Per la maggioranza c'è la prova Turbogas
Oggi il Consiglio discute della variante Barillari
Verdi e Rifondazione potrebbero staccarsi

Altro che Turbogas. Nell'area destinata secondo i progetti a ospitare una centrale termoelettrica da 125 megawatt, attualmente posso tutt'al più sgambettare gli operai della Sadam nei tornei di calcetto del dopolavoro. E' questa in buona sostanza la tesi sostenuta in un ordine del giorno presentato da Rifondazione comunista per chiedere alla giunta comunale di verificare se è ancora valida la "variante Barillari", ossia l'atto con cui nel giugno '94 l'allora commissario straordinario del Comune di Jesi approvò il progetto Turbogas variando la destinazione d'uso del campetto sportivo adiacente allo zuccherificio. Se ne parlerà stamani in consiglio comunale (inizio alle ore dieci) e il tam-tam della vigilia annuncia che si tratterà di un banco di prova per la tenuta della maggioranza di centro-sinistra, dato che sia Rc che i Verdi potrebbero mettere in forse la fiducia alla giunta Polita-bis. A sollevare il problema di una possibile decadenza della delibera Barillari erano stati qualche tempo fa i militanti del centro sociale "Tnt", componente dell'assemblea cittadina contro la Turbogas. Fecero notare che la delibera del commissario straordinario si basava sulla legge del '78 sulle opere di pubblico interesse e utilità. Ma gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità e urgenza evidenziarono in una lettera aperta ai consiglieri e al sindaco - cessano se i lavori non hanno inizio nel triennio successivo. E poi quella delibera riguarda il primo progetto Turbogas, mentre qui siamo in presenza della terza versione. La capogruppo consiliare di Rc, Rossana Montecchiani, ha fatto proprie queste obiezioni sottoponendole al consiglio comunale. Si sa già come la pensa la giunta, visto che Polita ha già reso pubblico il parere legale degli uffici, secondo cui la delibera Barillari sarebbe ancora perfettamente vigente. Ma Verdi e Rifondazione non sembrano affatto soddisfatti di quel parere, giudicato riduttivo e superficiale, tanto che ieri sera fino a tardi i rappresentanti dei due gruppi consiliari hanno lavorato insieme al "Tnt" per alcune modifiche da portare all'odg per sollecitare alla giunta verifiche più approfondite. E' legittimo chiedersi allora se il passaggio consiliare odierno possa mettere a repentaglio la tenuta della coalizione di centrosinistra. La Montecchiani, non più di due settimane fa, aveva annunciato chiaramente che nel caso di un via libera sulla Turbogas dato all'unanimità dalla giunta comunale, il gruppo di Rc non si sarebbe più sentito rappresentato nell'esecutivo guidato da Polita. E suona come una coincidenza piuttosto significativa il dibattito organizzato da Rc domenica pomeriggio (ore 17 e 30 a Palazzo dei convegni) dal titolo: "Costruiscono la Turbogas per svendere le centrali Enel: chi ci guadagna?". Ma anche i Verdi sono in stato d'allerta: Abbiamo esaminato la questione - afferma il porta-voce Giuliano Giampieri - e riconosco che nel ventaglio degli sviluppi possibili c'è anche un' ipotesi che mette in forse la nostra permanenza nella maggioranza. Ma ciò non potrà avvenire se non a seguito di valutazioni estremamente attente: bisogna capire con certezza se le preoccupazioni sono solo nostre o anche di altre forze politiche. Alla vigilia del consiglio giungono appelli alle forze politiche affinche non mollino. Uno è a cura del Wwf, che chiede semmai un ridimensionamento della Turbogas alle reali necessità della fabbrica. I militanti del "Tnt", che oggi presidieranno il consiglio, hanno allestito a palazzo dei Convegni un'esposizione che rifà la storia della vicenda Turbogas. (l.s.)

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A cura del WWF - Sezione di Jesi