La Quercia tira dritto e mette... il Turbo

JESI - Una ventina di persone, tutti abitanti della zona Coppetella, ha occupato l'aula del consiglio comunale bloccando l'inizio dei lavori dell'assemblea. Già questo dava l'idea di quale clima teso regnasse tra i gruppi consiliari chiamati a votare la convenzione tra il Comune ed il Consorzio Jesi Energia per la realizzazione della centrale termoelettrica. Soltanto dopo un lungo colloquio tra il sindaco Marco Polita ed un rappresentante dei residenti, si è giunti al compromesso che al momento del dibattito in aula il primo cittadino avrebbe letto un documento degli abitanti della Coppetella. Infatti Polita ha mantenuto la promessa: la lettera che ha illustrato ai colleghi del consiglio comunale conteneva le preoccupazioni di quelle famiglie che vedono le loro case circondate da un impianto a cogenerazione, da un centro intermodale dei trasporti e da una miriade di fabbriche che finiscono con il deteriorare in maniera preoccupante la qualità della vita. Già dalle prime battute comunque lo schieramento politico si è delineato in maniera netta. Le prime dichiarazioni hanno evidenziato che il centro sinistra stava subendo già una forte crisi di compattezza tant'è che gli interventi del verde Romagnoli e della rappresentante "cossuttiana" Cesini dimostravano come a sinistra "digerire" la centrale fosse cosa ostica. Il primo intervento "pesante" è venuto proprio dall'assessore all'ambiente, la verde Marini, che tentando all'ultimo momento una ricucitura della maggioranza ha chiesto al sindaco di sospendere la discussione rinviandola per alcuni mesi, fino a quando l'Enel non chiarirà la sua posizione in merito all'impianto di Camerata Picena. Si è trattato però di un tentativo vano, perchè poche ore prima la riunione dei capigruppo aveva già deciso che la convenzione dovesse essere discussa in aula. E' stato un dibattito all'insegna del nervosismo, dove la quercia per la prima volta si è trovata completamente isolata rispetto alle richieste che da giorni stanno giungendo dai comuni limitrofi comunque guidati da sindaci dell'Ulivo. Tutti avevano infatti chiesto di congelare la decisione sulla convenzione. Duro l'intervento del capogruppo Ds Balestra che ha rimarcato proprio questo atteggiamento degli amministratori dei comuni vicini, accusandoli di essere presenti soltanto all'ultimo momento mentre negli anni precedenti si erano ben guardati di prendere posizione e di sostenere le battaglie che Marco Polita ha affrontato. "Stiamo prendendo delle decisioni sofferte - ha detto Balestra - che garantiscono molto di più dei no ideologici". Dalla minoranza la prima voce a prendere posizione è stata quella di Grassetti di An che ribadendo il suo no ha comunque ammesso che la convenzione era l'ultima spiaggia per poter comunque "governare" la turbogas: "Tuttavia - ha detto Grassetti - non voglio avvalorare la politica del sindaco e per questo mi asterrò". Stessa posizione del suo capogruppo Mastri. Dopo aver ripercorso tutta la vicenda della centrale ha anche lui affermato di non voler votare la convenzione "Perchè la responsabilità politica e morale deve essere del sindaco e del suo partito". Secondo Marcozzi si sono persi degli anni preziosi per lo sviluppo della città: era meglio dire Subito sì, c'erano già le condizioni per avere lo stesso accordo di oggi.

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A cura del WWF - Sezione di Jesi