Aumento della concentrazione di ozono

Sulla questione relativa all’aumento di concentrazione di ozono registrato a Jesi nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale intende puntualizzare quanto segue:

La centralina della Provincia è collocata nella zona più a rischio della città (incrocio viale della Vittoria - via Tornabrocco) e il rilevamento della qualità dell’aria in quel punto non può essere in alcun modo rappresentativo della situazione dell’intera città. Il monitoraggio della qualità dell’aria del territorio jesino, effettuata recentemente con i bioindicatori (licheni) ci conferma infatti una situazione ovviamente non omogenea, con zone di buona e discreta qualità e ben definite aree a rischio (quelle a più intenso traffico).

La presenza di ozono superiore ai limiti guida nella nostra realtà è dovuta essenzialmente al traffico veicolare. L’ozono è prodotto tramite un complesso processo di interazione tra le variazioni di temperatura, la qualità e la quantità delle radiazioni ultraviolette del sole e dagli ossidi di azoto emessi dai fenomeni di combustione (in questo caso appunto dal traffico). La dinamica della formazione di questo inquinante (ozono) e gli effetti sulla salute non sono direttamente proporzionali alla concentrazione degli ossidi di azoto. Questo è uno dei motivi per cui si ritiene che non debba essere allarmante la futura presenza della Turbogas che, nella peggiore delle ipotesi, statisticamente 2/3 giorni all’anno, potrà incrementare la quantità di ossidi di azoto di 6/8 microgrammi per metro cubo, a fronte di 200 microgrammi come valore guida e 400 come soglia di allarme. Quindi i paventati catastrofismi di derivazione industriale, almeno nella nostra specifica realtà, sembrano eccessivi e inopportuni.

I provvedimenti adottati sono, in via immediata, la diminuzione del traffico nei punti a rischio con invito a fare, nei limiti del possibile, un uso più limitato o razionale dell’auto; eventuali misure più restrittive saranno giudicate in relazione all’andamento della qualità dell’aria.

La logica vincente non può comunque che essere l’adozione di una programmazione del traffico urbano mirato alla prevenzione. Per fare questo occorre essere informati in tempo utile della evoluzione del fenomeno, tramite i dati della centralina e degli altri sistemi di rilevazione, rapportare questi dati alle previsioni della situazione atmosferica (il fenomeno è particolarmente attivo in situazioni anticicloniche) e, quindi, alla temperatura e all’insolazione. Questo permetterebbe di attivare i provvedimenti prima del superamento dei limiti. Auspichiamo pertanto, e l’auspicio vuole essere anche un suggerimento, che il buon lavoro della Provincia persegua questa procedura. In sostanza, è stata certamente utile la comunicazione relativa al superamento della soglia di attenzione da parte della centralina di viale della Vittoria. Sarebbe stato però ancora più importante che il Comune fosse stato informato qualche giorno prima che i valori stavano aumentando e che, pertanto, si sarebbe rischiato il superamento di quei valori. In questo caso sì, si sarebbero potuti assumere in tempo i provvedimenti più opportuni. Insomma, quello che l’Amministrazione comunale intende dire è che si deve passare dalla logica dell’emergenza alla logica della prevenzione. Certamente, l’attivazione di quanto previsto dalla convenzione con il Consorzio "Jesi Energia" consentirà di attivare un sistema di controllo dell’aria più efficace e più completo nel tempo che si inserirà nell’ambito dell’osservatorio ambientale in fase di costituzione.

Sergio Cerioni

Assessore all’Ambiente

Jesi, 12 luglio 1999