|
Nacque a Venezia nel 1518 e morì nel
1594; il soprannome gli derivò dal padre tintore di panni.
La sua prima attività risale al 1540 quando divenne un maestro indipendente perché
cacciato dallo studio di Tiziano.
E' quindi impossibile parlare di un vero e proprio apprendistato del Tintoretto presso Tiziano, ma piuttosto altri pittori sono stati molto più influenti nella sua carriera come
Bonifacio de' Pitati o lo Schiavone.
Tintoretto, nei suoi quadri abbandona la tradizionale luce e il bel colore tipici dei pittori veneti, e si avvicina ad un maggiore vigore formale suggeritogli da Jacopo Sansovino.
Di suo, Il Tintoretto aggiunge giochi di ombre e di luce che creano tensione nell'atmosfera delle sue composizioni. Spesso le sue opere sono eseguite con un gusto melodrammatico, tendente alla teatralità.
Tintoretto fu molto attivo a Venezia. Tra le sue opere le "Storie Bibliche" alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Ma le più celebri sono di sicuro le tele che fanno parte del ciclo "Storie di San Marco" sempre conservate nelle Gallerie. Altri dipinti da menzionare sono: la "Susanna e i vecchioni" del Kunsthistorisches Museum di
Vienna; Il "San Giorgio" della National Gallery di Londra; ma i cicli più importanti sono: quello della Scuola di San Rocco di
Venezia con storie di Cristo e dell'Antico Testamento,; e quello nel Palazzo Ducale con i dipinti dell'Anticollegio a carattere
allegorico mitologico.
Jacopo Robusti detto Tintoretto
Monografia di ArtDossier
http://www.artonline.it/edicola/artdos/089/index089.html |