Turbogas, ultimo avviso
Incontro fra consiliari e Consorzio. I Verdi chiedono di sospendere il via libera
"Se si vota la convenzione, noi lasciamo subito la maggioranza"

I Verdi non danno proprio l'impressione di essere disposti a fare dietrofront sulla questione delle centrali in Vallesina. Anzi, sembrano piuttosto pronti a pigiare l'acceleratore di una crisi di maggioranza dopo aver constatato che il loro irrigidimento dei giorni scorsi non ha prodotto alcun effetto sulla conduzione politica della vicenda Turbogas. Ieri mattina c'è stato un confronto in comune fra gruppi consiliari ed esponenti del consorzio "Jesi Energia", per verificare la possibilità ritoccare lo schema di convenzione che venerdì prossimo andrà in consiglio. La giunta ha proposto alcuni emendamenti venuti dai gruppi consiliari e si è discusso a lungo ad esempio sulla possibilità di rendere più incisive le garanzie a tutela dei livelli occupazionali dello zuccherificio Sadam.
Ma i Verdi, al di là dei dettagli, ritengono che non siano ancora maturi i tempi per stipulare un accordo. "Chiedevamo di rinviare la discussione in consiglio comunale della convenzione per la costruzione della centrale, fintanto che non si fossero acquisiti precisi impegni dell'Enel alla dismissione della centrale elettrica di Camerata Picena - si legge in una nota -. E questo è quanto aveva promesso di ottenere il sindaco di Jesi e ora lo stanno richiedendo anche i sindaci della Vallesina, allarmati di ciò che il nostro comune andrà ad autorizzare con il rilascio della concessione edilizia". Se la loro richiesta non venisse accolta, con conseguente dibattito risolutivo sulla convenzione venerdì prossimo in consiglio, i Verdi non si troverebbero più a condividere la politica cittadina nella maggioranza. "E la cosa più assurda di tutta questa vicenda - scrivono in una nota diffusa ieri - è che vedremo concretizzarsi proprio quello che il sindaco di Jesi aveva escluso categoricamente che potesse accadere, cioè la compresenza di tre centrali elettriche nella Vallesina, con evidenti ricadute sulla salute umana". I Verdi fanno notare che tutte le valutazioni tecniche e politiche riguardanti l'opportunità di dare semaforo verde alla Turbogas jesina "erano state condotte sul presupposto che la centrale di Camerata fosse funzionante per sole 80 ore all'anno; ora, dopo l'indagine condotta dal sindaco di Camerata Picena e le dichiarazioni dell'Enel, sappiamo che quella struttura da 100 megawatt, può regolarmente funzionare per tutto l'anno senza nessuna altra autorizzazione". S'annunciano quindi prese di posizione drastiche, a meno che la maggioranza non svolti decisamente rotta. Altrimenti "i Verdi di Jesi e Vallesina - conclude la nota - all'indomani dell'approvazione della convenzione passeranno ai banchi dell'opposizione". (l.s.)

"Polita, non firmare!"
Il Wwf: "Prima servono garanzie dall'ENEL"

Appello al sindaco Polita: prima di firmare la concessione per la centrale Turbogas, aspetti di conoscere le decisioni dell'Enel sull'impianto di Camerata Picena. A mettere in guardia il primo cittadino di Jesi stavolta è il Wwf, che sembra invece guardare con interesse all'ipotesi alternativa lanciata giorni fa dal sindaco di Camerata Picena, secondo cui sarebbe il caso di coinvolgere l'enel in un consorzio per l'autoproduzione di energia elettrica nel distretto industriale di Jesi. Il Wwf argomenta la sua diffidenza con le riserve già più volte rese note: secondo il Wwf l'impianto Turbogas progettato alla Sadam non sarebbe di cogenerazione, perche avrà un'abbondante quantità di calore inutilizzato. E non convincono affatto il Wwf le argomentazioni del sindaco sull'utilità di quel calore per il teleriscaldamento delle aree industriali Zipa. "Dalle nostre parti - scrive il Wwf in una nota - non abbiamo bisogno di riscaldare tutto l'anno. E nei mesi non freddi, che fine farà il calora prodotto?" Dal punto di vista ambientale, anche il Wwf riconosce che "un vero impianto di cogenerazione non è da scartare" e pertanto "la Sadam potrebbe costruire una centrale commisurata alle proprie esigenze eliminando gli impianti utilizzati fino ad oggi". Purtroppo però, fa presente il Wwf, "nessuno potrà togliere all'Enel la concessione che già possiede e aspettiamo quindi la decisione sulla sorte di Camerata Picena, che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi", eventualmente al Wwf non dispiace "avendo come punto di partenza - si precisa - sempre la tutela ambientale" che la Edison o qualche altro privato, in alternativa alla Turbogas jesina, possa realizzare l'idea proposta dal sindaco di Camerata Picena, Maurizio Quercetti, dando per scontato un futuro potenziamento dell'impianto Enel, ora utilizzato solo come centrale di picco, aveva proposto la costituzione di un consorzio che utilizzasse la Turbogas di Camerata come impianto per l'autoproduzione di energia nel distretto industriale della Vallesina. Ma prima che queste prospettive si chiariscano, il Wwf si augura che "il sindaco Polita non si faccia prendere da questa voglia irrefrenabile di firmare la concessione edilizia" alla Turbogas di Jesi.

Consigliamo vivamente di leggere il nostro comunicato

Monte San Vito
Rc vuole una pausa di riflessione

MONTE SAN VITO - "Di fronte ai nuovi scenari relativi alla costruenda centrale Turbogas di Jesi e alla possibilità non più remota di potenziamento della centrale Enel di Camerata" il gruppo consiliare di Rifondazione comunista chiede al sindaco Secchi e alla giunta municipale di esprimersi in merito "e di chiedere al sindaco di Jesi Polita - si legge in una nota della capogruppo Annarita Dolci - la sospensione del consiglio comunale fissato per il 5 marzo per approvare la convenzione".
Ciò in attesa "di risposte certe da parte dell'Enel sul futuro della centrale di Camerata e dell'approvazione del piano energetico regionale

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A cura del WWF - Sezione di Jesi