Furono ristrutturate nel 1955 da Carlo Scarpa. Chiuse le due finestre e ne fece un'unica sala, divisa al centro da un pannello posto in corrispondenza dei lucernari preesistenti.
Le opere sono esposte o con le loro originarie cornici o su pannelli di legno foderati di stoffa , come ad esempio, la Tempesta di Giorgione per cui fu usato un panno scuro.
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| Opere analizzate | ||||
| Giovanni Bellini | ||||
| Cosmè Tura | ||||
| Giorgio da Castelfranco detto Giorgione | ||||
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| Hans Memling | ||||
| Andrea Mantegna | ||||
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