Via libera alla Turbogas
Firmata la concessione edilizia. Il "testamento" di Simona Marini

Il Comune firma la concessione edilizia per la Turbogas. Simona Marini, ex assessore a cultura e ambiente conferma l'irrevocabilità delle sue dimissioni e si dissocia in maniera forte con la scelta del suo partito, i Verdi, di abbandonare la maggioranza. Comune ed ex assessore affidano a rispettivi comunicati le informazioni e le valutazioni. "E' stato firmato questa mattina (ieri per chi legge; ndr), come atto conseguente all'approvazione della convenzione sulla Turbogas avvenuta nei giorni scorsi, il provvedimento di concessione edilizia che da il via libera all'apertura del cantiere per la costruzione della centrale di cogenerazione alle porte di Jesi - recita una nota - L'atto, firmato dall'ingegnere Romagnoli (del Comune) e contro firmato dal sindaco Polita, segue nei modi stabiliti l'itinerario fissato dalla convenzione tra Comune di Jesi e Consorzio Jesi Energia che individuava il termine per il rilascio della concessione edilizia". Con la firma della concessione, un atto dovuto, iniziano formalmente tutti gli impegni presi della consorzio Jesi Energia col Comune, e contestualmente le parti ritirano le diverse vertenze legali ancora in atto. Dicevamo anche di una nuova presa di posizione di Simona Marini, per certi aspetti un vero testamento politico. L'ex assessore dei Verdi, restata in carica 9 mesi, contesta sia la scelta fatta dal consiglio comunale di approvare la convenzione tra Comune e consorzio Jesi Energia, sia la scelta fatta dal suo partito di uscire dalla maggioranza. E mentre sono ormai noti i concetti di Simona Marini d'opposizione alla Turbogas, rilevante è la sua dissociazione dai Verdi sul passaggio all'opposizione. "Perchè in momenti come questo - scrive la Marini - in cui c'è più bisogno per restare uniti e di trovare compattezza di strategie (pressione alla Regione, accordo di programma tra ministero ed Enel) credo che premi di più la politica del fronte comune che quella della separazione". La Marin conclude sostenendo che "non crede che si debba abbandonare il fronte quando una battaglia (Turbogas) si e persa ma ancora si può vincere la guerra...".

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A cura del WWF - Sezione di Jesi