"Non trascurate l'ENEL..."
Il sindaco di Camerata Picena: "La centrale sarà potenziata"
Allarme di Quercetti: "Ora intervenga la Regione"

CAMERATA PICENA - Altro che centrale da "rottamare". L'impianto termoelettrico dell'Enel non è affatto la vittima designata nel gioco delle tre centrali in Vallesina. Ne è così convinto, il sindaco di Camerata Maurizio Quercetti, che si fa promotore di un'idea tra l'utilitaristico e il provocatorio: visto che quella centrale è destinata al potenziamento, meglio giocare d'anticipo e coinvolgere l'Enel in un progetto per l'autoproduzione di energia elettrica nel distretto industriale della Vallesina con una centrale ammodernata da 100/120 megawatt. Uno scenario che il sindaco Quercetti descrive come "possibilmente alternativo" alla realizzazione delle centrale Turbogas di Jesi, perchè secondo lui è una pia illusione ipotizzare che l'Enel rinunci del tutto all'impianto di Camerata attualmente usato solo come centrale di riserva per far fronte a picchi di consumo energetico. Per mettere in guardia tutti, e forse in primis il sindaco di Jesi che s'appresta a firmare la concessione edilizia alla Turbogas del consorzio Edison-Sadam, ieri Quercetti ha chiamato i giornalisti nel suo ufficio di primo cittadino. "Vorrei tanto sbagliarmi e sono anche disposto a fare una brutta figura - ha detto - ma dal mio osservatorio i segnali vanno tutti in una direzione: la centrale di Camerata Picena sarà potenziata, o direttamente dall'Enel o più probabilmente dopo la cessione a un'impresa privata". Basta leggersi il contenuto del decreto con cui il governo impone all'Enel di porre sul mercato in tempi stretti centrali per una potenza elettrica complessiva di 15 mila megawatt. "Sembra fatto apposta per prospettare uno scenario di sviluppo per l'impianto di Camerata Picena - dice il sindaco Quercetti, diessino come Polita -. Non avrebbe alcun senso conservarla come centrale di punta, in più è obsoleta e ha costi di gestione altissimi. Invece il sito è altamente appetibile, visto che ha infrastrutture già pronte per svariati miliardi e dal punto di vista urbanistico è già a posto".
Insomma, se non ci mette la mano sul fuoco poco ci manca. Il sindaco Quercetti è convinto di ritrovarsi la centrale di Camerata Picena in quell'elenco di impianti messi sul mercato che l'Enel dovrà comunicare entro 120 giorni. "Ma a quell'epoca potrebbe essere già tardi, visto che a Jesi probabilmente sarà già partito il cantiere della Turbogas allo zuccherificio Sadam e qui a Camerata Picena avremo praticamente campo libero per la centrale Enel potenziata. Perchè io penso che ordini del giorno e mozioni valgano ben poco di fronte al decreto del governo che prevede procedure estremamente semplificate per il potenziamento degli impianti già esistenti, con provvedimenti "chiavi in mano" e nessun intervento di concessione urbanistica da parte dei comuni nel caso in cui l'intervento resti nel perimetro dell'impianto già esistente. E da noi ci sono 36 ettari vincolati dal Prg all'uso della centrale... In più, per negare l'autorizzazione al potenziamento, serve addirittura un provvedimento motivato davanti alla Commissione Europea. Noi siamo convinti che l'Enel sia intenzionata a vendere un "pacchetto" comprensivo sia del sito che di un progetto di potenziamento autorizzato". Per farla breve, Quercetti critica chi ha fatto i conti senza l'oste. "Si è tanto parlato di Api e Sadam, senza tener conto che tra Jesi e Falconara c'era una centrale dell'Enel costruita nel '73. Va bene che ora funziona come centrale di picco (l'anno scorso ha operato per quattro giorni in tutto, ndr), ma l'Enel ci ha messo nero su bianco che può tenerla in funzione 24 al giorno per tutto l'anno senza bisogno di altre autorizzazioni". Allora bisogna recuperare il terreno perduto. Cosa chiede Quercetti? "Alla Regione e alla Provincia sollecitiamo un intervento presso l'Enel affinche sveli i suoi programmi su Camerata Picena prima dei 120 giorni previsti. E soprattutto la Regione dovrebbe fissare dei paletti più precisi nel Piano energetico regionale, che presto sarà votato dalla giunta D'Ambrosio. Inutile che si parli delle Turbogas di Jesi e Camerata genericamente come di ipotesi alternative: sia il progetto Edison-Sadam che il potenziamento di Camerata stanno procedendo a passi da gigante.
Come può il piano energetico regionale non tenerne conto?" In attesa di vederci più chiaro, Quercetti consiglia di "congelare" la Turbogas di Jesi per non trovarsi la brutta sorpresa di avere in 15 chilometri tre centrali funzionanti a pieno regime. E mette nero su bianco una proposta che dovrebbe rientrare nel programma di riqualificazione dell'area urbana di Ancona. "Rispetto al rischio concreto di trovarsi nel giro di tre anni con un impianto privato da 400 megawatt qui a Camerata, portiamo l'Enel a un tavolo di concertazione per realizzare un impianto tecnologicamente all'avanguardia per l'autoproduzione nel distretto industriale della Vallesina. Si potrebbe coinvolgere il consorzio Zipa e altre imprese, per avere a disposizione energia elettrica a prezzo di costo. Questo sì che sarebbe un progetto di sviluppo". (Lorenzo Sconocchini)

Un piano globale per l'ambiente
Mozione proposta dal Pdci di Jesi

L'idea è venuta dal Pdci, poi l'ha fatta propria la giunta comunnale di Jesi. Se l'Enel tergiversa nel definire le sue strategie per Camerata Picena e dunque il quadro delle centrali in Vallesina non è ancora del tutto chiaro, sia la Regione a riprendere in mano il pallino e a fissare le regole del gioco. E' il succo di una mozione che invita la Regione Marche "ad una rapida approvazione del Piano energetico regionale" e ad agire affinche vi sia "reale integrazione fra il piano energetico ed i piani di risanamento delle acque e dell'aria in un'ottica di sostenibilità ambientale, essendo tale integrazione premessa indispensabile per una reale pianificazione del territorio". L'obiettivo è quello della "stabilizzazione e, successivamente, della riduzione delle emissioni e dei prelievi, su bacini territoriali predeterminati, anche attraverso la definizione di bilanci di massa". Nel caso di dismissione dell'attività Enel a Camerata Picena, vanno prese "iniziative idonee a far sì che tale area muti di destinazione d'uso" per non creare "ulteriori sorgenti inquinanti nel bacino della media e bassa Vallesina".

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A cura del WWF - Sezione di Jesi