Turbogas, garantisce il ministero
Due centrali bastano, su altre richieste deciderà la Regione
Il Sindaco: "E' un sostanziale passo avanti"

di LORENZO SCONOCCHINI
In venti righe potrebbe esserci la soluzione di un rebus politico-ambientale irrisolto da cinque anni.
Con due smilze paginette, trasmesse ieri via fax alla Regione Marche, il direttore generale del ministero dell'Industria Umberto La Monica potrebbe aver incastrato l'ultima tessera del complicato mosaico disegnato dal sindaco Polita per gestire l'affare Turbogas.
Se il primo cittadino di Jesi chiedeva impegni affinche il Governo mettesse la parola fine agli insediamenti di centrali in Vallesina, escludendo così un potenziamento di quella Enel di Camerata Picena, dal ministero dell'Industria arrivano segnali parecchio rassicuranti.
E' il risultato dell'iniziativa portata avanti dall'assessore regionale all'Industria e all'Energia Gian Mario Spacca, che aveva presentato un documento in cui si prefigurava la sottoscrizione di una dichiarazione d'intenti fra ministero dell'Industria e Regione Marche sul problema delle centrali in Vallesina.
Ieri mattina, la risposta da Roma, con una nota inviata per conoscenza dal dottor La Monica anche ai ministeri dell'Ambiente e della Sanità.
Il documento ricorda che la Regione Marche aveva richiamato l'attenzione del ministero dell'Industria sulla situazione che si verrebbe a determinare nel comprensorio della Vallesina a seguito della realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica già autorizzati. I suddetti impianti - si legge - con l'entrata in esercizio della centrale Api di Falconara, in avanzata fase di realizzazione, e della centrale Sadam-Edison di Jesi, della quale è stata recentemente presentata Comunicazione di inizio lavoro, permetteranno di far fronte alla situazione deficitaria della Regione Marche in termini di potenza elettrica installata.
Per il direttore generale La Monica si può quindi ritenere che nel breve/medio periodo il suddetto deficit di potenza tenderà a ridursi.
Premesso questo, il ministero dell'Industria, anche alla luce delle disposizioni del decreto Bassanini che trasferisce alle Regioni competenze in materia di tutela dell'ambiente conviene che, nel caso di nuove richieste di autorizzazione riguardanti la Vallesina qualsiasi decisione in merito sarà assunta dopo aver sentito codesta Regione (che a sua volta prenderà nella dovuta considerazione le istanze degli enti locali) e soltanto a seguito di attenta valutazione delle emissioni inquinanti in atmosfera globalmente prodotte nel territorio interessato.
Basta questa lettera per firmare la concessione alla Turbogas con le spalle coperte? Si può già aprire un tavolo di trattative con Edison-Sadam per discutere della convenzione?
Il sindaco dapprima di lascia sfuggire che la lettera di La Monica è in sostanza quanto chiedeva come ulteriore condizione di garanzia.
Poi si fa un po' guardingo, chiede tempo per rifletterci, ma riconosce che questa risposta del ministero "finalmente - parole di Polita - scioglie parecchi nodi ed è estremamente significativa. Una buona volta si riconosce il diritto degli enti locali di svolgere un ruolo determinante nella gestione del territorio".
Polita tiene a sottolineare che il principio espresso dal ministero dell'Industria avrebbe un effetto-calmiere anche sulla centrale Enel di Camerata Picena.
Qualsiasi potenziamento sottolinea - dovrebbe passare attraverso l'intero iter delle autorizzazioni. E non farebbe tanta strada, visto che il consiglio regionale si è già impegnato a non dare il proprio assenso ad ulteriori centrali termolettriche per la Vallesina.
L'intervento del ministero arriva pochi giorni dopo l'incidente diplomatico che aveva gelato i rapporti fra Polita e i vertici Sadam, particolarmente irritati per la diffida fatta dal sindaco per impedire l'apertura del cantiere per la centrale allo zuccherificio di Jesi.
Il clima di accuse e annunci di ricorsi al Tar potrebbe ora lasciare il campo al dialogo per la convenzione. "E' presto per parlarne - precisa il sindaco - ma riconosco che si è fatto un sostanziale passo avanti".

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A cura del WWF - Sezione di Jesi