Festa delle Oasi 2000

Domenica 19 Marzo 2000 partecipa alla
FESTA DELLE OASI WWF
Ti aspettiamo all'Oasi Ripa Bianca di Jesi per chiedere l'ampliamento dell'area protetta a 300 ettari e il rinnovo della gestione al WWF.
L'Oasi sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 18.00


L'Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi
300 ETTARI
di Natura da Proteggere

Per la città di Jesi una nuova Riserva Naturale per le Marche

1997: il Comune di Jesi e il WWF realizzano il progetto per l'area didattica naturalistica in località Ripa Bianca di Jesi per onorare la memoria di Sergio Romagnoli, ambientalista socio WWF residente a Jesi, ucciso in Africa mentre svolgeva attività di volontariato.

1997 - 31.12.1999: l'area didattica naturalistica è stata affidata in gestione al WWF dal Comune di Jesi in base ad una specifica convenzione. Il Ccomune di Jesi ha previsto ogni anno un contributo di 50 milioni per l'Associazione destinato alla realizzazionc di un programma di attività per la manutenzione delle strutture, la vigilanza, l'educazione ambientale. Tale contributo ha permesso la fruizione gratuita dell'area didattica naturalistica a tutte le classi delle scuole di Jesi e ai singoli visitatori nei giorni di apertura al pubhlico. Il WWF ha rendicontato al Comune di Jesi tutte le spese sostenute per la gestione dell'area con il contributo concesso.

Nei tre anni di gestione il WWF ha istituito nell'area un Centro di Educazione Ambientale riconosciuto dalla Regione Marche e realizzato numerosi progett per aumentare la fruizionc e favorire le attività di educazione ambientale. Tra i progetti più importanti ricordiamo: l'apertura di nuovi sentieri didattici, la piantumazionc di oltre 1000 alberi e arbusti, la realizzazione di un giardino per le farfalle, un orto botanico, un'area faunistica per le tartarughe terrestri, un'area faunistica per le anatre europee, un'area didattica sul compostaggio dei rifiuti.

1997: il WWF ha inserito l'area didattica naturalistica nel suo sistema nazionale di Riserve ed Oasi con il nome di "Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi" con tale denominazione l'area è stata publicizzata a livello regionale e nazionale. Per garantire la sicurezza dei visitatori il Sindaco di Jesi ha stabilito il divieto di caccia sui 18 ettari dell'area didattico naturalistica.

1997: il Comune di Jesi in collaborazione con il WWF presenta alla Regione Marche e all'Unione Europea un progetto per la promozione del turismo noturalistico basato sulla ristrutturazione di una casa colonica all'interno dell'Oasi. Il progetto viene approvato e finanziato al 95% con fondi vincolati dell'Unione Europea, non utilizzabili quindi per altre attività o progetti.

1998: il WWF ottiene dalla Provincia di Ancona l'istituzione di un'Oasi di protezione della fauna, con divieto di caccia, per una superficie di soli 18 ettari corrispondente all'area didattica. La Provincia di Ancona affida al WWF la gestione naturalistica e faunistica dell'Oasi di protezione.

1998: il WWF chiede formalmente all'Assessorato Caccia della Provincia di Ancona l'ampliamento della superficie dell'Oasi da 18 a 800 ettari con relativo divieto di caccia. I cacciatori si mobilitano per bloccare l'ampliamento dell'area protetta, raccogliendo le firme dei proprietari dei terreni. L'Assessore alla caccia della Provincia di Ancona ferma il provvedimento di ampliamento dell'Oasi ignorando le procedure previste dalla legge regionale.

1998: il WWF raccoglie i pareri favorevoli dei proprietari dei terreni e il parere dell'Istituto Nazionale Fauna Selvatica. Fino ad oggi l'Assessore alla Caccia della Provincia di Ancona non ha ancora attivato la procedura prevista dalla Legge per l'ampliamento del divieto di caccia.

L'Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi è oggi la più importante garzaia presente nelle Marche con la nidificazione della nitticora, della garzetta e la prima nidificazionc accertata di airone cenerino nella regione. L'area protetta è anche un importante sito per la sosta e lo svernamento di uccelli, in particolare cormorani ed anatre. Il WWF e l'Istituto Nazionale Fauna Selvatica hanno in corso una ricerca scientifica sulla popolazionc di avifauna dell'Oasi. La Regione Marche ha segnalato l'area nell'elenco dei siti Bioitaly di interesse europeo per la conservazione della biodiversità.

1999: il Comune di Jesi attiva una collaborazione gratuita con il WWF per la realizzazione del progetto definitivo di allestimento del centro visite dell'Oasi impegnandosi ad affidare la futura gestione dell'area e delle strutture all'Associazione per un periodo non inferiore a dieci anni. Nel mese di luglio 1999 il Comune affida con specifica convenzione al WWF la realizzazione dell'allestimento del centro visite dell'Oasi confermando l'impegno per la futura gestione.

1999: La Regione Marche individua l'Oasi WWF Ripa Bianca di Jesi come futura Riserva Naturale Regionale Orientata. Per la latitanza dell'Assessorato Caccia della Provincia di Ancona il WWF, in accordo con il Comune di Jesi e l'Assessorato Ambiente della stessa Provincia di Ancona, aveva chiesto alla Regione Marche l'istituzione di una Riserva Naturale Regionale Orientata in grado di assicurare la tutela dei 300 ettari con il divieto di caccia e il controllo della pesca sportiva.

27 Gennaio 2000: Il Presidente della Giunta regionale ha convocato ufficialmente la conferenza dei servizi per l'istituzione della Riserva naturale regionale.

Cacciatori e pescatori hanno a questo punto avviato una campagna pubblica di diffamazione e disinformazione per sottrarre la gestione dell'area al WWF, l'Associazionne che si è impegnata per l'ampliamento dell'area protetta dagli attuali 18 ettari ai futuri 300 ettari. Tale oppposizione ha trovato in queste settimane una amplificazione da parte di alcune forze politiche alla vigilia delle prossime elezioni regionali. I cacciatori e pescatori chiedono di fermare l'istituzione della Riserva naturale regionale e chiedono l'esclusione del WWF dalla gestione dell'Oasi, sostenuti in questo dalle forze politichec interessate al loro consenso elettorale.

Il primo risultato concreto ottenuto dal fronte dei cacciatori e pescatori è stata la sospensione dell'ampliamento del divieto di caccia da parte della Provincia di Ancona e il rinvio del rinnovo della convenzione tra Comune di Jesi e WWF per la gestione delle attività di educazione ambientale. Il mancato rinnovo della convenzione con il WWF mette a rischio anche la realizzazione del progetto europeo per la creazione del centro visite dell'Oasi, con i lavori di ristrutturazione della casa colonica già avviati.

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