"Occupazione" anti-Turbogas
Blitz dei militanti del "Tnt" in Comune per chiedere una consultazione
popolare sulla centrale
Un blitz mattutino, sul modello di quelli messi a segno dagli
ecologisti di Greenpeace.
L'effetto scenico è stato quello, anche se per guadagnare il balcone
del municipio che affaccia su piazza della Repubblica gli attivisti
"Tnt" sono tranqnillamente saliti attraverso lo scalone del palazzo
comunale.
Da lassù, travestiti da uomini invisibili, coperti da cima a piedi con
scafandri bianchi, una quindicina di militanti del centro sociale hanno
manifestato la loro contrarietà alla centrale Turbogas srotolando uno
striscione.
Il loro vessillo anti-centrale è stato esposto dalle ore lO alle 11,30
sopra il tricolore che occupa la balconata, mentre i ragazzi del "Tnt"
facevano volantinaggio per gli uffici comunali e incontravano il
sindaco Polita, convincendolo ad ammettere una loro delegazione (come
esponenti dell'assemblea permanente contro la Turbogas) nell'incontro
di oggi pomeriggio fra amministratori comunali, giunta regionale ed
esponenti delle forze econonmiche e sociali di Jesi.
L'obiettivo dell'incursione, avvenuta in modo pacifico e incontrastato,
era quello di riportare al centro dell'attenzione il referendum sulla
centrale Turbogas sottoscritto da oltre duemila jesini, ma "congelato"
dai giudici amministrativi. Il centro sociale autogestito "Tnt"
rilancia proponendo un "accordo di contesto" che consenta comunque ai
cittadini di esprimere il loro parere sull'opportunità o meno di avere
nel proprio comune un impianto termoelettrico da 125 megawatt. Come?
Semplice dicono Gilberto e Paolo, due portavoce del "Tnt" "basterebbe
che l'amministrazione comunale e i sindacati si rendessero disponibili
ad ospitare nei propri uffici, nelle sedi circoscrizionali, nei luoghi
di lavoro forme di consultazione informale della cittadinanza. C'è una
falla nel processo di democrazia che riguarda la vicenda Turbogas, noi
abbiamo avanzato una proposta per restituire alla gente il diritto di
esprimersi su un argomento così importante". E allora le tute bianche
(uomini invisibili spiegano quelli del "Tnt" - che prendono concretezza
quando entrano in azione) si prendono il Comune per un'ora e mezza e
chiedono al sindaco di appoggiare la loro proposta di referendum
sociale : "E lui spiegano - che può farsi garante di questa iniziativa
politica". (Lorenzo Sconocchini)
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A cura del WWF - Sezione di Jesi