Ecco qua il
mio PC (notare la tastiera IBM/AT anno 1988) con il quale NON svolgo generalmente il
mio lavoro... Partiamo
dalle origini: Ho iniziato a mettere le mani sui calcolatori nel lontano 1981, avevo
allora a disposizione una Texas TI-57 con la quale ho imparato i rudimenti della
programmazione (si usava il SOA) : avevo a disposizione, se non erro, 48 passi di
programma nei quali mettere tutto il codice necessario a fregare la professoressa di
matematica.
E' seguito, poi, un Sinclair ZX Spectrum 48K
con il quale, dopo avere appreso l'assembler Z80, ho debuttato ufficialmente come
programmatore sulla rivista McMicrocomputer n°45 (Lug/Ago 1985) con il rifacimento del
gioco "Nibbler" scritto appunto in assembler e basic (sigh!)
Intanto, nel 1984, mi ero avvicinato anche
alla realtà Commodore e Apple e alla CpU 6502, lontana anni luce, come prestazioni dallo
Z80 del sinclair; Iniziai a fare il porting per il professore di chimica(non con
poche difficoltà) di alcuni programmi da Apple a C64, oltre a craccare i programmi
per Spectrum.
Arrivò l'epoca in cui misi le mani sul primo
PC, un compatibile XT 8088 ed ebbi il primo impatto felice con il dos 2.01(se non erro);
parallelamente ebbi modo di notare come il Sinclair QL fosse una gran macchina, tirata
fuori troppo in fretta: il Motorola 68008 era la manna dal cielo, e il SupeBasic, molto
simile al Pascal che non conoscevo ancora, integrava molte delle funzioni dei moderni
linguaggi.
Intanto con il MicroVax della Digital che
avevamo a scuola, iniziai a capire che lo Unix era sicuramente migliore di MsDos, ma non
si poteva dire: Iniziai ad assorbire i rudimenti del Pascal; su PC (M24) invece usavamo il
TurboPascal di Borland, la grande ditta che da sempre ha sfornato i migliori ambienti di
sviluppo.
Arrivò nel 1988 un bellissimo XT con disco
-Udite Udite- da 10Mb, con il quale non ebbi molta confidenza... Iniziò un periodo buio,
ero distratto dalla musica e dalle donne.... giusto il tempo per non dimenticarmi
l'assembler 8088 :)))
....il 1990 portò invece luce nuova nei miei
occhi, Mi comprai un IBM PS/2 30 con il quale mi ripresi dalle defaillances degli anni
precedenti: Con la combinazione vincente di MASM e TurboC di Borland andai a sprofondare
nel livello più basso della programmazione e arrivarono così i primi virus...
Dalla rabbia dei primi casini alla libidine
del primo codice replicante... FUNZIONA !!! avevo fatto il mio primo virus: era un
semplice .com infector (infettava tutti i files .com della directory) ma funzionava;
questo mi aveva ripagato abbondantemente delle nottate insonni passate davanti al debugger
!!!
Da buon giovane non diffusi le mia creazione,
ma continuai a cercare nuove strade ... venne fuori il CRAXI che distruggeva la fat con il
messaggio: craxi ha raggiunto anche il tuo disco : era un virus polimorfo... già avevo
scoperto il crittaggio dei dati e la cosa mi attraeva molto di più che non i virus.
Tra test, reset e formattazioni quotiane del
disco arrivò il 1993 e qui la storia inizia ad essere "recente"
Iniziai seriamente a lavorare, prima sui PLC
poi creai, con un mio amico, la mia prima ditta.
Nel 1994 montavamo PC e realizzavamo
applicativi in rete per varie ditte e/o professionisti sopratutto in Dos e Clipper (che
non ho mai digerito al pari del codepainter), già il TurboC++ 3.0 per windows era
l'impersonificazione del diavolo : era praticamente impossibile programmarci velocemente,
inoltre non avevo ancora ben chiara la programmazione visuale; il visualBasic3 invece era
più semplice, ma essendo un prodotto Microsoft mi sono sempre rifiutato di lavorarci
seriamente...
Nel 1994/96 arrivarono Delphi e il
LINUX: in questo periodo iniziai ad affacciarmi su internet e ad affrontare le
problematiche relative al protocollo per eccellenza il TCP/IP che mi hanno portato al
nuovo millennio.
Principalmente, negli ultimi anni, il mio
lavoro consiste quasi esclusivamente nel progettare e realizzare reti aziendali
affacciate su internet, applicazioni orientate alla gestione e alla distribuzione dei dati
in rete e applicazioni con database fronte web. (non sono un weBmaster, e mi guardo bene
dall'esserlo...)
Realizzo i miei lavori con:
Delphi: e buona
parte dei componenti socket/middleware realizzati da F.Piette, che rispetto ai vari DCOM,
MIDAS, e CORB-ellerie varie hanno il vantaggio di essere totalmente indipendenti dalla
macchina su cui girano.
C++Builder:
quando ho voglia di fare quello "alla moda", visto che il C++ è sicuramente
più noioso rispetto al Pascal di delphi, e che sostanzialmente fa le stesse identiche
cose...
Perl:
che batte tutti nella realizzazione di CGI orientati ai database e ridicolizza
ancora di più le porcherie windows della microsoft tipo ASP e JavaScript...
Power J e JavaBuilder:
In verità non è che impieghi molto il Java, lo penso più al futuro al pari di Linux...e
vista la recente politica della SUN, perchè no un bel SOLARIS :))) : saranno strumenti
vincenti nei prossimi anni, e io aspetto con impazienza.
FrontPage:
l'unico ambiente di sviluppo microsoft valido,che genera HTML standard a patto di
non usare gli automatismi SSI e gli applet java inclusi.
Sybase ApplicationModeler:
imbattibile nel disegno dei databases complessi e nei reverse engineering Exchange Server
e Information Server i servers web e di posta di microsoft
Apache e SendMail:
i servers web e di posta di Linux.
LA RETE, DUE PAROLE: Mi sono affacciato a internet nel 1994 e subito sono stato
impressionato dal fenomeno chat; dapprima ho iniziato nella web chat del provider locale
per poi approdare in irc, ricordo che il primo collegamento in irc l'ho effettuato nel
1995 con Windows 3.11 (ancora non era stata rilasciata la versione finale di win95) e mirc
(se non erro 2.1).
La passione per la chat mi ha portato a
partecipare ai vari meetings che vengono organizzati periodicamente nonchè a realizzare
(eheheh) a suo tempo un piccolo client e una serie di "nukers", programmi per
far cadere la gente dalla rete.
Passata la fase "lamer" (così
vengono definiti i tamarri della chat) nella quale si crede di capire e nel contempo di
far vedere che si è tosti attraverso ogni mezzo lecito e non, mi sono messo a vedere la
rete dal lato giusto: da quello umano...
A tutt'oggi sembra che possedere un bot e
saperlo manovrare sia come impersonare il braccio destro di odino, in realtà basta che il
sistemista che opera sul server nel quale il bot trova dimora stacchi la corrente per
vedersi sprofondare nel baratro...
Leggende di pseudo-hackers che fanno e
brigano, gruppi warriors, guerre per occupare i canali... ragazzi è un gioco, e vi invito
a riflettere: se vi salta la luce in casa, o come ho detto prima vi sganciano il server
dalla rete... voi e/o il vostro bellissimo bot potete scordarvi il flirt serale :)))))
In realtà la rete nasconde una serie di
problematiche a prima vista impensabili, basta dare un'occhiata alle RFC (request for
comment) per capire la complessità del network,e quelle relative ad IRC RFC1459 sono
soltanto una ventina di pagine :)))))
Non è detto inoltre che riuscire a entrare
abusivamente in un server o un sito sia una cosa da geni del computer... la rete è piena
di hints invoglianti, ma non credo che questa sia l'etica dell'hacker, la quale
impone un certo stile nel fare le cose: il software e ogni altra risorsa deve essere
pubblica, documentata e a disposizione di tutti gratuitamente, proprio come fa
microsoft.....
Quindi, in rete: giochiamoci pure, ma
cerchiamo di essere anche intelligenti.... |
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