Turbogas, il "TNT" ricorrerà al TAR

Se il confronto si è spostato sulla valutazione dei contenuti della bozza di convenzione, stipulata dal comune di Jesi con il consorzio Edison Sadam, questo non significa che la battaglia contro la centrale Turbogas sia terminata. Almeno a giudicare dal tono degli interventi di coloro che da sempre si sono battuti sul fronte del "no" alla realizzazione di un impianto termoelettrico nella periferia della città. E così non solo il portavoce di giovani del Tnt e il presidente del comitato di salvaguardia ambientale di Coppetella, Leonello Rocchetti, ma anche semplici cittadini preoccupati dell'impatto che la nuova centrale potrà avere sul territorio della Vallesina, hanno approfittato del forum civico tenutosi mercoledì sera nella sala della II Circoscrizione, per fare domande, avanzare dubbi e ribadire le proprie perplessità. Ma anche per annunciare, come ha fatto un giovane del centro sociale, l'intenzione di presentare ricorso al Tar e impugnare la convenzione, o, come Giacani in un acceso intervento, per invitare il sindaco a non firmare quella che ha definito una trattativa beffa. Durante l'incontro - organizzato dal comune per illustrare i contenuti dello schema di accordo siglato con i rappresentanti del consorzio "Jesi-Energia" - hanno preso la parola il sindaco Marco Polita, la responsabile del procedimento, Paola Sabbatini e il consulente del comune il biologo Ovidio Urbani. Hanno tracciato la cronistoria, dal '94 con l'insediamento della prima giunta Polita, del braccio di ferro con le ditte che hanno investito 170 miliardi nella produzione di energia elettrica a Jesi, hanno spiegato i motivi della riapertura delle trattative dopo il blocco della concessione edilizia; hanno illustrato l'iter del procedimento, sintetizzato i contenuti della bozza; e hanno riconosciuto i progressi, sensibili, rispetto ai primi due progetti Turbogas, presentati da Edison e Sadam su, piano delle emissioni di ossidi di azoto (contenuti entro una media giomaliera di 36 milligrammi al metrocubo) e delle captazioni idriche (che resteranno ferme a quelle già previste per lo Zuccherificio). Il sindaco ha poi insistito sulle tre clausole, a suo avviso fondamentali, in base alle quali spera di sciogliere anche le riserve del consiglio comunale, che il prossimo 5 marzo dovrà pronunciarsi riguardo alla convenzione. "Dal momento che ora abbiamo sufficienti garanzie ambientali - ha premesso Polita e visto che in ballo c'è la salvaguardia dei livelli occupazionali allo Zuccherificio, ho ritenuto un atto dovuto e comunque politicamente corretto, quello di riaprire le trattative con il consorzio JesiEnergia". Ecco allora che le principali clausole sono quelle che riguardano la salvaguardia dell'occupazione e dei livelli produttivi, la possibilità di utilizzare in campo civile e industriale il vapore prodotto grazie al cosiddetto teleriscaldamento, e l'impegno del consorzio a realizzare impianti fotovoltaici (per un costo di due miliardi) sfruttando così l'energia solare che servirà ad edifici pubblici o di proprietà del Comune. Interventi compensativi che il sindaco di Monsano Sbarbati si è augurato possano ricadere in maniera più consistente anche nel territorio del suo comune "dal momento che - ha osservato - è importante sottolineare la visione sovracomunale del problema, visto che la Turbogas sorgerà a soli 200 metri da una zona mista residenziale ed industriale di Monsano". Il capogruppo consiliare di An Grassetti ha proposto una cauzione a garanzia del sindaco in caso di inadempimento da parte del consorzio, mentre il portavoce del Tnt ha messo in guardia sul documento in cui si anniderebbero tranelli che potrebbero creare alibi pericolosi. Il comitato ambientale di Coppetella intanto ha organizzato un'assemblea pubblica con gli amministratori di Jesi, Monsano e Chiaravalle fissata per sabato alle ore 21 presso il Bar Casoni. (Cludia Antolini)

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A cura del WWF - Sezione di Jesi