No alla Turbogas
PERCHE':
1. Pur essendo necessaria una maggiore produzione di energia elettrica, non è altrettanto necessario produrla dai combustibili fossili. NON è più possibile "inquinare poco", bisogna recuperare l'ambiente e sfruttare la possibilità, oramai concreta, dell'energia pulita e rinnovabile.
2. E' fuori da ogni dubbio che la turbogas inquini, oltretutto in un ambiente, la Vallesina, compromesso già da anni; bisogna evitare tutto ciò che può aumentare l'incidenza di malattie tipo cancro e leucemie. Lo STUDIO di compatibilità ambientale su cui il Sindaco baserà la SUA decisione è INCOMPLETO: per una valutazione di impatto ambientale necessitano molte altre informazioni e dati che, invece, non sono stati considerati e menzionati. E l'inquinamento elettromagnetico?
3. Con la Turbogas di Jesi, secondo lo studio, satureremo i livelli di tolleranza dell'ambiente, dando occupazione soltanto a 10 persone. Non si potranno più rilasciare autorizzazioni per l'insediarsi di imprese che portano centinaia di posti di lavoro.
4. Rappresenta soltanto una SPECULAZIONE FINANZIARIA. Vendendo la quasi totalità dell'energia prodotta all'ENEL, la SADAM ne utilizzerà una piccolissima parte ed ai cittadini rimarranno gli innegabili costi ambientali ed aumento delle bollette.
5. Tutte le centrali per la produzione di energia elettrica per le Marche saranno in provincia di Ancona (3 nella Vallesina), è giusto?
6. I diritti dei cittadini sono stati ripetutamente calpestati: il diritto di informazione, di espressione e DECISIONE sul proprio territorio.
No alla rassegnazione, no al silenzio, il WWF Italia sezione di Jesi e Vallesina vuole informare sulla reale situazione della centrale turbogas del Consorzio JESI ENERGIA (composto per il 70% dalla EDISON e il 30% dalla SADAM) e del suo terzo progetto. In particolare vogliamo dare una diversa, più completa e corretta, lettura dei fatti dato che i cittadini sono stati mal informati e proprio per questo non hanno più timore e interesse sulla creazione di questa centrale. Per le limitate risorse del WWF questo rappresenta un notevole sforzo sia economico che organizzativo, ci stiamo battendo contro un investimento di 150 miliardi. Per cui speriamo che i cittadini abbiano la forza di continuare ad informarsi da diverse fonti e soprattutto combattere per la salvaguardia del nostro territorio e partecipare ad ogni manifestazione ed iniziativa a tale riguardo. Non si può pensare "tanto non cambierà nulla" e "fanno sempre come vogliono" perché l'influenza dell'opinione pubblica è DETERMINANTE in una economia di mercato, ma soprattutto è importante la salute di tutti noi e di quelli che vivranno in questa valle. Cercheremo ora, ancora una volta, di spiegare in modo più approfondito i motivi del nostro NO ALLA TURBOGAS.
1) Limitare l'inquinamento potrebbe non essere sufficiente ad eliminare il buco dell'ozono neanche se tutti i paesi del mondo rispettassero i limiti imposti. E' per questo che sosteniamo che pur essendo necessaria maggior energia elettrica, questa debba essere prodotta da energie pulite e rinnovabili (solare, eolica, biomasse, idroelettrica). Bisogna cambiare rotta e puntare al recupero ambientale ed allo sviluppo ECO-Compatibile. Stiamo, infatti, organizzando una mostra convegno che si ripeterà annualmente sullo "Sviluppo Eco-Compatibile" e quest'anno tratterà delle "Energie Alternative Pulite" e de "Le prospettive per l'energia elettrica in Italia".
2) Il Sindaco non può basare la sua decisione su uno studio INCOMPLETO!!! E' fuori da ogni dubbio che le centrali a combustibili fossili inquinino, e seppur in maniera limitata si sommerebbe allo stato già precario della Vallesina. Il compito, infatti, dello studio ordinato dal Sindaco, giustamente, non era quello di dimostrare che le emissioni della turbogas non superassero i limiti imposti dalla legge, ma se l'insieme delle industrie già presenti, del traffico, dell'aeroporto, dell'interporto e delle altre due centrali ecc. supererebbero questi limiti. Purtroppo, o per fortuna, uno studio di questo genere richiederebbe diversi anni e quindi ne è risultato uno studio (di soli 3 mesi) DECISAMENTE PARZIALE ED INATTENDIBILE!!! Il WWF si fa, quindi, carico di informare che:
a) nello studio non è stato affatto considerato l'effetto dell'aeroporto di Falconara (che sicuramente non produce ossigeno!);
b) i dati relativi all'interporto sono quelli forniti dalla società stessa (Interporto S.p.A.) e quindi chiaramente poco attendibili, oltretutto considerando l'effettivo scambio gomma-rotaia anche se questo sembra proprio che non avverrà;
c) esiste la pianificazione del traffico veicolare della città, ma non è menzionato nello studio;
d) la centrale di Camerata Picena sicuramente non verrà dismessa (quindi 2 c'inquina, 3: tombola!) anche se si era assicurato che non potevano coesistere più di 2 centrali. Non si può neanche affermare che si dovrà fare la centrale di Jesi perché quella di Camerata inquina di più. Infatti, la centrale ENEL di Camerata se verrà potenziata (in sostituzione della turbogas jesina) potrà utilizzare tecnologie più avanzate di quelle ora in uso e quindi apportare gli stessi livelli di inquinamento della centrale Edison-Sadam. Evitiamo anche di affermare che 10 o 15 giorni di funzionamento della centrale di Camerata inquina quanto un anno di funzionamento di quella jesina, serve soltanto a pilotare l'opinione pubblica;
e) nello studio non viene considerato che si ha in progetto di dare spazio ad altre 60 imprese nelle zone di ZIPA 2, 3 e forse 4;
--> dallo studio si legge "i valori di concentrazione di ossido di azoto esaminati mostrano in alcuni casi livelli sensibili anche in relazione alla possibile formazione di ozono e di smog fotochimico, pur non apparendo tali da determinare, IN BASE AI DATI DISPONIBILI", cioè pochi, "condizioni di inquinamento superiori ai limiti di legge sulla zona di Jesi". Questi primi 5 punti (da a) ad e)) dimostrano che i dati disponibili sono scarsi e che quasi certamente i limiti, per quanto riguarda le emissioni gassose nella Vallesina, verranno superati. Basta poi considerare che è già accaduto questa estate a Falconara (Vallesina) senza l'entrata in funzione della centrale dell'API, quella di Jesi (che emetterà 32,3 Kg/ora di ossidi di azoto) e l'interporto. Gli effeti degli ossidi di azoto o meglio del NOx non sono da sottovalutare, danneggiano le vie respiratorie e non solo. Senza considerare che già oggi nella Vallesina i valori di NOx e di azoto non sono di lieve entità.
f) per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico (causa dimostrata di tumori - vedi WWF News n°3) si dice che la centrale utilizza un sistema "blindato" che riduce i campi e.m., ma il problema principale dell'elettrosmog non è la centrale ma gli elettrodotti che "trasportano" in giro la corrente;
g) nei confronti del fiume Esino, già allo stremo e con la classica moria di pesci di fine estate proprio nella zona in cui sorgerà la centrale turbogas, ci si deve aspettare per stessa ammissione dello studio, un aumento della temperatura dell'acqua. (La stessa cosa avverrà per l'aria);
h) la turbogas non è un impianto a cogenerazione dal momento che il vapore prodotto non verrà utilizzato (anche se l'Edison-Sadam sfrutterà le agevolazioni previste dalla legge per gli impianti di cogenerazione);
i) la centrale verrà istallata in un territorio a rischio sismico, ma questo aspetto non è stato neanche considerato;
j) i dati sull'inquinamento acustico sono quantomeno allarmanti;
k) il Piano Regolatore Generale di Jesi considerava l'area destinata alla turbogas vincolata al gioco organizzato, allo sport, al verde per il ristoro e la sosta, ma nel 1994 un commissario prefettizio ha adottato un provvedimento che ha prodotto una variante al Prg e stabilito la possibilità di costruire la turbogas;
l) non si tratta di confrontare i tre progetti proposti dall'Edison-Sadam (come si legge sui giornali) o di confrontare la nostra città con altre che si trovano in situazioni peggiori, ma di dimostrare che la turbogas è incompatibile con il nostro territorio.
3) Dato che come richiesto dal Sindaco e approvato dalla Regione, non saranno più permessi insediamenti che aumentino il grado di inquinamento (a meno che non vogliamo andare in giro con la maschera antigas), si preclude l'arrivo di aziende che avrebbero dato lavoro ad un numero di persone quaranta volte superiore a quello della turbogas (al max 10 posti per tecnici specializzati) con lo stesso livello di inquinamento se non addirittura inferiore.
4) L'energia elettrica prodotta (125 MWH) non sarà per lo zuccherificio, infatti, anche durante la campagna estiva (max regime) non assorbe più di 18 MWH. L'impianto verrà costruito perché la legge permette di vendere l'energia all'ENEL a prezzi molto più elevati di quelli attuali. Da qui possiamo dedurre che tutta l'operazione è una SPECULAZIONE FINANZIARIA in cui gli enormi benefici (economici) andranno nelle mani di pochi ed ai cittadini rimarranno soltanto i costi ambientali, economici e sociali. I costi ambientali, per quanto si vuole limitati, esistono e gli imprenditori e politici, in questo caso, si sono dimostrati troppo sensibili a logiche speculative e che nulla hanno a che vedere con una gestione oculata del territorio. Nei costi economici bisogna anche considerare che nella privatizzazione della produzione dell' energia elettrica non ci può essere concorrenza (e quindi abbassamento dei prezzi) questo perché ogni abitazione, impresa o quant'altro, non può essere servita da diverse linee
elettriche e quindi ogni produttore sarà l'unico nel suo territorio, senza considerare il fatto che nella produzione di energia elettrica i costi per l'impresa, e quindi i prezzi per il consumatore, diminuiscono se viene prodotta a livello nazionale e non locale. I costi sociali, come abbiamo già visto, sono rappresentati sia dalla salute che dalla disoccupazione e non si ha quindi nessun sviluppo sociale.
5) Non tutte le Regioni possono produrre tutto ciò di cui necessitano, e considerando che nelle Marche complessivamente si ha che le esportazioni sono maggiori delle importazioni, non si vede perché si debba continuare a costruire centrali per la produzione di energia elettrica. Ma non basta, la quasi totalità dell'energia prodotta nelle Marche, verrà dalla provincia di Ancona e precisamente nell'arco di 10 Km della Vallesina!!! Con le tre centrali (Falconara, Camerata Picena e Jesi) l'energia prodotta sarà superiore al fabbisogno di tutta la Regione senza aver prodotto occupazione.
6) L'8 Febbraio ca. si doveva svolgere il Referendum consultivo sulla turbogas che avrebbe dato la parola ai DIRETTI interessati, così non è stato. La decisione non sarà esclusivamente di competenza dei cittadini del nostro Comune, ma AVRANNO PURE IL LORO PESO! Quando potranno esprimere la loro opinione e decisione su un fatto che li riguarda direttamente? Quando verranno CORRETTAMENTE informati? Secondo il Sindaco il Referendum avrebbe avuto contenuti ideologici e non sulle problematiche ambientali e sulla salute, ma quali sarebbero queste ideologie se non la difesa del proprio territorio e della propria salute? Quel Referendum andava letto come: "Si vuole peggiorare (e su questo non si può discutere) la situazione ambientale già precaria della nostra città?" Questo diritto di espressione non è stato neanche difeso dal nostro Comune, avendo nominato troppo tardi (il giorno dopo della sentenza del Consiglio di Stato) un legale "ad adiuvandum", a difesa del Referendum cittadino.
Concludiamo dicendo che questo terzo progetto (e nessun altro che non utilizzi energie pulite e rinnovabili) non può essere accettato. Un progetto che è stato presentato, oltretutto, soltanto due settimane dopo che il TAR e il Consiglio di Stato avevano respinto il secondo. Sperando che nel Piano Energetico Regionale venga previsto l'obbligo di utilizzo di energie alternative pulite sin d'ora, e non si arrivi al limite di sopportazione in quest'area, saremo vigili ma ci occorre la collaborazione e il sostegno di ognuno di voi.
Riponiamo la nostra fiducia nel buon senso del Sindaco che è il primo responsabile della salute dei cittadini e nei cittadini stessi sperando che accolgano le nostre perplessità. Speriamo che sia possibile organizzare un dibattito con le Istituzioni, il Consorzio Jesi Energia ed i Cittadini, e che questo avvenga con trasparenza e correttezza.
Petizione contro la Turbogas
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