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Jacobello del Fiore

Documentato a Venezia dal 1400 al 1439.
Fu tra le personalità più innovatrici del Tardogotico a Venezia e seppe evolvere con grande intelligenza e altissima qualità da una cultura improntata al tardo Trecento veneto, con ricordi di Jacobello di Bonomo e, più indietro di Paolo Veneziano, Guariento e Semitecolo e suggestioni di radice padana, alla poetica cortese del gotico internazionale. Divise la propria attività, ampia e ben documentata, tra Venezia dove è documentato già nel 1400, e le Marche. Verso quest'ultima regione indirizzò agli inizi gran parte della sua attività. Quasi tutti questi dipinti sono stati persi, solo recentemente è stata ritrovata la sua prima opera sicuramente datata, un trittico portante l'anno 1407, oggi in una collezione privata svizzera. In conformità a questo dipinto si possono distinguere, con maggior sicurezza, quelle che dovettero essere le sue prime opere, fra le quali, una tavoletta firmata con la "Madonna ed il Bambino e due santi", che fu al centro di un trittico, di una collezione privata svizzera. Dopo il 1407 si dovranno invece collocare il polittico con l'"Incoronazione della Vergine" per S. Agostino di Teramo e il polittico con la "Madonna della Misericordia tra i santi Giovanni Battista ed Evangelista" delle Gallerie dell'Accademia di Venezia e le "Storie di S. Lucia" del Museo Civico di Fermo.


Opere analizzate:
27. Madonna della Misericordia tra i santi Giovanni Battista ed Evangelista
Particolare di San Giovanni Battista