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Iacopo Negretti detto Palma il Vecchio nacque a Serina in provincia di Bergamo, nel
1480 ca. e morì a Venezia nel 1528.
La scarsità di notizie non ha permesso di delineare con chiarezza la sua formazione. È probabile che sia giunto a Venezia molto prima del 1510, anno in cui compare come testimone in un atto notarile, interessandosi alla pittura di
Giovanni Bellini, prima, e a quella di
Giorgione e Tiziano, poi.
Il gusto idillico del Palma trovò particolarmente congeniale il tema delle
" Sacre conversazioni" tra cui ricordiamo, fra la prima e la seconda metà del secolo, quelle della Collezione Tyssen a
Lugano, degli Uffizi a Firenze e del Kunsthistorisches Museum di
Vienna, dove il Palma dimostra una singolare scioltezza compositiva ed una serena affabilità di toni.
Ma soprattutto egli si qualifica come ritrattista, dando il meglio di sé nel cosiddetto "Ritratto dell'Ariosto" della National Gallery di
Londra, ove si notano influssi dello stile di Giorgione. Più tipici sono però i numerosi ritratti di bionde fanciulle di una bellezza morbida e prosperosa, priva di drammi, paga di una tranquillità opulenta: ricordiamo fra questi la "Fanciulla in profilo" del Kunsthistorisches Museum di
Vienna. |