Polita presenta la Turbogas
Illustrato lo schema di convenzione con il Consorzio Edison-Sadam
Tele-Riscaldamento alla Zipa e due miliardi al Comune

Avete paura che i fumi della centrale intossichino l'aria che respirate? Tranquilli, potrete tener d'occhio la situazione ventiquattr'ore al giorno, consultando su Internet i dati delle emissioni.
E voi, ambientalisti dubbiosi, continuate a sostenere che la futura Turbogas sarà un impianto di cogenerazione solo sulla carta, tanto per ottenere autorizzazioni e incentivi dallo Stato? Ve ne accorgerete quanto il vapore in uscita dalla centrale termoelettrica sarà utilizzato per riscaldare tutte le aree industriali della Zipa e altre ancora. Ribattete che per quanto tecnologicamente avanzata, la Turbogas avrà comunque un impatto non benefico sull'ambiente? Liberi di gridarlo in piazza, ma intanto leggetevi cosa ne verrà in cambio alla città di Jesi:
due miliardi da utilizzare in cinque anni per installare impianti fotovoltaici nelle scuole e in altri edifici comunali, la sicurezza che lo zuccherificio Sadam resterà qui per almeno altri vent'anni, l'impegno a realizzare controlli ambientali superiori a qualsiasi standard europeo.
Dialogo immaginario fra il sindaco Polita e uno scettico irriducibile sull'opportunità di realizzare alla periferia di Jesi un impianto termoelettrico da 125 megawatt. Ieri mattina, illustrando alla stampa la bozza della convenzione siglata con i rappresentanti del consorzio "Jesi Energia", il sindaco deve essersi anche allenato in vista del consiglio comunale che fra tre settimane circa dirà l'ultima parola sulla pratica Turbogas. In quell'occasione Polita avrà il suo bel da fare per convincere la frangia più tenace (Verdi e Rifondazione) che si può dare il via libera alla Turbogas senza esporre i cittadini e l'ambiente a un azzardo. Ieri ci ha provato con i giornalisti, illustrando i 22 articoli dello schema di convenzione definito dopo l'ultimo mese di confronto serrato con gli esponenti di Edison e Sadam, le due imprese consorziate per investire a Jesi 170 miliardi nella produzione di energia elettrica.
"Questo è il lavoro fatto a tutt'oggi - ha detto Polita -. Non è uno schema di convenzione "blindato" , ma è comunque un atto già molto complesso e articolato che recepisce le indicazionl fornite dai vari gruppi consiliari nelle numerose riunioni dedicate alla Turbogas". Come dire, qualche emendamento sarà anche possibile, ma non sono ipotizzabili brusche conversioni sui contenuti dell'accordo preliminare siglato con Edison e Sadam. Per Polita questa convenzione (un atto in cui il consorzio si vincola a tutta una serie di impegni in cambio della concessione edilizia attesa da cinque anni) è un soddisfacente punto d'equilibrio fra la necessità di tutelare l'ambiente e quella di consentire lo sviluppo economico salvaguardando l'occupazione. "Magari qualcuno ci avrà calcato un po' la mano prospettando licenziamenti in massa - ha detto Polita -, ma con la situazione del settore saccarifero a livello europeo era importante consolidare lo zuccherificio di Jesi". E la Turbogas, per com'è concepita e per quanto sarà controllata, secondo Polita può assolvere il ruolo di rendere competitivo lo zuccherificio senza far pagare all'ambiente prezzi insostenibili. Merito soprattutto di una tecnologia che consentirà livelli di emissioni di gran lunga al di sotto dei massimi consentiti dalla legge. I temuti ossidi d'azoto, ad esempio, saranno contenuti come media giornaliera entro i 36 milligrammi al metro cubo, circa un quarto del valore limite (150). E l'articolo 4 della convenzione prevede che il valore medio orario non potrà superare del 25% quello fissato come limite giornaliero. Quanto al prelievo idrico, la Sadam non pescherà un litro d'acqua in più dall'Esino, riutilizzando per la centrale quella che già capta per le necessità dello zuccherificio. Anche il sistema dei controlli viene presentato come un fiore all'occhiello della convenzione, "visto che prevede una serie di garanzie - ha detto il biologo Ovidio Urbani, consulente del sindaco - nettamente al di sopra della più rigorosa normativa esistente in Europa"- Sono previsti, con spese a carico del Consorzio "Jesi Energia" campagne di rilevamento della qualità delle acque dell'Esino, di monitoraggio dell'aria nel territorio di Jesi e Monsano con l'utilizzo di bioindicatori (muschi e licheni), di misurazione dei campi elettromagnetici, anche se il progetto Turbogas, quanto a elettrosmog dovrebbe essere già garantito da una soluzione blindata che isola nel gas la stazione elettrica in alta tensione. E poi quattro centraline, già un anno prima dell'entrata in funzione della centrale, terranno continuamente sotto controllo la qualità dell'aria insieme a una stazione meteoclimatica. I relativi dati saranno trasmessi via computer al Comune, e per i cittadini collegati a Intemet sarà possibile consultarli nel sito della rete civica Aesinet. L'impianto termoelettrico, che potrà essere alimentato solo a metano. sarà dotato di un sistema di rilevazione continua delle emissioni gassose dalla ciminiera: i dati saranno trasmessi in tempo reale all'amministrazione comunale, che avrà il potere di ordinare la riduzione o la sospensione temporanea dell'attività della centrale nel caso in cui le emissioni superassero i limiti consentiti.
C'è poi il capitolo di quelle che il sindaco chiama "compensazioni". Anzitutto per la costruzione della centrale saranno impegnati 250 lavoratori e la convenzione (art. 17) individua corsie preferenziali, a parità di costi e competenze, per imprese e mano d'opera locali. Segue (art. 18) la garanzia che almeno per tutta la durata in esercizio della centrale, vent'anni, lo zuccherificio Sadam di Jesi resterà attivo e non avrà tagli di personale. Ma tante altre aziende potranno beneficiare della presenza in loco di una centrale termoelettrica, dato che all'articolo 19 della convenzione si prospettano due accordi: uno riguarda la fornitura di energia elettrica nel campo civile e industriale, ma si vedrà come realizzarlo quando ci sarà una normativa definita; l'altro prevede il cosiddetto teleriscaldamento. Il vapore in uscita dalla centrale (140 gradi e sei atmosfere) sarà convogliato verso gli insediamenti industriali della Zipa in modo da fornire calore a prezzi vantaggiosi per il riscaldamento degli stabilimenti. Un tavolo di tecnici, cui ha preso parte anche il consorzio Zipa, ha stimato che il vapore della Turbogas potrà riscaldare non solo i nuovi insediamenti Zipa 2 e 3, ma anche le industrie già attive alla Zipa e quelle dei Pip Cartiere Vecchie e Coapa. "E questa è già una prima ricompensa in termini ambientali - ha sottolineato il sindaco - perchè consentirà di eliminare gli scarichi di tante caldaie".
L'altro eco-risarcimento arriverà in moneta sonante, dato che il consorzio Edison-Sadam s'impegna a versare al Comune due miliardi in cinque anni per dotare edifici comunali, soprattutto scuole, di pannelli fotovoltaici per ricavare energia elettrica dal calore del sole. Da ultimo, un "gettone" di 100 milioni con cui il Consorzio si fà carico delle spese sostenute dal Comune per le commissioni tecniche di studio e per le "sfide" davanti al Tar. Fin qui lo schema di convenzione, atteso ora da una serie di passaggi istituzionali. Martedì alle 18,30 se ne occuperà la conferenza dei capigruppo, il giorno dopo alle 21 sarà illustrato ai residenti della Coppetella, e mercoledì 17 (ore 18,30 nella sala della II circoscrizione) ci sarà un forum per parlarne con i cittadini. Ma poi che accadrà in consiglio comunale?
Davvero Verdi e Rifondazione si staccheranno dalla coalizione? Risponde Polita: "Io credo che responsabilmente le forze politiche che ancora hanno riserve sulla Turbogas, pur distinguendosi al momento del voto, possano restare nella maggioranza. E' anche grazie al loro impegno che abbiamo ottenuto sulla Turbogas risultati rassicuranti per l'ambiente". (Lorenzo Sconocchini)

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A cura del WWF - Sezione di Jesi