importanti provvedimenti legislativi ed amministrativi per la salvaguardia e la gestione razionale degli ecosistemi fluviali: in particolare la nuova Legge regionale per la Difesa del Suolo e la circolare per la disciplina degli interventi di manutenzione sui fiumi. Il WWF chiede al nuovo Governo regionale la redazione dei primi piani di bacino per i fiumi regionali, unico strumento per una gestione "sostenibile" dei bacini idrografici.


    IL WWF DENUNCIA: AREA AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE

    La bassa Valle dell'Esino, compresa nel triangolo Falconara - Jesi - Ancona, e' stata riconosciuta dalla Regione Marche come area ad elevato rischio di crisi ambientale. In questa porzione del territorio regionale si concentrano la raffineria Api di Falconara, depositi di gas liquido, tre centrali termoelettriche, un aeroporto, la strada statale 76 Ancona - Roma, la S. S. 16 Adriatica, il collegamento con il Porto di Ancona, l'importante nodo ferroviario di Falconara, con la direttrice Ancona - Roma. Un'area strategica per i trasporti e la mobilità di tutta la regione, che ha già ampiamente superato il livello di sostenibilità ambientale: negli ultimi anni e' stato ripetutamente superato il limite di guardia dell'inquinamento dell'aria, in particolare per l'ozono e gli ossidi di azoto derivanti dal traffico veicolare e dalle emissioni industriali. Il WWF ha denunciato la gravita' della situazione ambientale ed e' impegnato per il risanamento dell'area con la richiesta di dismissione della raffineria Api di Falconara entro il 2012, con la richiesta di interventi di rinaturalizzazione del fiume Esino e la definizione di un Piano trasporti basato sulla intermodalità per spostare merci e persone sempre meno con mezzi privati su gomma e sempre più su mezzi pubblici e rotaie.
    Ultima battaglia vinta dal WWF per il risanamento dell'area è il ritiro della richiesta di sospensiva al TAR Marche presentata dall'API contro il provvedimento della Regione per il riconoscimento dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale. Un primo confronto/scontro legale da cui l'API esce con una mezza sconfitta che rappresenta però un'importante vittoria per l'ambiente e la tutela della salute pubblica.


    IL WWF AL GIRO D'ITALIA LANCIA UNA PETIZIONE PER LA MOBILITA' SOSTENIBILE

    In Italia c'è un grande bisogno di migliorare le reti di trasporto pubblico, di realizzare reti tranviarie e metropolitane, di sostenere l'uso della bicicletta e di mettere in circolazione nuovi autobus, più confortevoli e a bassa emissione. Solo così il traffico motorizzato può diminuire e con esso l'inquinamento dell'aria, l'inquinamento acustico e gli incidenti sulle nostre strade, nonché l'occupazione dello spazio pubblico.
    Basti pensare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che in Europa ogni anno muoiono per malattie dovute all'inquinamento da traffico veicolare 80.000 persone. Nel 1997, ci sono stati 6226 morti, 270.962 feriti in incidenti stradali : di questi, ben 1876 morti e 74.138 feriti erano utenti "deboli" della strada, cioè pedoni, ciclisti e chi usa il ciclomotore. C'è quindi molto da fare per promuovere una mobilità sostenibile e muoversi in città :aumentare le risorse finanziarie disponibili, adottare procedure snelle di spesa ed accelerare gli investimenti. Tutti i cittadini possono con il WWF al GIRO D'ITALIA chiedere al Ministro dei Trasporti, al Ministro dell'ambiente ed al Governo di inserire nella prossima Legge finanziaria 2001 le risorse per finanziare la Legge per la mobilità ciclistica, per rifinanziarie la realizzazione di reti tranviarie e metropolitane e per incentivare la rottamazione degli autobus ormai troppo vecchi. Complessivamente servono nel triennio mutui per 5000 miliardi da destinare come segue:
    1) Per la rottamazione degli autobus. I veicoli del trasporto pubblico in circolazione nelle nostre città sono molto vecchi : nel 1999 ben il 39,9% aveva più di 15 anni e solo il 20% meno di cinque. Questo significa meno confort per l'utente e maggiore inquinamento acustico ed atmosferico. Per migliorare questa situazione c'è bisogno di sostituire entro il 2004 almeno 19.000 autobus, con incentivi alla rottamazione e all'acquisto di nuovi veicoli. Le Leggi finanziarie degli ultimi anni hanno destinato risorse a questo scopo ma non sufficienti per ammodernare tutto il parco autobus. Secondo una stima del WWF servono risorse per attivare mutui per 600 miliardi nel prossimo triennio, in modo da assicurare continuità negli ordini e nella sostituzione dei veicoli vecchi.
    2) Per la realizzazione di reti tranviarie e metropolitane sono disponibili circa 14.000 miliardi, su cui il WWF ha chiesto (ed in parte ottenuto) uno snellimento delle procedure per accelerare la realizzazione di investimenti di cui i cittadini hanno urgente bisogno. Ma a causa dei pochi chilometri di reti esistenti, rispetto alle altre città europee, servono altre risorse per realizzare i progetti fino ad oggi esclusi dai finanziamenti e garantire ai cittadini reti efficienti e spese per un trasporto collettivo comodo, veloce ed elettrico. Secondo una stima del WWF servono 4000 miliardi di investimenti nel prossimo triennio, a cui dovranno essere sommate il 40% di risorse che spettano agli impegni degli Enti locali.
    3) Per sostenere ed estendere l'uso della bicicletta in condizioni di massima sicurezza occorre realizzare diffusi provvedimenti di moderazione del traffico, piste e corsie ciclabili, appositi posteggi, e ridurre l'IVA (dal 20% al 15%) sui costi di riparazione (come consente la Commissione Europea) e incentivare la produzione e vendita delle biciclette. Esiste già in Italia una Legge nazionale per la mobilità ciclistica (Legge 366 del 1998) che in totale finanzia circa 200 miliardi di piste ciclabili ma le richieste da parte di tutti i Comuni si aggirano sui 1000 miliardi di investimenti. Per questo è indispensabile (oltre ad uno sforzo finanziario da parte dei Comuni e Regioni) che venga finanziata la Legge esistente con risorse che consentano mutui per 400 miliardi nel prossimo triennio.

    Il WWF è al Giro D'Italia per chiederti di aiutarci a difendere il nostro bel paese. Come ? Seguendo le nostre iniziative cercandoci sul sito internet www.wwf.it, chiamando il numero verde 800.99.0099 per iscriverti, usando bicicletta e mezzi pubblici per migliorare l'aria che respiriamo, acquistando il numero di giugno di MAX dedicato all'inquinamento ed al sostegno dei progetti del WWF a difesa del mare, firmando subito la petizione che chiede al Governo più bus, più tram, più metropolitane, più bici per muoversi in città.

    FIRMA ANCHE TU PER CHIEDERE AL GOVERNO DI INSERIRE NELLA PROSSIMA LEGGE FINANZIARIA 5000 MILIARDI PER MUOVERSI IN MODO SOSTENIBILE PER L'AMBIENTE.

    Nome___________________________ Cognome ___________________________
    Indirizzo _________________________________ Città ______________________
    CAP _________________ Firma ________________________________________

    Compila e spedisci al : WWF Italia, Via PO 25/c, 00198 Roma.


    IL WWF AL GIRO: LA MAGLIA GRIGIA E LA MAGLIA ROSA PER L'AMBIENTE DELLA REGIONE MARCHE

    In occasione del passaggio nelle Marche del Giro D'Italia il WWF ha attribuito due premi speciali in negativo e in positivo a personaggi che a livello regionale si sono distinti in azioni contro e per la tutela della natura e dell'ambiente:

    LA MAGLIA GRIGIA DELLE MARCHE È ANDATA ALL'ASSESSORE ALLA CACCIA DELLA PROVINCIA DI ANCONA, MORENO PIERONI, PER IL MANCATO AMPLIAMENTO DEL DIVIETO DI CACCIA NELL'OASI RIPA BIANCA DI JESI.

    L' Assessore alla Caccia della Provincia di Ancona, Moreno Pieroni, ha sospeso l'ampliamento dell'Oasi di protezione della fauna "Ripa Bianca di Jesi" dagli attuali 15 ettari ai circa 200 ettari già previsti dal piano faunistico venatorio provinciale. Tale mancato ampliamento del divieto di caccia non ha alcun fondamento giuridico, tecnico e scientifico, mentre è in netto contrasto con un parere favorevole già espresso ufficialmente dall'Istituto Nazionale Fauna Selvatica. Nel gennaio scorso la Regione Marche ha ufficialmente avviato l'iter per l'istituzione della Riserva Naturale Regionale su una superficie di 300 ettari, ma cacciatori e pescatori, sostenuti dallo stesso Assessore alla Caccia della Provincia di Ancona e da forze politiche all'interno del Comune di Jesi, stanno contrastando anche la creazione della nuova area protetta regionale, che prevede proprio l'ampliamento del divieto di caccia rispetto all'attuale Oasi provinciale. Obiettivo finale dei cacciatori è allontanare il WWF dalla gestione delle attività didattiche e dalla gestione faunistica e naturalistica dell'Oasi.
    L'importanza naturalistica dell'Oasi Ripa Bianca di Jesi è data dalla presenza della più grande garzaia delle Marche, con specie nidificanti quali la nitticora, la garzetta e l'airone cenerino. In quattro anni di gestione dell'Oasi da parte del WWF i risultati sono evidenti: circa 11.000 persone e 6.000 bambini hanno visitato l'area, La Regione Marche ha riconosciuto l'Oasi come Centro di Educazione Ambientale ed è stata avviata la ristrutturazione della casa colonica, con tecniche di bioarchitettura, da destinare a futuro Centro Visite.

    LA MAGLIA ROSA PER L'AMBIENTE DELLE MARCHE È ANDATA AL PRESIDENTE DELLA COMUNITA' MONTANA ALTO E MEDIO METAURO, GUERRINO BONALANA, PER IL PROGETTO SPECIALE : TURISMO IN BICICLETTA DALL'ANTICA CASTEL DURANTE ALL'ALPE DELLA LUNA

    La Comunità Montana Alto e Medio Metauro, con la collaborazione della Coop. Forestalp, ha avviato un importante progetto per la promozione di uno sviluppo sostenibile nell'appennino. Il progetto prevede la realizzazione di un circuito in montain bike nella suggestiva alta valle del Metauro, che si snoda dalle aree demaniali di Monte Montiego nel Comune di Urbania, sino alle panoramiche alture della dorsale appenninica nel Comune di Mercatello sul Metauro. In particolare il progetto si propone di valorizzare e promuovere le emergenze ambientali di rilevante valore paesaggistico e naturalistico, quali le aree demaniali di Monte Montiego, Monte Vicino ed il noto complesso dell'Alpe della Luna, nonché le Oasi floristiche protette ai sensi della L.R. 52/74 (come l'abetina di Fonte Abeti e l'area umida del Fosso Salaiolo); la rete di beni culturali extraurbani costituita da borghi rurali, come il Castello della Pieve, e il formidabile sistema di torri medievali che si stagliano in paesaggi ancora incontaminati ; la gastronomia ed i prodotti tipici locali con cene presso strutture agrituristiche, debitamente selezionate, per garantire la elevata qualità dei pasti e dei servizi ; i beni culturali custoditi nei centri storici di Sant'Angelo in Vado, Urbania e Mercatello sul Metauro. Sei giornate dedicate a cicloamatori, alla scoperta di itinerari sconosciuti ma di grande suggestione ove ancora si colgono palpitanti le memorie della civiltà contadina, l'ordinamento culturale ereditato dalla mezzadria , casolari in pietra arenaria aggrediti dall'usura del tempo, borghi medievali e le vecchie mulattiere che si intrecciano nell'appennino. Due guide specializzate della coop. Forestalp illustreranno durante il percorso a gruppi non superiori di 25 - 30 persone, le peculiarità del territorio sia sotto il profilo naturalistico che culturale. Il progetto diventa così un esempio concreto di promozione di nuova occupazione giovanile ad elevata scolarizzazione per le nostre aree interne. Verrà stampato inoltre un depliant in cui sarà graficamente illustrato il percorso (lunghezza altimetrie e grado di difficoltà) ed evidenziate le peculiarità naturalistiche ed ambientali dell'alta valle del Metauro. Il programma prevede anche cene a base di prodotti tipici, esaltate in ottobre dal profumo del tartufo bianco pregiato, per promuovere i piatti più significativi della cucina tradizionale dell'alta valle del Metauro.
    Per informazioni : Comunità Montana Alto Medio Metauro Tel. 0722/318052, E-Mail:
    cm.urbania@provincia.ps.it, Sito Internet http://www.cm-urbania.ps.it
    Cooperativa Forestalp Tel.0722/80133, Fax. 0722/80126, E-Mail: oasi@info-net.it