Turbogas, l'ora della verità
Attesa per il voto sulla convenzione con "Jesi-Energia"
Oggi sfida in Consiglio, Rc e Verdi contrari, maggioranza a un bivio

Oggi il consiglio comunale è chiamato a discutere la convenzione tra il Comune e il consorzio "Jesi Energia" per la realizzazione della centrale Turbogas. Le posizioni dei vari schieramenti politici sono note da tempo. L'unica suspance riguarda la decisione dei Verdi di restare o uscire dalla maggioranza e dalla Giunta. Altre attese riguardano possibili voti diversi nell'ambito degli stessi schieramenti. "Il percorso della politica è terminato" ha detto in più occasioni il sindaco Polita. "Aspettiamo ancora, facciamo altre verifiche" hanno replicato Verdi e Rifondazione comunista, supportati in qualche modo da Grassetti di Alleanza nazionale. Ma il risultato del voto finale è ampiamente al sicuro, e a meno di clamorose sorprese la convenzione sarà approvata, dopo di che il sindaco firmerà la concessione edilizia e i lavori inizieranno. La seduta odierna del consiglio comunale - inzierà aUe 15 e 30 - affronterà quella convenzione che rappresenta un punto fondamentale del percorso durato quattro anni. Una convenzione che non ha pari in Italia, come la centrale in oggetto non ha pari in Europa per soluzioni tecnologiche e minimizzazione delle emissioni inquinanti. L'accordo tra Comune e consorzio "Jesi Energia" è già stato valutato dalle varie commissioni consiliari e dai partiti. E tutti hanno proposto emendamenti, un'infinità. La proposta di convenzione che presenterà la Giunta al dibattito consiliare accoglie parte degli emendamenti "quelli ritenuti possibili - e taglia tutti gli altri. Facile prevedere che lo spazio dell'aula consiliare riservato al pubblico sarà tutto occupato. Giuliano Giampieri, portavoce dei Verdi, lancia un appello "alle forze politiche e alle associazioni della Vallesina" perchè siano presenti al dibattito sulla Turbogas. Un presidio che secondo Giampieri potrebbe servire a un ripensamento della maggioranza. Il portavoce dei Verdi - su precisa nostra domanda - esclude che sia prevista l'occupazione pacifica dell'aula consiliare. Ma il rischio esiste anche se non sono state annunciate iniziative in questo senso. Oggi pomeriggio verrà ripercorso, durante il dibattito consiliare - tutto l'iter della vicenda Turbogas. Dall'inizio (quattro anni fa) quando una legge dello stato promuoveva la realizzazione di centrali per la produzione di energia elettrica con l'obiettivo di diminuire la dipendenza dall'estero di questa primaria necessità. Al varo di questa legge, allora, nessun partito fece le crociate per opporvisi. Non ci furono raccolte di firme per un referendum abrogativo. Le centrali vennero imposte agli enti locali. "Il consorzio Jesi Energia" presentò un primo progetto che venne respinto, poi un secondo che fece la stessa fine. In seguito, tra "colpi di mano" e ordinanze di Polita, si arrivò al terzo progetto - quello attuale - che prevede migliorie e innovazioni tecnologiche tali da farlo diventare il migliore d'Europa. (Bruno Luminari)

Il Sindaco di Camerata chiede "garanzie"
Le tre proposte di Maurizio Quercetti

Il sindaco di Camerata Picena, Maurizio Quercetti, ha inviato una lettera ai colleghi di Jesi, Falconara Marittima, Chiaravalle, Monsano e Monte San Vito, al presidente della giunta regionale e al presidente dell'amministrazione provinciale. Il tema della missiva: il futuro dell'area dove insiste la centrale Enel di Camerata in riferimento alla Turbogas di Jesi. Dopo aver espresso preoccupazione per come stanno evolvendo le cose - oggi il consiglio comunale di Jesi vota la convenzione tra Comune e consorzio "Jesi Energia" e sostenendo di non aver ricevuto dal Ministero dell'Industria i chiarimenti richiesti, Quercetti sostiene che "l'Enel ha ribadito di avere tutte le carte in regola e non aver necessità di alcuna ulteriore autorizzazione per operare con l'impianto a pieno regime". E prosegue, il sindaco, ricordando che il governo, con il recente decreto di liberalizzazione del mercato elettrico "ha individuato i principi ispiratori di una nuova regolamentazione per il rilascio delle autorizzazioni a nuovi impianti o al potenziamento degli esistenti che renderanno estremamente difficoltosa una eventuale futura azione di contrasto da parte degli enti locali. Ma che a preoccupare (giustamente) Quercetti non sia tanto la Turbogas di Jesi ma il silenzio e le incertezze per il futuro dell'area della centrale Enel a Camerata Picena, lo si evince da due passaggi della lunga lettera in oggetto. Il primo passaggio riguarda la bozza del "Per" (piano energetico regionale) - in fase di esame della giunta D'Ambrosio - dà per scontata la realizzazione delie centrali dell'Api e di Jesi ma non fa accenno sui destini di quella di Camerata Picena; il secondo passaggio si riferisce all'articolo di ieri dell'autorevole quotidiano d'economia Il Sole 24 ore dove viene riportata la dichiarazione della direzione nazionale Enel che intende dismettere - dopo averle messe "in riserva fredda" - diciannove vecchie centrali compresa quella di Camerata. Quercetti ritiene questa dichiarazione "indiscrezione giornalistica sulla quale non si può costruire uno dei presupposti fondamentali per scelte irreversibili come il definitivo via libera alla centrale Sadam-Edison di Jesi". Il sindaco di Camerata chiede tre cose agli indirizzi della sua missiva: un "Tavolo istituzionale" che riunisca a breve scadenza e coinvolga Enel, Ministeri competenti e tutti gli enti locali interessati "per chiarire definitivamente la reale attuale situazione autorizzatoria dell'impianto; le effettive intenzioni e concreti piani industriali dell'Enel in merito al futuro del sito". Alla Regione Marche, Quercetti chiede la riscrittura del piano energetico regionale, vincolando la centrale di Camerata all'uso attuale per le emergenze (nel '98 la centrale Enel è stata attiva quattro giorni in tutto) escludendo contemporaneamente qualsiasi possibilità di realizzare altre centrali, oltre quelle dell'Api e di Jesi nel bacino di Ancona, o di potenziare quelle esistenti (quella di Camerata). Il terzo quesito di Quercetti è la sintesi di tutto quanto sopra detto e il vero nodo del problema: visto che l'Enel intende (o intenderebbe) dismettere la centrale di Camerata, "avviare un concreto confronto sull'effettiva riconversione urbanistica dell'area per la quale, è bene ricordarlo, l'amministrazione comunale ha in avanzata fase di predisposizione uno studio di fattibilità, ma sul quale l'ENEL a tuttoggi ha rifiutato ogni serio confronto" questo è il vero e solo - e più giustificato - problema per Camerata Picena e per il suo sindaco. E su questo gli interlocutori hanno il dovere di rispondere. (Bru. Lu.)

E il centro storico si schiera per il "no"
Documento della Prima Circoscrizione

Il consiglio della prima circoscrizione del Comune di Jesi, interviene con un documento sul caso turbogas. ®Il consiglio ribadisce - si afferma nella nota - le stesse perplessità e preoccupazioni già manifestate con l'O.d.G. del 16/11/98, ritenendo che nel frattempo non siano emersi significativi elementi di novità, se non in peggio, in quanto a garanzie richieste e che sia pertanto prematuro addivenire alla stipula della Convenzione ed al conseguente rilascio della Concessione Edilizia. Il consiglio - continua la nota - ritiene il contenuto di indirizzo del Sindaco, nella parte riguardante la centrale di Camerata Picena, che, alla luce della nuova situazione che si va prospettando, è da considerarsi alternativa a quella presso lo stabilimento Sadam di Jesi. Si invita il Sindaco di Jesi a rinviare ogni atto decisionale sulla centrale turbogas della Sadam, in mancanza di elementi certi sul futuro della centrale di Camerata Picena... Il consiglio - si legge nel documento - chiede alla Regione Marche di tutelare la Vallesina della temuta concentrazione di centrali elettriche, mediante una rapida approvazione del Piano Energetico Regionale... - esprime forte preoccupazione per le conseguenze negative che tre centrali elettriche, unite agli altri insediamenti arrecherebbero aIla Vallesina, sia in termini di tutela che della salute dei cittadini che di salvaguardia ambientale. Il consiglio - conclude la "prima" - auspica il coinvolgimento dei Comuni limitrofi alla centrale per decidere su una questione che andrà a decidere in maniera determinante sul futuro della popolazione dell'intera Vallesina".

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A cura del WWF - Sezione di Jesi